Zona bianca dal 14 giugno in Puglia, regole anti-contagio ridotte al minimo e coprifuoco abolito. Ecco cosa cambia

Zona bianca dal 14 giugno in Puglia, regole anti-contagio ridotte al minimo e coprifuoco abolito. Ecco cosa cambia
Zona bianca dal 14 giugno in Puglia, regole anti-contagio ridotte al minimo e coprifuoco abolito. Ecco cosa cambia
di Massimiliano IAIA
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Venerdì 28 Maggio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 20:22

Dal 14 giugno la Puglia, assieme ad altre quattro regioni italiane e la provincia autonoma di Trento, sarà per la prima volta zona bianca dall’inizio della pandemia. Gli evidenti miglioramenti dal punto di vista dei contagi, dall’occupazione dei posti letto nelle terapie intensive e in tutti gli altri indicatori che incidono sulla valutazione complessiva della regione, lasciano ipotizzare con ogni probabilità un netto cambiamento di colore a partire da metà giugno. Netto cambiamento sì, perché le limitazioni per le zone bianche sono ridotte davvero al minimo, e di fatto prevedono una ripartenza totale di tutti gli ambiti, senza distinzione alcuna.

Cosa cambierà

 

La prima novità importante riguarda il coprifuoco: se infatti in zona gialla era previsto uno slittamento dalle 23 alle 24 a partire dal 7 giugno, in Puglia una settimana dopo il coprifuoco scomparirebbe completamente (qualora invece dovesse essere confermata la zona gialla, bisognerà aspettare il 21 giugno per l’abolizione a livello nazionale, così come deciso già diversi giorni fa). Con la zona bianca riapriranno subito parchi tematici e di divertimento, sale da gioco, sale scommesse, sale bingo e piscine al chiuso (che con la zona gialla riaprirebbero solo dal primo luglio). Ripartono gli spettacoli anche itineranti, le fiere e le manifestazioni, ripartenza contestuale con o senza bianca, per i matrimoni e le altre cerimonie.

In zona bianca è consentito l’utilizzo delle docce nelle palestre, mentre non sono previsti ingressi contingentati nei mercati all’aperto e sulle spiagge libere.

Resta ancora un punto interrogativo, invece, sulle discoteche, anche se il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo ha “aperto” anche a queste attività, chiedendo di valutare i protocolli per l’eventuale ripartenza e la possibilità di somministrare il vaccino ai più giovani all’interno dei locali.

Le regole che resteranno

 

Quali sono allora le regole che varranno ancora in zona bianca? Restano in vigore le norme minime per il contrasto alla diffusione del virus: resta il divieto di assembramento, così come l’obbligo di distanziamento interpersonale e l’uso della mascherina all’aperto quando non si può mantenere la distanza. Mascherina di rigore anche al chiuso nei luoghi pubblici. Infine, per i luoghi chiusi è confermato l’obbligo di sanificazione e aerazione dei locali.

Tutte le nuove regole della zona bianca saranno ratificate dal ministro della Salute Roberto Speranza nella giornata di oggi, quando come ogni venerdì l’Istituto Superiore di Sanità presenterà il consueto monitoraggio settimanale sulle regioni (da lunedì cadranno tutte le restrizioni già per Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna). In Puglia si prevede un miglioramento in tutte le voci, come d’altra parte anticipato ieri dalla Fondazione Gimbe, che ha analizzato il quadro relativo alla settimana dal 19 al 25 maggio: in Puglia i contagi sono diminuiti del 31,7% rispetto a sette giorni prima, e i casi attualmente positivi per 100mila abitanti sono passati da 931 a 775.

Sono i due parametri che confermano la riduzione della circolazione del virus. Sotto la soglia di saturazione i posti letto in area medica (20% contro il 27% di una settimana fa) e terapia intensiva (16% contro 21%) occupati da pazienti positivi al Coronavirus.

Per quanto riguarda la campagna vaccinale, la percentuale di popolazione pugliese con ciclo completo è pari al 17,8% a cui aggiungere un ulteriore 19,9% con sola prima dose: in totale quindi, il 37,7% dei pugliesi è coperto dai rischi di malattia grave. La tendenza in miglioramento è confermata anche dal bollettino regionale di ieri: 288 nuovi casi su 7.922 tamponi, per un tasso di positività del 3,63%. Il maggior numero di nuovi casi si segnala nella provincia di Foggia (81), poi 58 nella provincia di Bari, 53 nel Salento, uno in più rispetto alla Bat, e poi 36 nella provincia di Taranto e otto in quella di Brindisi. Resta ancora significativo però il numero di decessi: ieri sono stati 32, un dato che conferma l’elevato tasso di mortalità che c’è stato in Puglia rispetto ad altre regioni del Sud (da marzo 2020 a oggi ci sono stati 6.476 morti). Nel Salento si registrano 27 vittime, ma il Dipartimento Regionale Salute chiarisce che il dato sui decessi dell’Asl di Lecce non è relativo alle ultime 24 ore e non è indicativo di alcun picco di mortalità, ma è risultante da una verifica e un aggiornamento dei casi su un periodo più esteso. Gli attuali positivi scendono a 27.885, così come sono in netto calo i ricoverati, passati dagli 809 di mercoledì ai 767 di giovedì.

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