La Puglia della Moda che cresce: abiti e scarpe trascinano. L'appello: "Ora facciamo squadra"

La Puglia della Moda che cresce: abiti e scarpe trascinano. L'appello: "Ora facciamo squadra"
di Giuseppe ANDRIANI
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Venerdì 15 Settembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 16 Settembre, 08:52

La Puglia della moda e del lusso cresce. La visita a Casarano di Bernard Arnault, il secondo uomo - alle spalle del solo Elon Musk - più ricco al mondo secondo Forbes con 228,3 miliardi di dollari di patrimonio, è testimonianza diretta di come il mondo della produzione tessile sia in uno straordinario stato di salute. L’imprenditore francese controlla circa il 66% mercato della moda e del lusso a livello globale, fondatore, chairman e ceo del gruppo Lvmh è stato in visita presso gli stabilimenti amministrati dall’imprenditore Antonio Filograna Sergio, dove sono realizzate - tramite una filiera di fatto esclusiva - le borse e le calzature del marchio Dior. Chi c’era assicura che non si è parlato di investimenti, eppure qualcosa si muove. Anche perché la Lvmh ha investito anche nel turismo, tramite il gruppo Belmond (fa capo alla holding), che ha rilevato a Ostuni l’antica masseria Le Taverne per farne un resort a 5 stelle. 
Il mercato del lusso cresce in Puglia. Crescono i brand e gli investimenti. E fanno da traino a tutto il settore. Il polo produttivo del Gruppo Green Seagull - con un fatturato totale di 250 milioni di euro - di Casarano è un’eccellenza nazionale: qui da dodici anni vengono prodotte sneakers, borse e da un mese anche le calzature formali da donna. Filograna ha dedicato a Dior un’intera filiera, diventata un punto di riferimento a livello nazionale per la maison. 
La visita di Arnault è, però, solo l’ultima testimonianza. In estate Dolce&Gabbana aveva puntato sulla Puglia per una serie di eventi e presentazioni delle collezioni Haute Couture e Alta Gioielleria in Valle d’Itria, tra Ostuni e Alberobello. E prima ancora a Castel del Monte si era tenuto - l’anno scorso - un grande evento di Gucci. E in piena pandemia a Lecce, in piazza Duomo, sfilò proprio Dior, alla presenza della direttrice creativa, la salentina Maria Grazia Chiuri.
Dai grandi eventi ai numeri del settore. Nel 2021 la Puglia rappresentava il 9% del fatturato dell’intero comparto manifatturiero nazionale. Numerose le eccellenze, in espansione negli ultimi anni. E se gli addetti ai lavori registrano una difficoltà nel tornare ai livelli pre-covid, ciò non toglie che ci sia una crescita importante. Con qualche difficoltà, però. 

Il commento di Toma

«La Puglia è una regione che in questo periodo offre tante opportunità - commenta Salvatore Toma, imprenditore del settore, presidente di Confindustria Taranto e consigliere nazionale e delegato del Sistema Moda Italia per la Puglia. Il problema di fondo è che purtroppo non c’è ancora una regia unica. Tutte queste opportunità, questi vantaggi, non riusciamo a sfruttarli al 100% perché non creiamo una regia. Finché si procede in maniera individuale anche i grandi eventi restano estemporanei. Ben venga la sfilata, o l’arrivo di grandi colossi, sono aspetti importanti per tutto il nostro territorio ma dobbiamo fare squadra. Avere una regia, una sorta di coordinamento unico, con maggiore collaborazione tra gli attori in campo, ci porterebbe in un percorso che moltiplicherebbe i vantaggi». Perché? «Credo che sia un problema culturale, dobbiamo cercare di vincere i personalismi e le lotte intestine tra i singoli imprenditori - continua Toma. Noi come Confindustria stiamo lavorando in una direzione, creare una sinergia con il mondo delle scuole e della formazione. Speriamo di creare una cultura diversa tra i giovani, anche da questo punto di vista».
E l’attività sempre più fiorente della Fondazione Miti Moda (che raggruppa gli Its con percorsi legati al settore in Puglia) ha dato un contributo importante anche sul lato formazione.

La Fondazione, diretta dall’imprenditore Giuseppe Negro e presieduta da Luciano Barbetta (un altro dei colossi salentini del tessile), mira a formare e creare operai specializzati. Le offerte di lavoro ci sono, le opportunità anche. La partita del futuro si giocherà su un terreno, però, più complesso: la capacità di fare squadra, auspicata da Confindustria, e soprattutto la formazione. La Puglia della moda funziona, va avanti, raccoglie persino una visita di Bernard Arnault e Maria Grazia Chiuri. Da qui emergono personalità di livello internazionale (da Filograna a Barbetta, senza dimenticare una serie di imprenditori in crescita). Con una finestra aperta sulle sfide del futuro.

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