A distanza di due mesi dalla presentazione di Esa Bic (Business Incubation Centre) Brindisi, il programma di un incubatore di impresa coordinato dal Dta (Distretto tecnologico aerospaziale) si evidenzia un crescente interesse di startup e gruppi informali interessati a sviluppare soluzioni e servizi che includano l’utilizzo di sistemi basati sullo spazio (navigazione satellitare, osservazione della terra, comunicazione satellitare), l’applicazione di tecnologie spaziali in contesti non spaziali (spin-out). Sono 12 al momento le startup e i gruppi informali che hanno partecipato alla prima preselezione e proposto la candidatura per essere ammessi al programma che prevede una serie di incentivi, tra i quali: un contributo a fondo perduto di 50 mila euro; l’accompagnamento di una squadra di professionisti con esperienza tecnica e manageriale per superare gli ostacoli; l’accesso a laboratori all’avanguardia. Tra le idee proposte: lo sviluppo di soluzioni nel campo della rilevazione e del monitoraggio ambientale di elementi radioattivi derivate da tecnologie già utilizzate per l’osservazione dello spazio profondo; lo sviluppo di trasmettitori per piccoli satelliti per abilitare la comunicazione con i satelliti delle grandi costellazioni Satcom commerciali ed ottimizzare lo scambio di dati da e verso terra; la creazione di una piattaforma di intelligence agricola che collega i dati satellitari, IoT e dei droni in un'unica soluzione, fornendo informazioni per aumentare i rendimenti e ridurre l'impatto ambientale; la creazione di un pallone gonfiabile che può accogliere al suo interno un razzo spaziale, allo scopo di trasportarlo fino a un'altezza di circa 50Km e, solo a questo punto, fare accendere i motori per il lancio del razzo; lo sviluppo di una infrastruttura operativa di lancio spaziale verticale; lo sviluppo di soluzioni software innovative per la gestione del design e della fabbricazione di veicoli spaziali.
Il commento
Il presidente e direttore generale del Dta, Giuseppe Acierno, evidenzia: «Abbiamo deciso di compiere uno sforzo economico e finanziario importante per gestire il primo e unico Esa Bic nel Mezzogiorno d’Italia dopo aver vinto la gara dell’Agenzia Spaziale Europea. È un investimento che non ha finalità di lucro, ma è a supporto della nascita e dello sviluppo di imprese innovative in Puglia, nel Mezzogiorno e in Italia. Il significativo risultato raggiunto dopo due mesi dal lancio che ci presenta dodici gruppi informali o start up pronti a scommettere con nuove idee di impresa ci motiva ulteriormente e dimostra quanta vitalità e spirito imprenditoriale innovativo ci sia tra i giovani che costituiscono il nostro vero futuro e per i quali metteremo a disposizione risorse economiche, competenze ed infrastrutture per crescere sul mercato globale e diventarne protagonisti».
Per Mario Erario, project manager del Dta, «il risultato ottenuto in questa prima cut-off date, con 12 proposte pervenute, si presenta positivo. A soli due mesi dal lancio di Esa Bic Brindisi si evidenzia un notevole interesse nel confrontarsi con la stimolante sfida della creazione di nuove iniziative imprenditoriali nel settore spaziale».