Giorgia Meloni è a Ceglie: vacanze tra relax, famiglia, panzerotti e dossier

La presidente del Consiglio è in Valle d'Itria nella stessa masseria di un anno fa. Soggiorno-lampo, tra riposo e lavoro (e qualche incontro riservato)

Giorgia Meloni è in vacanza in Puglia
Giorgia Meloni è in vacanza in Puglia
di Francesco G. GIOFFREDI
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Venerdì 11 Agosto 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 12 Agosto, 18:10

Il caro ombrellone. Nel senso, stavolta: caro ombrellone, agognato angolo di relax e ristoro, quanto ci sei mancato. La politica stacca la spina - un po’, mai del tutto - e la Puglia rinverdisce la fama di riservato buen retiro, tra masserie schermate da ulivi, campagne e privacy, resort extralusso blindati e paradisi chiusi a doppia mandata. Tanto per cominciare, e potrebbe pure bastare, ci sarà lei: Giorgia Meloni. A dire il vero è già da ieri in Valle d’Itria, arrivata in gran segreto a Ceglie Messapica, e in serata s’è concessa una panzerottata tra amici in una masseria di Polignano a Mare. Ma il legame tra la premier e la Puglia è ormai solido, duraturo. Non un’eccezione: per tutti è il fascino discreto dell’ospitalità, del country chic e del misurato bon vivre alla pugliese, del tanto ma non troppo, che attira vip e big di ogni schiera e latitudine. E quest’anno, nell’estate dei rincari e delle polemiche, la Puglia diventa base d’appoggio e di ricarica di un pezzo non irrilevante della politica italiana, un po’ nuova Capalbio e un po’ Cernobbio da Forum Ambrosetti, perché qui - tra una mozzarella e un tarallino - si fa l’Italia, o comunque si gettano le basi per quel che sarà. Come ai bei tempi.

La famiglia, il lavoro, i fedelissimi

Meloni è a Ceglie dopo un tour de force (da maratoneta qual è) di incontri, riunioni, dossier e decisioni urgenti. La premier ha scelto la stessa meta di un anno fa: una masseria sobria e senza eccessi, sei suite arredate con gusto in stile rustic-shabby (si chiama così, interpellate Google e capirete) e colori neutri, volte a botte e pareti in pietra, piscina, zona solarium, un mini complesso di trulli, colazione, pranzo e cena rigorosamente con prodotti locali di prima selezione. Insomma: niente sfarzo “neo cafonal”, ma comfort essenziali e ben curati. Anche perché nei pochi giorni di permanenza ci sarà comunque da lavorare, o in ogni caso da monitorare. Oggi, per esempio, Meloni tornerà a Roma per l’atteso confronto con le opposizioni parlamentari sul salario minimo. Poi, via di nuovo a Ceglie dal compagno Andrea Giambruno e dalla piccola Ginevra. In masseria villeggeranno anche la sorella Arianna e il marito (e ministro dell’Agricoltura) Francesco Lollobrigida. E, insomma, la politica non resterà certo a distanza di sicurezza, ma s’insinuerà tra le fronde degli ulivi. A Ceglie s’affacceranno gli amici storici, come il sottosegretario barese alla Sanità Marcello Gemmato, e i più fidati compagni di viaggio, tanto per cominciare il ministro degli Affari europei e del Pnrr Raffaele Fitto e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, ma anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, che in zona (a Ostuni) è di casa.

Sopralluoghi per il G7 e non solo

Sullo sfondo, tra un tuffo in piscina e un sorso di rosato, la batteria di fascicoli di governo già bollenti o da apparecchiare per l’autunno, e l’elenco è senz’altro lungo e denso. Magari con qualche incursione sulle elezioni comunali del prossimo anno, perché ci sono pur sempre i candidati di Bari e Lecce da scegliere. Non solo, ancora: la Puglia è stata indicata dal governo Meloni come sede del G7 a guida italiana nel giugno 2024, Borgo Egnazia (il resort extralusso di Fasano) è in pole position, e in ogni caso queste giornate pugliesi potrebbero essere utili anche per qualche ulteriore sopralluogo a fari spenti.

Le altre volte in Puglia

E poi? Il rigido protocollo di sicurezza che cintura un presidente del Consiglio limita i movimenti: insomma, difficilmente Meloni si concederà blitz improvvisati nei borghi, gite e lunghe giornate in spiaggia. Un anno fa, quando infuriava la campagna elettorale, la sortita in Puglia fu a più riprese, tra luglio e settembre, e a più sfumature: la villeggiatura in un resort di Alezio e l’aperitivo al Blanc cafè di Gallipoli, l’intervista alla rassegna “La piazza” a Ceglie e il karaoke in masseria, il palco elettorale a Bari e le prove generali di panzerotti fatti in casa. Due anni prima s’era cimentata pure con le orecchiette, guidata e sorvegliata da una premurosa massaia del posto. Da premier, ora, sarà giocoforza più imbrigliata: questione non solo di sicurezza, ma anche di toni e continenza presidenziali. Le ultime incursioni pugliesi risalgono ai mesi scorsi: a inizio giugno, ospite del “Forum in Masseria” a Manduria, da Bruno Vespa, succursale al Primitivo del terzo ramo del Parlamento (“Porta a porta”, e cosa sennò?), ma fu un battito d’ali compresso tra i mille impegni. Poi, un mese dopo, ha voluto sondare con i propri occhi Borgo Egnazia in chiave G7. A settembre, previsto un altro atterraggio in Puglia: il 9 a Bari, per l’inaugurazione della Fiera del Levante e per un discorso di saluto e programmatico che molto dirà.

La calata dei ministri e i precedenti

Quest’anno Meloni però non verrà intervistata a “La Piazza”, la kermesse a Ceglie di Angelo Perrino in programma dal 26 al 28 agosto. Ma in compenso sarà sfilata di ministri: i due vicepremier Antonio Tajani (Esteri) e Matteo Salvini (Infrastrutture), il già citato Fitto, e poi Gennaro Sangiuliano (Cultura), Adolfo Urso (Imprese), Marina Calderone (Lavoro). Non una toccata e fuga: tutti, o quasi, ne approfitteranno per godersi uno spicchio di Puglia. Friselle, calici e l’Italia che verrà. Ceglie poi - vuoi per “La Piazza”, vuoi perché è nel cuore della cool Valle d’Itria o vuoi perché città di Rocco Casalino, l’uomo che sussurrava strategie a Giuseppe Conte premier - è da tempo una specie di crocevia estivo della politica e del potere. Non l’unico, ovviamente: riavvolgere il nastro, prego, e riaffiorano alla memoria il pranzo del 1994 al “Bastione” di Gallipoli tra Massimo D’Alema e Rocco Buttiglione, a base di pesce, chardonnay e antiberlusconismo, o le chiacchierate sul bagnasciuga del Togo Bay a Porto Cesareo, due anni fa, tra il ministro Luigi Di Maio (ve lo ricordate Di Maio?), Michele Emiliano e Francesco Boccia.

Come amori estivi, brucianti e repentini, tanto nel nascere quanto nello sfiorire. Meloni spera in ben altro e - ora che è diventata passista - tiene il profilo estivo basso perché sente che la strada è lunga e insidiosa.

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