Ritorno tra i banchi, il conto alla rovescia in vista del nuovo anno scolastico è già partito: fra domani e il prossimo lunedì la campanella in Puglia suonerà per più di mezzo milione di studenti degli istituti di ogni ordine e grado. Ma in tutta la regione all’appello delle vaccinazioni mancano ancora 94.300 under 19. Nel dettaglio, sono più 61mila gli studenti in fascia 12-15 anni ai quali non è stata somministrata neppure una dose anti-Covid. E altri 32.600 in fascia 16-19 anni. Una platea alla quale vanno aggiunti i 7mila insegnati e amministrativi che, sulla base dell’ultimo report settimanale del governo, non hanno ancora avviato il ciclo di immunizzazione. Circa il 6,39% del personale, dunque. Le verifiche da parte della Regione sul numero di dipendenti della scuola non immunizzati - e senza green pass obbligatorio - tuttavia sono ancora in corso.
Under 16, Puglia terza per prime dosi ma più di 61mila ancora senza vaccino
Rispetto agli studenti, invece, già a fine luglio il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo era stato chiaro: «L’obiettivo è avere entro la prima decade di settembre il 60% dei ragazzi vaccinati per poter tornare a scuola in presenza o con pochissime limitazioni». Percentuale che la Puglia ha raggiunto in relazione alle prime dosi. Con il 60.07% di somministrazioni, la regione è terza in Italia dopo la Sardegna e la Lombardia, a fronte di una media italiana del 52.25%. In termini numerici, tuttavia, a fronte di una popolazione di studenti under 16 pari a 154.455 unità, se 90.689 hanno ricevuto almeno una dose di vaccino sono solo 41.954 i giovanissimi che hanno completato il ciclo vaccinale. Il 27.61% del totale. Di contro, alla chiamata attiva delle Asl e degli istituti scolastici non hanno ancora risposto 61.668 studenti. Situazione migliore in fascia 16-19 anni: a fronte di una platea di 166.733 giovani, 129.362 hanno già ricevuto la prima dose. Il 77.59% del totale a fronte di una media nazionale del 70.95%. E a completare il ciclo con il richiamo sono stati 102.151 ragazzi. Il 61.27% del totale contro il 52.26% di media nazionale. A conti fatti, dunque, all’appello delle vaccinazioni mancano ancora 32.653 unità. Il 19.58% del totale.
Ma in vista dell’imminente ritorno a scuola l’imperativo dell’assessore regionale alla Salute Pier Luigi Lopalco e del Dipartimento di Prevenzione guidato da Vito Montanaro resta quello dettato alla Asl sin dall’avvio della campagna dedicata agli studenti lo scorso 22 agosto: accelerare e vaccinare con prima e seconda dose il maggiore numero di alunni prima del rientro a scuola.
L'ipotesi del governo: obbligo di vaccino anche per gli studenti
Su questo fronte a livello nazionale governo è pronto a usare tutti gli strumenti a sua disposizione per il rientro a scuola. Non escludendo l’ipotesi dell’obbligo vaccinale per insegnanti e studenti. Ad anticiparlo nei giorni scorsi è stato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi: «Siamo pronti in ogni condizione. Il governo userà tutti gli strumenti laddove fosse necessario» ha detto. Poi il titolare dell’Istruzione ha aggiunto: «Credo sia necessario fare appello alla maturità dei ragazzi, che più di tutti gli altri hanno risposto al nostro appello a vaccinarsi. La sicurezza dei ragazzi è la sicurezza del nostro Paese, unica condizione per un rilancio vero e per tornare a vivere in una nuova normalità». L’ipotesi del vaccino obbligatorio per gli studenti potrebbe essere considerata, dunque, dalla fine di settembre o da ottobre. E ciò soprattutto nel caso in cui la riapertura della scuola comporti un’impennata dei casi. Se la curva dovesse tornare a crescere, quindi, l’idea dell’obbligo vaccinale potrebbe riguardare tutti gli studenti dai 12 anni in su. Nessuna certezza al momento, va detto. Ma sull’ipotesi si continua a ragionare.
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