Green pass e tamponi, nuovo scontro tra sindacati e ministero. Tavolo urgente il 24 agosto. «Basta atti unilaterali»

Green pass e tamponi, nuovo scontro tra sindacati e ministero. Tavolo urgente il 24 agosto. «Basta atti unilaterali»
di Maria Claudia MINERVA
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Sabato 21 Agosto 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 14:49

L’antivigilia di Ferragosto, dopo una riunione fiume, alla fine hanno firmato - anche perché il ministro aveva ceduto su tamponi gratis e nuovi fondi per eliminare le classi pollaio - il protocollo di sicurezza per la riapertura della scuola, ma ora sono scontenti. I sindacati, di nuovo sul piede di guerra per le tante perplessità legate alla riapertura della scuola, hanno chiesto e ottenuto un altro incontro al ministero per martedì prossimo, 24 agosto. Le sigle Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals infatti non hanno gradito le ultime iniziative di Viale Trastevere, tanto da chiedere dunque un tavolo urgente. Posizione condivisa pienamente dai segretari regionali della scuola pugliese.

Il decreto

«Il 6 Agosto è stato pubblicato il Dl 111/2021 che introduce il green pass obbligatorio per il personale scolastico, con evidenti ricadute sull’organizzazione del lavoro a scuola.

Il 14 Agosto 2021 è stato sottoscritto il protocollo sulla sicurezza, che, innalzando gli elementi di sicurezza, prevede ulteriori implicazioni sulla gestione del lavoro nelle scuole - si legge sulla nota redatta dai sindacati e inviata al ministero dell’Istruzione -. Ma, come oramai caratteristica di codesto ministero, contemporaneamente alla produzione di accordi condivisi si emanano disposizioni unilaterali che interpretano accordi o introducono ulteriori elementi di complessità non condivisi e difformi dalle intese» aggiungono manifestando dissenso per le iniziative successive alla firma del protocollo. Le organizzazioni sindacali ricordano «il caso della nota del 13 Agosto del Capo Dipartimento sulla interpretazione del Dl 111/21», e quello «della nota di accompagnamento al protocollo sulla sicurezza a firma del capo dipartimento Greco del 18 agosto. Il complesso di questi atti, che hanno evidenti ricadute sul rapporto di lavoro, non sono stati minimamente condivisi con noi, per questo abbiamo chiesto un incontro urgente al fine di chiarire alcune problematiche».

Il motivo di scontro

Ma quale sarebbe il punto non concordato, secondo i sindacati? Quello relativo ai tamponi gratuiti per il personale scolastico, da effettuare ogni 48 ore se non si è vaccinati. Secondo i sindacati il ministero si sarebbe dovuto fare carico, con dei fondi appositamente stanziati, dei test per il personale scolastico, ma una nota del ministro aveva specificato che non era così: i tamponi sarebbero stati gratuiti solo per i lavoratori fragili, quelli che per una ragione ben specifica non avrebbero, insomma, potuto sottoporsi a vaccino. Parole confermate dalla nota esplicativa pubblicata dal ministero il 18 agosto.
Nel testo si legge, infatti, di un fondo per le scuole che potrà essere utilizzato, mediante accordi con le Asl o con strutture diagnostiche convenzionate, «anche per consentire di effettuare tamponi diagnostici» e, ancora, che «il ministero, al fine di non aggravare l’impegno amministrativo delle istituzioni scolastiche, fornirà il necessario supporto amministrativo e contabile attraverso schemi di accordo e indicazioni operative individuando procedure semplificate».

Incontro il 24 agosto

Nel frattempo, in attesa dell’incontro del 24 agosto, il ministero all’Istruzione fa sapere che in questi mesi i sostegni dati alla scuola anche in termini economici non sono stati affatto pochi: «Con il primo decreto Sostegni sono stati assegnati 300 milioni di euro per l’acquisto, da parte dei dirigenti scolastici, di beni e servizi perla sicurezza e per il potenziamento degli apprendimenti. Con il decreto Sostegni bis abbiamo assicurato 410 milioni di euro alle scuole per affrontare l’emergenza sanitaria, altri 500 milioni sono stati stanziati per il trasporto scolastico, 400 milioni per assumere insegnanti e personale per il potenziamento delle competenze e 270 milioni che andranno agli enti locali, per interventi di edilizia leggera o per noleggiare spazi sostitutivi per la didattica».

Le rassicurazioni del ministro

E ieri il ministro Patrizio Bianchi, in una lettera aperta, ha chiarito, ancora una volta, che «il green pass non è una misura punitiva, ma uno strumento fondamentale per la ripresa delle lezioni in sicurezza, che tutela soprattutto i più fragili e la scuola stessa, bene collettivo che tutti siamo chiamati a difendere con responsabilità. Sull’applicazione del green pass il ministero ha già mandato una nota esplicativa alle scuole. Continueremo a sostenere gli Istituti nell’applicazione delle regole previste, così come abbiamo fatto in questi mesi».

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