Leonardo, torna il sereno. Numeri positivi nel primo trimestre Boeing

Leonardo, torna il sereno. Numeri positivi nel primo trimestre Boeing
di Domenico PALMIOTTI
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Lunedì 1 Maggio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:43

Anche i conti Boeing del primo trimestre 2023, e non solo le dichiarazioni dei manager di Leonardo Aerostrutture e dei sindacalisti, attestano che è alle spalle la grande crisi di parte del 2020 e di tutto il 2021 e 2022. Anni in cui il Covid ha pesantemente impattato sulla produzione dell’industria aeronautica internazionale essendoci meno ordini dalle compagnie.

I numeri

Boeing, che si serve di Leonardo Aerostrutture per far costruire a Grottaglie due sezioni in materiale composito della fusoliera del 787 e a Foggia lo stabilizzatore di coda dello stesso aereo, dichiara che “il programma 787 sta producendo tre esemplari al mese e prevede di aumentare la produzione a cinque al mese alla fine del 2023 e a 10 al mese nel periodo 2025/2026”. Nel corso del trimestre, Commercial Airplanes di Boeing ha ottenuto ordini netti per 107 unità. E sempre nello stesso periodo la società ha ottenuto commesse da Air India per 190 aerei 737 Max, 20 aerei 787 e 10 aerei 777X e da Riyadh Air e Saudi Arabian Airlines per 121 aerei 737.Commercial Airplanes ha inoltre consegnato 130 aerei nel corso del trimestre e il portafoglio ordini comprende oltre 4.500 velivoli per un valore di 334 miliardi di dollari.
«Abbiamo realizzato un primo trimestre solido e siamo concentrati sulla stabilità per i nostri clienti - ha dichiarato Dave Calhoun, presidente e amministratore delegato di Boeing -.

Stiamo superando le recenti interruzioni della catena di approvvigionamento. Rimaniamo fiduciosi negli obiettivi che ci siamo prefissati per quest’anno e per il lungo termine». Secondo il numero 1 di Boeing, «la domanda è forte in tutti i nostri mercati chiave e stiamo aumentando gli investimenti per far progredire i nostri programmi di sviluppo e innovare le capacità strategiche per i nostri clienti e per il nostro futuro».

I numeri

In dettaglio, per quanto riguarda Commercial Airplanes, il fatturato del primo trimestre si è attestato, in incremento, a 6,7 miliardi di dollari «grazie all’aumento delle consegne di 737 e 787» mentre la discesa del margine operativo (si è attestato al 9,2 per cento contro il 21,4 di un anno fa) «Riflette anche i costi anomali e le spese di periodo, tra cui quelle per la ricerca e lo sviluppo», dice la società. 
Inoltre, alla fine del primo trimestre 2023 il debito di Boeing ammonta a 55,4 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 57,0 miliardi di dollari dell’inizio del periodo «grazie al pagamento delle scadenze». La società ha accesso a linee di credito per 12 miliardi di dollari ma, dice Boeing, «non sono state utilizzate». E ancora, «il portafoglio totale della società alla fine del trimestre era di 411 miliardi di dollari»mentre in tutto il periodo «ha registrato un fatturato di 17,9 miliardi di dollari». La linea di crescita era già emersa col quarto trimestre del 2022, quando l’azienda aveva parlato di fatturato trainato dagli ordini del 737 e del 787. 
E anche se per quest’ultimo aereo Boeing aveva parlato di «ritmo di produzione basso", tuttavia l’intenzione era quella di farlo crescere nel 2023. Elemento ora confermato con i numeri del primo trimestre.  Ma già lo scorso febbraio, in un briefing con i giornalisti di carta stampata di Puglia e Campania, Lucio Valerio Cioffi, direttore generale di Leonardo, e Stefano Bortoli, direttore della divisione Aerostrutture, erano stati ottimisti: «Il 787 era ed è ancora uno dei prodotti di punta del costruttore americano Boeing. Leonardo è sempre stata confidente sulle buone prospettive commerciali del programma con risalita dei rate mensili e dei volumi dello stabilimento pugliese».
Infatti, benché il sito di Grottaglie sia avviato alla diversificazione produttiva con nuovi progetti (il nuovo drone europeo della Difesa Euromale, il drone ad energia solare Skydweller e l’aereo elettrico, con pilota, a decollo verticale VX4, di cui è stato ultimato il prototipo della fusoliera), quella del 787 rimane comunque una commessa centrale. 
«Siamo al lavoro, non c’è più cassa integrazione e le cose procedono - dichiara a Quotidiano Luigi Bennardi, sindacalista Uilm a Leonardo Grottaglie -. La produzione di fusoliere del 2023 è nell’ordine di 50 sezioni divise su 10 mesi di attività del sito. Ci fermeremo solo a luglio per i corsi di riqualificazione professionale, sui quali prossimamente andremo a discutere con l’azienda, e a ad agosto per le ferie. Secondo il piano presentato a gennaio dall’azienda ai sindacati, a Grottaglie quest’anno sono previste 616mila ore di lavoro contro le 252mila dello scorso anno e le 339mila del 2021. Va detto che nel 2022 c’è stata la cassa integrazione mentre nel 2021 una lunga fermata attraverso un meccanismo alternativo alla cassa. Il 2020 aveva invece visto 1,023 milioni di ore e 1,325 milioni di ore il 2019. Tutta la divisione Aerostrutture, che oltre a Grottaglie e Foggia fa leva anche su Nola e Pomigliano D’Arco, prevede in quest’anno 3,410 milioni di ore. Un significativo incremento rispetto al 2022, che ha visto 3,022 milioni di ore, e al 2021 con 2,781 milioni di ore. Nel 2019 e nel 2020 si sono invece avute, rispettivamente, 4,855 e 3,737 milioni di ore di lavoro. In quanto al fondo “Nuove competenze” 2023, permetterà di riqualificare professionalmente i dipendenti sotto il profilo green e digitale. Ci sono poi ulteriori investimenti in formazione per l’acquisizione di competenze multiskill in campo aeronautico. Infine, col fondo “Nuove competenze” sono state già erogate 418mila ore di formazione in modalità didattica a distanza ad oltre 3.000 dipendenti. Questo in 10 mesi utilizzando 23 percorsi formativi.

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