Gemmato: «Senza vaccini sarebbe andata peggio?» ma poi corregge il tiro. «Le mie parole strumentalizzate». Il Pd: si dimetta

Lopalco al sottosegretario: "Batte il record di fake news"

Gemmato: «Senza vaccini sarebbe andata peggio?» ma poi corregge il tiro. «Le mie parole strumentalizzate». Il Pd: si dimetta
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Martedì 15 Novembre 2022, 12:16 - Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 13:58

I vaccini contro il Covid? «Non c'è prova che senza sarebbe andata peggio». Parola di Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute del governo Meloni, deputato barese eletto (è alla seconda legislatura) con Fratelli d'Italia e coordinatore regionale del partito. L'uscita di Gemmato nel corso della trasmissione Re Start di Rai 2 ha sollevato un inevitabile polverone, e le opposizioni sferrano l'attacco, chiedendo le dimissioni da sottosegretario. Ma lui raddrizza il tiro.

Gemmato raddrizza il tiro

«I vaccini sono armi preziose contro il Covid, le mie parole decontestualizzate e oggetto di facili strumentalizzazioni». Lo ha precisato il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato in seguito alle polemiche sulle sue dichiarazioni in merito all'efficacia dei vaccini. «Sono stupefatto dalle strumentalizzazioni che l'opposizione sta montando in queste ultime ore in merito ad alcune mie dichiarazioni rilasciate ieri alla trasmissione Re Start di Rai 2. Ho sempre sostenuto la validità dei vaccini e la capacità che hanno di proteggere soprattutto i più fragili», ha precisato in una nota.

«Registro il fatto che purtroppo di vaccini non si possa parlare in maniera serena e distaccata. Chi vi parla è vaccinato. La polemica si è generata ex post. Io volevo parlare di ciò che non ha funzionato durante la pandemia». Lo ha ribadito Gemmato oggi su Rai Radio 1 all'interno del programma 'Menabò'. «Idee no vax - assicura - non albergano nel nostro pensiero. Riteniamo la polemica sui vaccini un'arma di distrazione di massa». «Il mio partito - sottolinea - ha presentato un piano di vaccinazione prima di tutti gli altri partiti. Sono responsabile della sanità del partito». E aggiunge: «Sono un sanitario e quindi mi sono vaccinato, per obbligo sanitario. Ma lo avrei fatto comunque perché l'ho ritenuto giusto in quel momento storico». Poi ancora sui vaccini: «Sono a favore», dice. E sulle polemiche che si sono levate dall'opposizione ammonisce: «Ex post, il Pd, che è a corto di argomentazioni, ci attacca su tutto».

Che cosa ha detto Gemmato

«Per larga parte della pandemia l'Italia è stata prima per mortalità e terza per letalità, quindi questi grandi risultati non li vedo raggiunti», ha affermato Gemmato, durante la trasmissione di Rai 2 "Restart-L'Italia ricomincia da te", All'osservazione da parte del vicedirettore del "Corriere della Sera" Aldo Cazzullo, che «senza vaccini sarebbe stato magari peggio», Gemmato ha replicato: «Questo lo dice lei, non abbiamo l'onere della prova inversa. Ma io non cado nella trappola di schierarmi a favore o contro i vaccini». E ancora: «C'è stato fino a oggi un approccio ideologico alla gestione del Covid».

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Le richieste di dimissioni

«Un sottosegretario alla Salute che nega i vaccini non può rimanere in carica», scrive in un tweet il segretario del Pd, Enrico Letta. «Nelle ultime ore abbiamo ascoltato parole molto chiare e nette del ministro Schillaci sui vaccini, quelle ambigue di Meloni e altre addirittura negazioniste del sottosegretario Gemmato. A questo punto chiediamo alla destra di fare immediata chiarezza sulla linea del governo in materia di vaccini. Sul diritto alla salute non possono esserci ambiguità. Le parole di Gemmato sono gravissime: pretendiamo parole nette da parte della Presidente del Consiglio»: così in una nota la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.

«Il sottosegretario Gemmato spiega che lui non cade nella trappola di pronunciarsi sui vaccini, perché non sappiamo se funzionano.

Governo apertamente No-vax e anti scientifico. Chiedo a Giorgia Meloni se vuole correggere anche questa posizione o se per lei va bene così», scrive su Twitter il segretario di Più Europa Benedetto Della Vedova. 

«Le dichiarazioni del sottosegretario alla salute Marcello Gemmato - Mariastella Gelmini, vicesegretario nazionale e portavoce di Azione - sono gravi, visto il ruolo che ricopre. La campagna vaccinale e la straordinaria adesione degli italiani non sono tema su cui chi ricopre un ruolo così importante può affermare che 'non si schiera a favore o contro i vaccinì. Anche perché i vaccini sono ancora necessari per le quarte dosi per anziani e fragili: il revisionismo del governo su questo tema è irrispettoso, inaccettabile e perfino pericoloso».

«Ma come si fa a dire che non c'è prova scientifica che i vaccini» anti-Covid «sono serviti a salvare la vita a milioni di persone? Basterebbe saper leggere la letteratura scientifica. Un bel tacer non fu mai scritto…». Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, risponde così via Twitter alle dichiarazioni del sottosegretario Gemmato. 

La nota di Lacarra, Pd Puglia

«Il sottosegretario Gemmato, che in queste prime settimane non ha perso occasione per dimostrare tutta la sua avventatezza, riesce persino a superarsi con una delirante dichiarazione sull'efficacia dei vaccini. Se lo avesse ripetuto qualche santone da quattro soldi, non ci sarebbe stato bisogno di rispondere ad affermazioni come questa. Ma il fatto che un membro del governo in quota del partito di maggioranza, e per giunta incaricato di ricoprire un ruolo così importante al Ministero della Salute, non può che destare enorme preoccupazione». Lo dichiara Marco Lacarra, deputato e segretario regionale del Partito Democratico. «Al contrario di quanto dice, il vaccino contro il Covid ha dato a tutti noi la possibilità di tornare gradualmente alla nostra quotidianità, rivelandosi un eccezionale strumento per evitare conseguenze serie e gravi della malattia che ha evitato migliaia e migliaia di decessi. Gemmato dovrebbe seriamente pensare alle dimissioni, prima di dire o fare ulteriori sciocchezze», conclude.

Il presidente Emiliano

«La smentita di Gemmato, che dopo la richiesta unanime delle sue dimissioni, fa retromarcia e si proclama pro-vaccini dopo aver detto esattamente il contrario in diretta tv, dimostra solo la doppiezza e l'ambiguità di queste persone che sono al governo in Italia». Lo scrive sulla sua pagina facebook il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a proposito delle dichiarazioni sui vaccini anti covid da parte del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato. «Se dovessi fare un ragionamento 'di partè - argomenta - sarei quasi dell'idea che uno cosi farebbe bene a non dimettersi, perché prova di appartenere ad un partito No Vax che non solo non è stato di minimo aiuto durante la pandemia ma è ancora convinto di non doversi schierare per i vaccini. Uno cosi l'opposizione se lo dovrebbe tenere caro caro perché una volta alla settimana dice una cosa che delegittima il Governo, il Presidente del Consiglio e il Ministro della Sanità che lo hanno nominato Sottosegretario alla Salute. Ma siccome qui parliamo della salute delle persone, di pagine di sofferenza, del fatto che siamo riusciti a tornare a vivere grazie alle conquiste della ricerca e al sacrificio degli operatori - continua Emiliano -  bisogna pretendere dal Governo serietà e chiarezza sul punto. Gemmato vuole screditare tutto il lavoro fatto e i risultati ottenuti grazie ai vaccini? La comunità scientifica internazionale e nazionale, l'Istituto Superiore di Sanità, Aifa, il Consiglio Superiore di Sanità, tutte le società scientifiche hanno sostenuto e sostengono la sicurezza e l'efficacia dei vaccini; quali evidenze ha il sottosegretario per non schierarsi?», chiude Emiliano. 

Lopalco

«L’onorevole Gemmato batte il record di fake news. Da lui solo parole pericolose e negazioniste che non possono essere ammesse», tuona il consigliere regionale di Articolo Uno Pierluigi Lopalco. 

L'ex assessore alla Sanità della Regione Puglia accusa il Sottosegretario alla Salute di sostenere argomenti falsi: «In Italia si sono registrati livelli di mortalità e letalità per covid da record» ha dichiarato Gemmato. Nulla di più falso per Lopalco: «Tutti i dati disponibili supportano l’evidenza che l’impatto della pandemia nel nostro Paese è in linea con i Paesi industrializzati».

Falsa anche la seconda dichiarazione: per Gemmato non esisterebbero prove che i vaccini abbiano limitato i danni della pandemia salvando vite e riducendo il carico di ospedalizzazioni. «Falso - tuona Lopalco - Esistono tonnellate di evidenze scientifiche sull’efficacia dei vaccini».

«Non pretendiamo che l’onorevole Gemmato legga la letteratura scientifica, ma gli consigliamo almeno di leggere i comunicati stampa dell’organo tecnico scientifico del suo ministero. L’Istituto Superiore di Sanità, in data 13 aprile 2022, commenta i risultati della valutazione dell’efficacia della campagna vaccinale italiana dichiarando che questa “ha permesso di evitare circa 8 milioni di casi, oltre 500.000 ospedalizzazioni, oltre 55.000 ricoveri in terapia intensiva e circa 150.000 decessi - prosegue Lopalco - Questi non sono numeri, ma dati che si riferiscono alle vite dei nostri amici e parenti che grazie ai vaccini non sono state stravolte da dolore e lutti. E tutto questo è stato possibile grazie al lavoro indefesso e ai sacrifici dei nostri operatori sanitari che hanno vaccinato gli italiani a tempo di record».

«C’era un tempo in cui le istituzioni mostravano più attenzione verso le parole che pronunciavano non solo per rispetto del ruolo ricoperto, ma anche perché consapevoli delle conseguenze sui cittadini. Rilasciare quelle dichiarazioni marcatamente false, solo per pagare una cambiale elettorale ad un gruppetto di no-vax, non fa onore al Sottosegretario - prosegue - On. Gemmato - dice Lopalco rivolgendosi direttamente al sottosegretario - lei sostiene che la politica “analizza i fenomeni scientifici, analizza i dati e prende le decisioni". La prego, faccia analizzare i fenomeni scientifici e analizzare i dati dai bravissimi tecnici di cui dispone il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità. Le decisioni prendetele pure, ma solo dopo aver alzato il telefono e chiesto consiglio a loro. La campagna elettorale è finita ed ora è il momento di Governare. Lo facciano se ne sono capaci oppure si dimettano», conclude il consigliere regionale. 

Palese

 «Le dichiarazioni» del sottosegretario Gemmato sui vaccini «appaiono sconcertanti e in netta divergenza con quelle del ministro». Lo afferma in una nota l'assessore regionale pugliese alla Sanità, Rocco Palese. «Premesso - sostiene - che se oggi siamo in grado di gestire la pandemia lo dobbiamo alla scienza e ai vaccini che hanno salvato milioni di vite, destano non poche preoccupazioni le divergenze emerse all'interno del Governo. Mentre il ministro della Salute Schillaci annuncia una nuova campagna di sensibilizzazione per la vaccinazione contro influenza e Covid, specie per pazienti fragili e ultrasessantenni, il sottosegretario Gemmato, a chi gli chiede se senza vaccini sarebbe stato peggio, risponde: 'Non abbiamo l'onere della provà e aggiunge 'grandi risultati non li vedo raggiuntì. E, ancora, 'c'è stato fino ad oggi un approccio ideologico alla gestione del Covid'». Quindi Palese chiede che «alla luce di queste evidenti contrapposizioni tra la posizione del Ministro e quella del sottosegretario Gemmato, è necessario ed urgente che il Governo faccia quanto prima chiarezza per non destabilizzare i cittadini. Per quanto riguarda la Puglia, noi siamo dalla parte della scienza e non dalla parte degli 'stregoni».

Amati

«Se il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato non si dimette dall'incarico, confido in una mozione di sfiducia individuale promossa dall'opposizione e da tutti i partiti accordati con la prova scientifica e l'eliocentrismo sanitario. Avanzare dubbi sulla prova scientifica o sulla vaccinazione, oppure manifestare incertezze sulla necessità di schierarsi a favore o contro i vaccini, equivale a riscrivere la storia sanitaria dell'umanità, riportando il mondo all'era dell'alchimia e trasformando il ministero della salute in dicastero alla malattia». Lo dichiara il presidente della I commissione del Consiglio regionale pugliese, Fabiano Amati (Pd), promotore delle leggi pugliesi sull'obbligo vaccinale.

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