Weekend, rischio folla. L'appello dei sindaci: «Bisogna restare a casa»

Foto di repertorio
Foto di repertorio
di Andrea TAFURO
4 Minuti di Lettura
Sabato 13 Marzo 2021, 08:47

L'ultimo week end in giallo e poi da lunedì sarà una Puglia da zona rossa. Due giorni quindi, tra controlli rigidi e raccomandazioni per non sfidare il coronavirus. Nel Salento i riflettori ancora una volta sono puntati su Lecce e sulle marine a rischio ultimo assalto di visitatori e turisti. L'allarme assembramenti, nonostante l'ordinanza regionale del governatore Michele Emiliano e gli appelli a non muovervi da casa lanciati dal sindaco del capoluogo, Carlo Salvemini e dai primi cittadini dei centri rivieraschi potrebbero non bastare. Preoccupa infatti il numero dei contagi, in netto aumento in provincia di Lecce, saliti nell'ultima settimana a quota 2150, oltre 500 casi in più rispetto al precedente rilevamento del 5 marzo. Prudenza e raccomandazioni dunque, ma non solo. Il maltempo previsto nel fine settimana potrebbe venire in aiuto dei sindaci ma resta una variabile. Le certezze richieste invece riguardano l'aumento dei controlli, organizzato dalle Forze dell'ordine con il supporto sui territori di polizia locale e protezione civile. Obiettivo: sensibilizzare gli indisciplinati e scongiurare un ultimo week end di assembramenti e passeggiate in riva al mare o lungo le principali vie dello shopping cittadino. La stretta nel weekend, come detto partirà da Lecce, con i servizi interforze sul territorio sviluppati d'intesa con il questore, Andrea Valentino. Misure restrittive e controlli necessari per fermare il contagio, così come ribadito dal primo cittadino Carlo Salvemini.

«Tra le province pugliesi, Lecce è quella che ha registrato il maggiore incremento di casi di nuovi positivi. In città invece l'aumento è stato del 52% rispetto alla settimana precedente e del 130% paragonato alla settimana dal 19 al 26 febbraio. Numeri impressionanti che ci costringono a prendere atto di una situazione critica. E sulla base degli scenari futuri, le misure restrittive imposte dal governo sono quindi necessarie per la salvaguardia della salute». Un messaggio dunque, che acquista maggiore valenza in vista del lunedì rosso e fa il paio con quanto diffuso l'altro ieri da Salvemini con l'appello rivolto ai cittadini leccesi di evitare occasioni di assembramento anche all'aperto e ai residenti di altri comuni, affinché raggiungano il capoluogo solo per giustificate ragioni di lavoro, di salute, di necessità.

Concetti sul fine settimana ribaditi anche ieri durante la diretta social. «In città si invocano i controlli, che ci saranno, ma evitiamo di giocare a guardia e ladri evidenzia Salvemini viviamo il week end con la piena consapevolezza della fase in cui ci troviamo. Evitiamo gli spostamenti. Occorre responsabilità collettiva per venire fuori nel migliore dei modi da questa fase».


Un allarme diffuso ora che la soglia rischio diverrà rossa, complice anche la virulenza delle varianti Covid, che negli ultimi giorni ha spinti alcuni sindaci a fare un passo in avanti deciso, oltre l'ordinanza regionale, con la chiusura di parchi, ville e spazi pubblici come avvenuto a Copertino con il provvedimento restrittivo del sindaco Sandrina Schito, Cavallino e Vernole. Non tutti però. Molti altri sindaci, anche quelli delle marine ioniche e adriatiche, hanno preferito continuare a fare appello al senso di comunità responsabile. Responsabilità e prudenza quindi, richiesta dal sindaco di Gallipoli Stefano Minerva, esplicitata anche da Pippi Mellone e Silvia Tarantino, rispettivamente primo cittadino di Nardò e Porto Cesareo. Posizione condivisa poi dal sindaco di Ugento Massimo Lecci: «Continueremo a sensibilizzare la popolazione e i visitatori del fine settimana a tornare a casa. Le regole sono chiare e ci saranno controlli sul lungomare e nei pressi della chiesa di Torre San Giovanni per la funzione religiosa della Cresima. Auspichiamo nel buon senso di tutti». E da Marco Potì primo cittadino di Melendugno. «Vigileremo sui luoghi a rischio assembramento ma non dev'essere una sfida, in ballo c'è la salute di tutti e ognuno deve fare la sua parte».


L'allarme rosso in Puglia è suonato. Anche il presidente di Anci (Associazione nazionale comuni italiani) Puglia, Domenico Vitto, lancia un appello: «Ormai abbiamo superato i limiti, i posti in Rianimazione sono tutti pieni, se non mettiamo un freno mettiamo davvero a rischio la vita delle persone. Quindi osserviamo le regole già a partire da questo week end. Già tanti sindaci, in previsione che saremmo diventati rossi, hanno emanato ordinanze più restrittive, soprattutto per bar e ristoranti, con regole severe per quanto riguarda l'asporto. Ma anche divieti di assembramenti perché abbiamo visto quanto era accaduto nei week end passati. Quindi ci auguriamo che si osservino le regole, non si può più scherzare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA