Incendi: oltre 10mila interventi nel primo semestre dell'anno. L'appello del sindacato dei vigili del fuoco: «Carico di lavoro eccezionale, servono più unità»

Incendi: oltre 10mila interventi nel primo semestre dell'anno. L'appello del sindacato dei vigili del fuoco: «Carico di lavoro eccezionale, servono più unità»
di Maria Claudia MINERVA
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Mercoledì 4 Agosto 2021, 05:00

Come ogni anno gli incendi devastano il territorio uccidendo animali, mandando in fumo ettari di boschi, piante di ogni genere e, con loro, anni di sacrifici e lavoro. È grazie ai vigili del fuoco che si evitano molti disastri, ma il lavoro per loro diventa massacrante, soprattutto in estate, con il raddoppio dei turni, come capita il più delle volte. Basta leggere il report sulla statistica degli interventi del primo semestre dell’anno per rendersi conto di quanto siano grandi le cifre.

Il report statistico

Nei primi sei mesi del 2021, infatti, sono stati eseguiti giù 22.118 interventi: sul podio Bari, Lecce e Foggia. Il primato per numero di interventi spetta al capoluogo pugliese (5.951); segue la provincia di Lecce con 4.416 interventi, e quella di Foggia con 3.971. Poi ci sono la provincia di Taranto, con 3.672 interventi, Brindisi con 2.776 e, infine, Bat con 1.332 interventi. Tra le diverse tipologie di intervento, gli incendi e le esplosioni occupano il primo posto: infatti, nel primo semestre dell’anno i vigili del fuoco sono intervenuti per domare 10.842 roghi ed esplosioni. Numeri che avrebbero bisogno del doppio del personale. Basta sapere se ormai si viaggia su circa 200 interventi al giorno, soprattutto per domare gli incendi. In Puglia ogni comando avrebbe bisogno di diverse unità in più.

Il sindacato

 «Alcuni comandi hanno una pianta organica teoricamente completa, in realtà tra personale operativo impegnato con i servizi interni (magazzino, vestiario, officina, ecc.) e i pensionamenti in realtà sono in difficoltà nella composizione dei servizi per il soccorso tecnico urgente - spiega il segretario provinciale della Cgil vigili del fuoco di Lecce, Pasquale Cirillo -. Le prossime assunzioni non riusciranno a coprire i pensionamenti, e così il numero degli operativi diminuisce. Lecce ha una carenza di circa 12 unità tra pensionamenti e carenze strutturali». Anche a Taranto le organizzazioni sindacali chiedono più unità: ne mancherebbero circa 30. 
«Inoltre, c’è un ulteriore motivo che riduce le unità operative destinate al STU, il computo delle unità cinofile nel novero di quelle operative, quando in realtà svolgono una funzione specifica e non le partenze. Questo personale è in carico presso il comando di appartenenza, dipende, per i servizi, dalla direzione regionale, non svolge i servizi di partenza ma solo quello specifico del gruppo cinofilo e risulta all’interno della pianta organica del comando».Cirillo ha più volte sollecitato provvedimenti che possano snellire il carico di lavoro dei dipendenti. «Lo stato di crisi manifestato dal sistema AIB21 presso il comando di Lecce, tanto da richiedere l’invio di due squadre di emergenza (Chieti e Pescara) non è dovuta all’eccezionalità del numero di incendi, ma ad una serie di difficoltà strutturali (rispetto allo scorso anno si riscontra circa il 5% in più di incendi estivi e rispetto alla media degli ultimi cinque anni nel periodo gennaio/giugno vi è un calo di circa il 3%). Il comando Vvf di Lecce è sostanzialmente imploso. Ha gravi problemi di personale, gravi problemi con i mezzi di soccorso, non presenta una risposta organizzativa capace di fronteggiare una simile sollecitazione. Il comando di Lecce eroga circa 6500 interventi di incendi estivi, nel periodo compreso tra maggio e fine agosto, questo dato è ormai stabile da oltre un decennio, ciò è indicativo del fatto che la risposta massima possibile del comando Vvf di Lecce è appunto di circa 6500 interventi di incendi estivi. Un carico di lavoro eccezionale, che diviso per le squadre ordinarie 6/7 e AIB 1/2 che vi partecipano ci restituisce un dato sconcertante: considerando otto squadre, nel periodo preso in considerazione, abbiamo mediamente circa 800 interventi per squadra. Occorre evidenziare che le squadre ordinarie devono svolgere il servizio di STU con tipologie di interventi che vanno dal soccorso a persona, incidente stradale, incendi diversi da quelli estivi giusto per citarne alcuni».
Le strade per rendere più efficace il servizio sono, secondo Cirillo, sostanzialmente due: riorganizzare e attrezzare al meglio l’apparato dei vigili del fuoco del Comando di Lecce; ristrutturare completamente l’impianto organizzativo della campagna AIB regionale.

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