Tuoni e lampi sul'estate: anche in Puglia crollo dei fatturati nei lidi per il maltempo

Tuoni e lampi sul'estate: anche in Puglia crollo dei fatturati nei lidi per il maltempo
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Venerdì 1 Agosto 2014, 11:44
ROMA – Giugno e luglio in rosso: -10% e -20% per cento in meno di fatturato rispetto allo scorso anno. E si leva il grido di dolore degli operatori: le imprese e gli addetti del settore turismo non hanno visto finora, e non si aspettano di vedere a breve, significative inversioni di tendenza rispetto al 2013 e al 2012, che sono stati gli anni del crollo dei fatturati. Lo afferma Assoviaggi in una nota. Giugno a rilento in quasi tutta Italia ad eccezione delle mete turistiche piu' famose e gettonate del meridione, luglio tra alti e bassi, con un trend comunque deludente, sostenuto soprattutto da viaggi di gruppo e di nozze ed un agosto che non lascia molto spazio all'ottimismo, rappresentano in estrema sintesi il quadro della stagione estiva 2014.



"Il nostro turismo balneare sta facendo registrare, specialmente a luglio, un calo di presenze di oltre il 30% sulle spiagge, e quello della montagna con punte del 15-20% in meno" afferma Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi-Confesercenti. Questo vuol dire che i temporali hanno spazzato via circa 400 milioni di fatturato. "Le difficolta' economiche, con la continua morsa delle tasse, dalla Tari alla Tasi - sottolinea Rebecchi - non hanno stimolato le prenotazioni anticipate, dirottando le scelte verso le prenotazioni sotto data ed i last minute, non creando quindi i presupposti per piani di sviluppo ed investimenti da parte delle strutture turistiche. Il tempo poi ha dato il colpo di grazia, con una stagione estiva che da un punto di vista meteorologico deve ancora decollare".



Insomma, quest'anno la spesa media pro capite per vacanze oscillera' tra i 600 ed i 900 euro, con punte di 2000-2500 euro per i viaggi ed i tour culturali a medio e lungo raggio. Il tempo di permanenza oscillera' tra i 4 ed i 15 giorni in base alla tipologia della vacanza.



Se a far da padroni sono vento, pioggia e freddo a nulla servono stabilimenti attrezzati, sconti e promozioni. E le imprese balneari, gia' segnate dalla crisi economica, vanno in profondo rosso con una media approssimativa dei cali attorno al 40%. Emerge dalle indagini realizzate dal Sindacato Italiano Balneari che associa circa 10.000 imprese e aderisce alla Fipe/Confcommercio. Le situazioni piu' dure sono in Campania e Marche (con cali a luglio rispettivamente del 70% e del 60%) ma non va meglio in Liguria (-50%), Toscana (50%) ed Emilia Romagna (-30%). Queste le presenze sulle spiagge, rispetto allo stesso periodo del 2013, secondo un sondaggio condotto su un campione rappresentativo di imprese balneari italiane aderenti al Sindacato Italiano Balneari: Giugno 2014% Luglio 2014% Abruzzo -30 -40 Basilicata -15 -20 Calabria -20 -25 Campania -40 -70 Emilia Romagna -40 -30 Friuli Venezia Giulia -30 -40 Lazio -30 -30 Liguria -40 -50 Marche -35 -60 Molise -30 -30 Puglia -10 -20 Sardegna -10 -15 Sicilia -20 -15 Toscana -35 -50 Veneto -10 -15
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