Pnrr, “pacchetto Puglia”: 3,8 miliardi per ospedali, strade, scuola e trasporti

Pnrr, “pacchetto Puglia”: 3,8 miliardi per ospedali, strade, scuola e trasporti
di Paola COLACI
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Sabato 18 Dicembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17:22

Un pacchetto da 2.8 miliardi per infrastrutture e mobilità. E un altro miliardo per sanità e scuole. La Puglia chiude la partita preliminare per il riparto dei fondi Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) portando a casa - al momento solo sulla carta - risorse per 3.8 miliardi complessivi. E rispetto alle 4 “Missioni” previste dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità, la regione si colloca al terzo posto in Italia dopo Sicilia (3.4 miliardi) e Campania (2.9 miliardi). 


Il via libera al riparto e all’assegnazione delle risorse del Mims - in tutto 59,2 miliardi del Pnrr e del Piano Complementare - è arrivato lo scorso giovedì in Conferenza Unificata. In quella sede il dicastero guidato dal ministro Enrico Giovannini ha completato le intese con Regioni ed enti locali per il rinnovo degli autobus ecologici, per la riqualificazione dei porti, per il potenziamento delle linee ferroviarie regionali. E ancora, per ciclovie turistiche e urbane, le metropolitane, le infrastrutture per le Zone Economiche Speciali (Zes) e gli interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana inseriti nel programma Pinqua sulla qualità dell’abitare. 
E proprio in relazione alla rigenerazione urbana e all’housing sociale la Puglia con 394.2 milioni di investimenti e 48 Comuni coinvolti nella riqualificazione di edifici storici, realizzazione di edilizia residenziale sociale, la riorganizzazione del nodo ferroviario di Bari - il “nodo verde” progettato da Massimiliano Fuksas che da solo otterrà 100 milioni di euro - è la regione che porta a casa il maggior numero di progetti finanziati.

Ma altri 159.1 milioni di euro serviranno per realizzare il sistema BRT, Bus Rapid Transit, di Bari (quattro nuove linee, 60 km quasi tutti in sede riservata, 89 fermate, bus elettrici). Nell’ambito della ripartizione di fondi del Pnrr sul trasporto pubblico locale, ancora, giovedì il Mims ha annunciato lo stanziamento di circa 95 milioni di euro per migliorare e incrementare il sistema di trasporto urbano nella città metropolitana. Fondi che potranno essere utilizzati per l’acquisto di nuovi autobus elettrici o alimentati a idrogeno e per l’implementazione delle infrastrutture connesse. Secondo una prima ricognizione effettuata dagli uffici, sarà possibile acquistare oltre 150 mezzi da parte di Amtab e Comune. Nelle prossime settimane si attendono ulteriori dettagli dal ministero delle Infrastrutture per definire le procedure di gara necessarie per l’acquisto dei mezzi. «Se consideriamo che ogni giorno il numero di autobus che esce su strada per coprire il servizio è di circa 140 autobus, utilizzando mezzi a metano e a gasolio - spiega il sindaco Antonio Decaro - con questa nuova dotazione di veicoli elettrici e ad idrogeno, una volta a regime, saremo in grado di coprire l’intero servizio giornaliero con mezzi nuovi e ad emissione zero».

Ancora sui trasporti


Ma rientra nel finanziamento del Pnrr anche il sistema di monitoraggio relativo al completamento della linea ferroviaria Napoli-Bari, nell’ambito del progetto dell’Alta Velocità Roma-Bari, per “avvicinare” le tre città. E se per promuovere il turismo lento, quello slow e di prossimità, la regione potrà contare su 32 milioni di euro, per il rinnovo del parco mezzi - autobus, treni e trasporti urbani ed extraurbani - il Mims ha già previsto lo stanziamento di 620 milioni di euro. E altri 65.7 milioni saranno destinati a piste ciclabili e mobilità su due ruote. Non basta. Al capitolo “efficientamento degli edifici pubblici” sono destinati 126 milioni e con gli investimenti nel digitale saranno cablate invece 620mila case pugliesi, 664 stabilimenti ospedalieri - edifici, non ospedali in senso tecnico - e 673 scuole.

La scuola


A proposito di scuole, alla Puglia regione saranno riconosciuti finanziamenti per circa 348 milioni per la costruzione di nuove istituti, per la realizzazione di nuovi asili nido e nuove scuole per l’infanzia e per aumentare la disponibilità di mense scolastiche. Ma anche per il potenziamento delle infrastrutture per lo sport a scuola e per la riqualificazione degli edifici. E altri 650 milioni sono destinati, infine, a potenziare l’assistenza sanitaria sul territorio e renderla più accessibile attraverso reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina. Il decreto per la ripartizione firmato nei giorni scorsi dal ministro Roberto Speranza, infatti, garantisce alla Puglia 20 milioni in più rispetto alla bozza iniziale.

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