Ospedale covid in Fiera, è polemica. Palese: "Tanti ricoverati, non si può smantellare"

Ospedale covid in Fiera, è polemica. Palese: "Tanti ricoverati, non si può smantellare"
di Andrea TAFURO
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Mercoledì 6 Aprile 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 17:22

«Nell'ospedale in Fiera ci sono attualmente 52 malati e fino a quando ci sarà un numero così elevato di pazienti covid, noi non possiamo prescindere dall’utilizzo della struttura. Dobbiamo continuare ad assistere questi pazienti affetti dal virus, in particolare i casi gravi con soggetti intubati e collegati ai respiratori di ossigeno». 
A spiegare la scelta della Giunta regionale sulla gestione dell’ospedale in Fiera del Levante, interviene l’assessore alla sanità pugliese, Rocco Palese. Il disimpegno dal 31 marzo scorso da parte della Protezione civile sul mantenimento dell’ospedale covid, ha spostato di fatto l’amministrazione della struttura emergenziale in carico alla Regione, dopo un braccio di ferro tra l’Ente regionale, Fiera del Levante e Comune di Bari. In questo quadro il presidente Michele Emiliano sarà chiamato a firmare una scrittura privata con l’Ente fiera, per l’affitto della struttura alle stesse somme determinate dal prefetto di Bari, circa 118mila euro al mese a titolo di indennità per l’utilizzo dei padiglioni, dal 4 gennaio 2021 al 31 marzo scorso, data di fine emergenza sanitaria. A conti fatti, il proseguo della gestione della struttura sanitaria barese è stata quantificata in una spesa di oltre un milione di euro. 
Numeri di bilancio, che graveranno probabilmente sul capitolato “emergenza covid”, ma che a fronte di un aumento dei contagi e dei ricoveri previsto in Puglia almeno sino a Pasqua, non hanno frenato la decisione della Giunta regionale.

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L'accordo e l'affitto

«L’attività sanitaria in Fiera proseguirà con le stesse regole applicate a seguito della requisizione in uso temporanea dei padiglioni da parte del prefetto di Bari – aggiunge l’assessore Palese -.

Abbiamo ripercorso tutti gli atti necessari dopo la pubblicazione del Dl del 24 marzo per regolamentare, in accordo sia con il governo che con gli enti coinvolti, il passaggio dallo stato di emergenza alla gestione ordinaria delle strutture in Fiera, valutata la situazione epidemiologica. Si è stabilito infine che al pagamento della indennità e delle spese necessarie all’operatività e mantenimento delle strutture provvederà la Regione, mentre all’operatività provvederà il Policlinico di Bari». Chiarimento dell’assessore Palese che arriva anche sul proseguo della campagna vaccinale. «Il plesso è unico e interessa anche l’attività vaccinale sui cui bisogna proseguire. Inoltre – spiega Palese - attendiamo istruzioni nei prossimi giorni sulla somministrazione della quarta dose. Pertanto la struttura resterà attiva sino al 31 dicembre». Anche qui però, si dovranno fare i conti con l’attività dell’Asl che nell’ultimo periodo ha fatto registrare nel centro in Fiera tra le 100 e le 120 vaccinazioni giornaliere. Questioni sul tavolo, che molto probabilmente richiederanno un’ulteriore verifica nel corso dei mesi successivi. 

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La polemica dell'opposizione

Intanto, ad anticipare la mossa di Emiliano era intervenuta nei giorni scorsa la nota critica del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo: «Dal 31 marzo al 31 dicembre prossimo e sicuramente anche dopo il presidente Emiliano avrà sempre un pretesto per proclamare l’indispensabilità dell’ospedale in Fiera a Bari. Quindi, è presumibile che anche l’edizione della Fiera del Levante 2022 rischia di fare la fine dell’anno scorso: non si terrà». Quindi l’affondo di Zullo indirizzato anche all’assessore alla sanità Rocco Palese. «Se Emiliano le tenta tutte pur di trovare giustificazioni alle sue decisioni, non capisco come può l’assessore Palese assecondarlo: perché ammettere l’indispensabilità dell’ospedale in Fiera dopo il 31 marzo (quando è finito lo stato di emergenza) significa ammettere al contempo l’inaffidabilità della nostra rete ospedaliera costruita come per tutte le Regioni sui parametri del Dm 70. E allora perché nelle altre Regioni non c’è necessità di un ospedale “di emergenza” in Fiera e da noi sì? Non hanno gli stessi parametri di posti letto che abbiamo noi? La Lombardia l’ospedale in Fiera l’ha smantellato, non credo che la Lombardia sia una Regione di scriteriati. È ora di finirla con le ambiguità e con le parti in commedia – conclude Zullo - si abbia rispetto dell’intelligenza dei pugliesi».

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