Brignano: «Caro lei, dammi del tu»

Brignano: «Caro lei, dammi del tu»
di Eraldo MARTUCCI
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Mercoledì 11 Gennaio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:17

Attore, cabarettista e showman dal formidabile curriculum nel mondo del teatro, del cinema e della televisione, Enrico Brignano è stato definitivamente consacrato dal mondo del web: tutti i frammenti video dei suoi spettacoli sono seguitissimi con un numero altissimi di visualizzazioni, stesso successo conseguito dalle sue performance negli studi televisivi. E dopo il grande successo del tour estivo in tutta Italia, Enrico Brignano prosegue il tour invernale di “Ma… diamoci del tu!”, organizzato da Salvatore Pagano ed M&P Company, che approda oggi alle 21 al Teatro Team di Bari, già sold out come le repliche di domani e dopodomani. Lo spettacolo ritornerà poi in Puglia per altre due tappe: il 7 e l’8 marzo al Teatro Politeama Greco di Lecce, e il 9 marzo al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi

«Darsi del tu oggi è ormai la prassi, mentre il “lei” sembra qualcosa di arcaico e formale - sottolinea Brignano - per dire, quando ti chiamano dal call center per discutere che so, la tariffa telefonica, oppure per proporti di investire l’eredità di pora nonna in criptovalute, usano il lei, probabilmente per renderti più difficile il mandarli a quel paese.

Il “Lei” è burocratico, lo si usa con le forze dell’ordine o al Comune, ma del resto il “tu” che lo sta sostituendo è vuoto, non porta con sé quella confidenza vera, quella familiarità che intendo io».

Dare del tu o dare del lei, questo è il dilemma”, direbbe dunque oggi Amleto. Ma quali sono le insidie di entrambi i modi? 

«Ultimamente, dopo la pandemia che ha acuito le distanze - continua l’attore - il tu è diventato ancora più un fatto di forma, ma non di sostanza. E siccome io sono un uomo di sostanza - si dovrebbe capire già solo guardandomi - vorrei recuperare quel TU che ci siamo persi per strada. E ci aggiungo pure quel MA che resetta tutto, che azzera le distanze, che siano sociali, economiche o d’età. L’età… ultimamente ho notato che per colpa della mia età sempre più persone tendono a darmi del lei, un lei che è doloroso come una fitta della sciatica, che è più fastidioso e irritante di quando mi scopro a tirarmi su dal divano esclamando: “hoplà”».

Il suo lungo percorso artistico è iniziato a seguito della frequentazione dell’accademia per giovani comici creata da Gigi Proietti. La grande popolarità l’ha raggiunta partecipando alla seguitissima serie tv “Un medico in famiglia”, dal 1998 al 2000, interpretando il ruolo di Giacinto, l’eterno fidanzato di Cettina. E ora? 

«Mi sa che all’espressione “giovane comico romano” devo cominciare a togliere il “giovane” - conclude Brignano - non che rinneghi la mia età, quella ci sta e bisogna tenersela; anzi, mi rende più autorevole. Sembra quasi che le cose che dico siano attendibili! Però, quando parlo alla gente, io voglio darle del tu, mi voglio prendere una certa confidenza per raccontare in modo intimo le insidie del mondo, dalla tecnologia, utile ma infida, alle varie crisi economiche, ecologiche e sanitarie. Avrei pure un paio di notazioni da fare sull’amore e sul sesso, sui rapporti personali e sociali, su certe stranezze di questi tempi… ebbene sì, c’ho tanto da parla’. E qualche volta anche da lamentarmi».

Ma lei Brignano non sa che lamentarsi è tipico delle persone anziane?

«Certo che lo so. Ma lei, coso… mi dia del tu!».
 

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