Governo, patto in masseria: Iva per i tagli sulle accise. Dubbi su Meloni alla Fiera del Levante

Governo, patto in masseria: Iva per i tagli sulle accise. Dubbi su Meloni alla Fiera del Levante
di Antonio BUCCI
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Martedì 22 Agosto 2023, 05:00

Che abbia la forma di una tregua tra gli alleati o di un “patto della masseria” firmato tra gli ulivi, è dalla Puglia che Giorgia Meloni sigla l’agenda della ripartenza. È ancora avvolta dal mistero la data nella quale lascerà la Puglia ma, nelle scorse ore, il faccia a faccia con il leader leghista, Matteo Salvini, ha già aperto la strada alla manovra finanziaria d’autunno. 
Vertice lungo nel quartier generale di Ceglie Messapica, approfittando delle vacanze a poca distanza di entrambi, e all’insegna della convivialità: niente più “blitz” come sugli extraprofitti delle banche e occhi puntati sui segnali da inviare sul caro carburanti. Magari sfoltendo alcune voci delle accise e usando l’extra-gettito Iva, incassato dallo Stato durante la stagione estiva, per dare una prima sforbiciata. Più difficile che lo si faccia con un bonus benzina per i redditi più bassi. Nulla di definitivo, s’intende, e tante variabili: tasse, pensioni, buste paga e pure il taglio al cuneo fiscale e il ponte sullo Stretto. Oltre alla necessità, per ognuno dei maggiorenti della maggioranza, di portare a casa un jolly da mostrare agli elettori, in vista della campagna elettorale per le Europee. Non a caso, anche con l’altro vicepremier, Antonio Tajani, le comunicazioni sono costanti, per quanto telefoniche: difficile, infatti, che i due possano incrociarsi sul palco de “La Piazza” nel fine settimana. Tajani e Salvini sono attesi e confermati nella rassegna ideata dal direttore di Affaritaliani.it, Angelo Perrino. La presenza dell’inquilina di Palazzo Chigi, invece, no. D’altro canto, non è dato sapere neppure fino a quando lei e la sua famiglia resteranno nel Brindisino: «Ancora per qualche giorno, forse tre», dicono i beninformati, smentendo chi ipotizzava bagagli pronti già da ieri, magari per trasferirsi all’isola d’Elba. 

L'incontro

Quel che è certo è che la tradizionale festa in masseria degli scorsi anni, termometro del potere in quella metà campo e crocevia delle relazioni che contano, quantomeno per compulsare la lista dei presenti – e soprattutto degli assenti - stavolta non si farà.

Si sta valutando una cena ristretta e rigorosamente dal tono istituzionale ma non è dato sapere altro. Chi si affaccia ai cancelli intravede il compagno della premier, Andrea Giambruno, il consigliere regionale Luigi Caroli e il presidio imponente delle forze dell’ordine. Massimo riserbo, appunto. D’altro canto, le partite in ballo sono tante e la presenza della numero uno di Fratelli d’Italia fa maturare entusiasmi e aspettative. Ci sono le Europee da preparare e il nome della leader è quello che si rincorre con i gradi di capolista, specie a Sud. Certo, bisognerebbe decidere se in ticket con alcuni tra i ministri più in vista e un pugliese di rango come il titolare di affari europei e Pnrr, Raffaele Fitto, rientrerebbe a pieno titolo nella categoria: «Per ora, è tutta fantapolitica, bisogna aspettare», derubrica una prima linea, smentendo ricostruzioni e giochi d’incastri sui territori. In compenso, chi ambisce a girare in lungo e in largo la circoscrizione, per conquistare un euroscranno, vorrebbe cominciare a farlo «e si spiegano così le voci di stampa di malumori tra le anime del partito». 


Insomma, se l’obiettivo di massimizzare i consensi - per poi sedersi con la più alta legittimazione possibile ai tavoli del G7 di giugno - è cosa nota, lo schema con il quale arrivarci no e il nodo non si scioglierà a breve. Anche per questo, desiderata e speranze di big, amministratori e portatori di voti si fanno sentire, meglio se potendone raccontare alla diretta interessata, che non si sbottona in materia. Non ora. Nella Capitale, si dovrà decidere anche il candidato a sindaco di Foggia: il centrodestra non ha ancora sciolto la riserva e dal test del capoluogo dauno dipendono pure le sorti degli alfieri della coalizione a Bari e Lecce. «Tornerò presto, è infatti proprio la Puglia la sede scelta dal governo per il G7», ha rassicurato la premier, mettendosi alle spalle il ponte di Ferragosto. In mezzo, in compenso, c’è la Fiera del Levante, la prima con i galloni di capo dell’esecutivo. Sabato 9 e domenica 10 settembre, se è per questo, è in programma anche il G20 in India e l’Italia è paese membro. E così, c’è chi teme che la concomitanza con il taglio del nastro della Caravella possa giocare a sfavore dell’appuntamento barese, tanto da spingersi persino a ipotizzare il ministro del made in Italy, Adolfo Urso, come possibile sostituto. Dalla Fiera del Levante frenano: gli inviti sono stati recapitati come ogni anno ma si è ancora in attesa dell’indicazione ufficiale della figura alla quale spetterà pronunciare la tradizionale formula di rito. Il resto sono ricostruzioni e nulla più. E la versione che trapela da Fratelli d’Italia è la stessa: l’agenda internazionale è blindata e gli appuntamenti della presidente sono riservati fino all’ultimo, per questioni di sicurezza. Il mosaico d’autunno si costruisce un tassello per volta. 

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