Xylella, il Comune di Cisternino chiede alla Regione «soluzioni alternative agli abbattimenti»

Xylella, il Comune di Cisternino chiede alla Regione «soluzioni alternative agli abbattimenti»
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Domenica 19 Dicembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 20 Dicembre, 12:57

Nella lotta alla xylella il Comune di Cisternino va controcorrente rispetto a tutte le altre realtà del territorio colpite dal batterio degli ulivi. Se infatti l’abbattimento degli alberi - provvedimento che pur tra mille polemiche è stato comunque messo in atto dagli agricoltori -, la giunta comunale cistranese chiede alla Regione “l’applicazione di misure alternative all’abbattimento/estirpazione degli ulivi”.

LA DELIBERA
La premessa della delibera di giunta si riferisce al 2018, quando cioè furono avviate le attività di estirpazione di numerosi alberi di ulivo al fine di eradicare la Xylella. “Abbattimenti che però - è riportato nella delibera - non hanno raggiunto l’effetto proposto”. Non solo: la giunta guidata dal sindaco Lorenzo PerrinI fa notare che “le analisi ed i campionamenti effettuati in alcuni casi hanno dato esiti contrastanti, come attestato dalla Determinazione del Responsabile Sezione Osservatorio Fitosanitario del Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale ed Ambientale della Regione Puglia numero 118 del 2020, che ha revocato la Determinazione di estirpazione di un albero di ulivo a seguito di un risultato “falso positivo”.
Una situazione che, a detta della giunta cistranese, non lascia margini a prospettive positive nella lotta alla xylella. Da qui, la decisione della conferenza dei Capigruppo consiliari di dar mandato al sindaco “di rappresentare alla Regione Puglia Dipartimento Agricoltura-Sezione Osservatorio Fitosanitario Servizio Controlli la volontà dell’Ente locale di tutelare il patrimonio paesaggistico e culturale nonché la tradizione, la storia, l’economia dell’intero territorio con la applicazione di misure alternative all’abbattimento/estirpazione degli alberi di ulivo”.

IL MONITORAGGIO
Il più recente monitoraggio del sito istituzionale “Emergenza Xylella”, risalente alla fine del mese di novembre, aveva messo in evidenza quanto l’area di Cisternino fosse particolarmente colpita dal batterio. Nella zona dell’ex-contenimento risultavano infatti 2.945 alberi infetti: il maggior numero di questi nell’agro di Ostuni, con 1724 piante, seguito appunto da Cisternino con 550 (più staccata Fasano con 223).

Nei giorni scorsi sono stati notificati ai proprietari dei terreni i decreti di estirpazione per gli alberi. In molti casi si tratta di piante ricadenti in focolai già noti da tempo nella zona ex contenimento ai confini con i comuni di Ostuni e Fasano. L’eradicazione che può essere svolta dagli stessi proprietari o essere delegata ai tecnici dell’Arif. Comunicazioni che, seguendo quelli che sono gli indirizzi della Regione, devono avvenire in tempi ristretti. Il Comune però sembra pensarla diversamente: da qui la decisione di chiedere soluzioni alternative agli abbattimenti.

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