Puglia, meno voli nazionali rispetto al 2022, crescono invece quelli internazionali e privati

Un volo Ryanair
Un volo Ryanair
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Sabato 16 Settembre 2023, 13:03 - Ultimo aggiornamento: 13:05

Meno voli nazionali, crescono invece quelli internazionali e quelli privati. Il boom di passeggeri negli aeroporti pugliesi, anche grazie al lavoro svolto da Adp negli anni della ripresa post-covid, non va di pari passo, però, con l'incremento del numero di movimenti. Il report di Assaeroporti (l'Associazione Italiana dei Gestori Aeroportuali, associata a Confindustria) spiega nel dettaglio il calo dei voli, soprattutto quelli diretti o provenienti da o per l'Italia. Già, perché in ogni caso i collegamenti per l'estero sono cresciuti in maniera esponenziale tanto a Brindisi quanto a Bari.

Il focus su Bari


I numeri si riferiscono al periodo da gennaio a luglio di quest'anno, con un confronto sugli stessi mesi del 2022.

A Bari i movimenti nazionali sono stati 13.678, l'11% in meno rispetto allo scorso anno. Compensato, in parte, dal +13% (il dato in termini assoluti, però, è comunque inferiore) da quelli internazionali, che dall'1 gennaio al 31 luglio sono stati 11.687.

Il focus su Brindisi


A Brindisi, invece, sono arrivati o partiti 9.078 vettori diretti verso altre mete nazionali (-5,7%). Anche qui cresce il dato legato al fattore internazionale: 3.299, con un aumento del 5,1%.
E a luglio com'è andata? A Bari in totale i movimenti dei voli - contando quelli nazionali e quelli internazionali - sono stati 5.546, lo 0,1% in più rispetto all'anno precedente. E a Brindisi 2.888, il 5,2% in meno rispetto al 2022. Anche a luglio, però, si registra un brusco calo, per entrambi gli aeroporti, di collegamenti nazionali. Mentre crescono, in modo importante, quelli verso l'estero.
Il calo del numero dei movimenti aerei sui cieli della Puglia negli ultimi mesi, però, non corrisponde a una dinamica simile legata ai passeggeri. Ad esempio: a Brindisi le persone che hanno volato da e per l'Italia nel 2023, fino al 30 luglio, sono 1.323.680. E c'è un incremento rispetto al 2022 del 2,7%. Dati che certificano l'attrattività degli aeroporti pugliesi, per motivi turistici e non solo. E guardando ai passeggeri provenienti o diretti all'estero il numero fa brillare gli occhi; +29,9% a Bari nei primi sette mesi del 2023 e +15,3% a Brindisi nello stesso periodo.


C'è una discrasia, insomma, tra la crescita - più volte sottolineata, per altro, da Aeroporti di Puglia - del numero dei passeggeri e una leggera diminuzione dei vettori che partono e arrivano nei due aeroporti pugliesi. A margine va raccontato anche il boom di Foggia, che chiaramente non ha un paragone con l'anno precedente. Eppure nel 2023, dal Gino Lisa hanno viaggiato quasi 26mila persone. L'anno scorso, invece, l'aerostazione foggiana non era ancora attiva. Da qui, però, alcuni collegamenti nazionali attivati negli scorsi mesi hanno subito dato risultati incoraggianti.

L'offerta invernale


La sfida, adesso, sarà capire in quale direzione verterà l'offerta invernale delle varie compagnie aeree, cono uno sguardo particolare su Ita Airways e su Ryanair. L'autunno scorso fu denso di polemiche. E la cancellazione del volo Brindisi-Roma, operato da Ita, alle 11.15 del mattino (di fatto si vola solo alle 6.25, con evidenti disagi), non lascia presagire nulla di buono. Gli aeroporti pugliesi "volano", ma il numero dei voli diminuisce.
 

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