Notte della Taranta, annullato il festival itinerante. E il concertone di Melpignano sarà a porte chiuse

Notte della Taranta, annullato il festival itinerante. E il concertone di Melpignano sarà a porte chiuse
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Martedì 28 Luglio 2020, 17:32 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 22:16
Cresce la paura dei contagi nella Grecìa Salentina e i sindaci scelgono di annullare l'intero festival itinerante della Notte della Taranta e di tenere il concertone finale di Melpignano a porte chiuse. Il calendario delle 19 tappe della rassegna che sarebbe dovuta partire sabato da Corigliano d'Otr d'Otranto anto era stato presentato a Bari, con il governatore Michele Emiliano, poco meno di una settimana fa. Poi la doccia fredda della risalita dei contagi da Covid-19 in provincia di Lecce, con un focolaio individuato proprio a Carpignano Salentino, e da qui il dietrofront. La Fondazione Notte della Taranta, d'accordo con i sindaci dell'Unione della Grecìa, ha deciso di annullare il festival e di far svolgere il concertone finale senza pubblico, a beneficio delle sole registrazioni di Raidue, che lo trasmetterà in seconda serata, alle 22.45, il prossimo 28 agosto. A Melpignano non ci saranno, quindi, nemmeno quel minimo di presenze che sarebbero state consentite dalle vigenti disposizioni regionali anti-Covid: 1000 persone alla volta inizialmente previste nelle due serate delle prove generali (il 20 e il 21 agosto) e in quella del concertone (il 22).
La prima avvisaglia che si stesse andando in questa direzione è arrivata proprio da Carpignano dove sono 4 i casi accertati legati a un cardiologo di Serrano trovato, nei giorni scorsi, positivo al virus con l'annuncio fatto dal sindaco Mario Bruno Caputo che la tappa del 6 agosto nel suo comune non si sarebbe svolta in via precauzionale. Di conseguenza, ieri mattina, nella sede della Fondazione, a Melpignano, si è riunito in seduta straordinaria il consiglio di amministrazione allargato ai sindaci della Grecìa e si è concordato di cancellare tutto il festival. «Una decisione difficile e sofferta», si legge nella nota della Fondazione grika, che, in questi mesi di emergenza Covid, «non si è mai fermata e ha programmato un festival di grande valore culturale, in estrema sicurezza e ricco di appuntamenti come ogni anno». Una decisione si rimarca che «va incontro alla sensibilità dei cittadini e dei sindaci della Grecìa Salentina», lasciando intendere come l'opinione pubblica sempre più preoccupata dall'aumento dei casi, sia pure circoscritti abbia avuto un peso importante.
Di scelta «ponderata e condivisa» parla il presidente Massimo Manera, che però non nasconde quanto sia stata presa a malincuore: «Abbiamo interpretato la sensibilità delle nostre genti e abbiamo deciso in coerenza, nonostante la nostra macchina organizzativa fosse pronta al 100%. Non riteniamo che ci siano pericoli sanitari che possano provocare spavento, ma la percezione dei cittadini in questo momento è purtroppo un'altra e, anche se a nostro avviso essa è immotivata, abbiamo assunto nostro dovere in ogni caso di rispettarla».
La macchina organizzativa, in effetti, era stata predisposta con la massima attenzione alla sicurezza. Non potendo essere i soliti appuntamenti di piazza con la pizzica a farla da padrona, era stato chiesto ai tantissimi artisti coinvolti un totale di più di 400 in 19 tappe di proporre, al posto dei classici concerti, una sorta di recital fra parole e musica per un pubblico di massimo 1000 persone a serata, seduto, distanziato e munito di mascherine. In base a queste regole, il direttore artistico del festival, Luigi Chiriatti, aveva imbastito un programma vario e articolato suddiviso in 12 sezioni diverse, che prevedevano, oltre agli appuntamenti musicali, anche incontri, visite guidate nei borghi, proiezioni di documentari sul tarantismo, mostre e molto altro. Fra gli ospiti già annunciati della rassegna itinerante che avrebbe toccato, dopo Corigliano, Nociglia, Galatone, Nardò, Sogliano Cavour, Carpignano Salentino, Castrignano de' Greci, Calimera, Cursi, Ugento, Zollino, Cutrofiano, Alessano, Lecce, Martignano, Soleto, Galatina, Sternatia per concludersi, il 19 agosto, a Martano c'erano Moni Ovadia, Umberto Galimberti, Tosca, Teresa De Sio, Eugenio Bennato e Tony Esposito. Tutto sfumato a pochi giorni dall'avvio. «Si ringraziano gli artisti, i tecnici, i lavoratori dello spettacolo e il pubblico della Notte della Taranta conclude la nota della Fondazione per la pazienza e l'affetto dimostrati anche in queste ultime ore, con la certezza di tornare nel 2021 a condividere insieme la bellezza della musica, del Salento e della Puglia».
© RIPRODUZIONE RISERVATACarpignano Salentino aveva già deciso di annullare la tappa della Notte della Taranta - il festival itinerante - già programmate nei prossimi giorni nel Comune Salentino. I motivi sono legati al quadro epidemiologico che si è venuto a creare in queste ultime ore con la registrazione di nuovi casi covid. Da qui la decisione anche del Consiglio di amministrazione della Fondazione La Notte della Taranta, che si è riunito oggi in seduta straordinaria unitamente ai Sindaci della Grecìa Salentina. La decisione: annullare in via preventiva le tappe del Festival Itinerante nei 19 Comuni del Salento.
Mentre il Concertone finale di Melpignano si svolgerà a porte chiuse e verrà trasmesso su RAI 2, il 28 agosto alle 22.45.

Una decisione difficile e sofferta, fanno sapere dalla Fondazione. «La decisione di annullare il Festival itinerante e di svolgere il Concertone a porte chiuse, è una scelta attentamente ponderata e condivisa anche con i Sindaci della Grecìa Salentina - è il commento del presidente della Fondazione Massimo Manera - 
Abbiamo interpretato la sensibilità delle nostre genti e abbiamo deciso in coerenza, nonostante la nostra macchina organizzativa fosse pronta al 100% . Non riteniamo che ci siano pericoli sanitari che possano provocare spavento, ma la percezione dei cittadini in questo momento è purtroppo un’altra; e, anche se a nostro avviso essa è immotivata, abbiamo assunto nostro dovere in ogni caso di rispettarla».

 
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