Gemmato, medici e scienziati compatti in difesa dei vaccini: «Sono fondamentali»

Gemmato, medici e scienziati compatti in difesa dei vaccini: «Sono fondamentali»
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Martedì 15 Novembre 2022, 18:18 - Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 09:05

«I vaccini sono fondamentali: proprio oggi il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ne ha richiamato l'importanza. Secondo i calcoli effettuati dall'Iss, la campagna vaccinale ha evitato 150mila morti in Italia. The Lancet ha provato invece che i decessi evitati nel mondo in un anno sono stati venti milioni». Commenta cosi le affermazioni del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, Filippo Anelli, interpellato dall'Ansa. «Prima di fare qualunque affermazione - sottolinea Anelli - è opportuno che il sottosegretario utilizzi al meglio gli strumenti che la legge e lo Stato mettono a disposizione, ovvero gli epidemiologi di fama mondiale dell'Istituto superiore di sanità e un ente importantissimo come il Consiglio superiore di sanità». «I dati - prosegue - vanno interpretati nella loro complessità e globalità, e per farlo il sottosegretario ha a disposizione tutti gli strumenti scientifici». «La nostra categoria prima dell'avvio della campagna vaccinale contava diversi morti ogni mese - conclude Anelli -. Dopo tre mesi dall'inizio delle immunizzazioni i decessi fra i medici si sono azzerati». 

Cosa ha detto Gemmato: 

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L'ira dei medici: "Ci dica che dati scientifici ha citato"

Le parole di Gemmato? «Ci sono le prove, eccome, che i vaccini sono stati efficaci contro il Covid, basta leggere i numerosi articoli scientifici in cui si sottolinea che grazie ad essi sono stati risparmiati tra i 15 e i 20 milioni di morti. Francamente dire una cosa del genere...» Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, l'infettivologo Matteo Bassetti, intervistato da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. «Negare il valore dei vaccini pone un problema al governo», ha aggiunto il medico a Rai Radio1.

Cosa suggerirebbe a Gemmato? «Che è meglio che legga qualche articolo scientifico che dimostra il contrario di quello che lui ha detto. Negare il valore dei vaccini è un errore gravissimo - ha affermato Bassetti a Rai Radio1 - non è il momento di dividersi su un tema così, soprattutto nel ruolo di sottosegretario alla Salute».

«I dati a livello internazionale e nazionale confermano l'obiettivo che si voleva raggiungere» con i vaccini anti-Covid «sin dalla prima registrazione» di questi prodotti, «ovvero ridurre gli effetti più pesanti della malattia. Tutto questo è dimostrato sia negli studi clinici randomizzati sia nella vita reale». Lo sottolinea all'Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all'Università Statale di Milano, dopo le dichiarazioni del sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ieri sera su Rai 2 a 'Restart-L'Italia ricomincia da tè. Parole sulle quali lo stesso esponente di Fratelli d'Italia ha diffuso poi una precisazione, definendole «decontestualizzate» e quindi «oggetto di facili strumentalizzazioni». «Credo che affermazioni come queste vadano in qualche modo circostanziate - aggiunge Pregliasco - Ci dica il sottosegretario quali fonti ha. È importante nella discussione, perché come lui stesso dice - sottolinea il direttore sanitario dell'Irccs Ospedale Galeazzi Sant'Ambrogio di Milano - decisioni di sanità pubblica devono essere prese sulla base di dati scientifici».

Il forum delle società scientifiche

«Le dichiarazioni del sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, sono prive di basi scientifiche, quindi per noi assolutamente inaccettabili. I vaccini anti-Covid hanno salvato milioni di persone in tutto il mondo, in particolare pazienti fragili come quelli colpiti da malattie oncologiche, ematologiche e cardiovascolari. Le Istituzioni devono rispettare le evidenze scientifiche e tutelare la salute dei cittadini. Non si può minare la fiducia nella scienza, soprattutto da parte di rappresentanti del Governo che devono assumere decisioni di politica sanitaria». Francesco Cognetti, coordinatore del Forum delle società scientifiche dei clinici ospedalieri e universitari italiani (Fossc) e presidente della Federazione oncologi, cardiologi ed ematologi (Foce), commenta così le affermazioni di Gemmato. Parole sulle quali lo stesso esponente di Fratelli d'Italia ha diffuso poi una precisazione, definendole «decontestualizzate» e quindi «oggetto di facili strumentalizzazioni». «Uno studio dell'Imperial College di Londra - ricorda Cognetti in una nota - ha stimato che le vaccinazioni durante il 2021, primo anno della campagna vaccinale, hanno contribuito a evitare 19,8 milioni di decessi in tutto il mondo. Anche nella nostra esperienza nazionale i vaccini sono valsi praticamente ad azzerare la mortalità da Covid-19 rispetto ai valori del 15-30% registrati nei nostri pazienti fragili contagiati durante le prime ondate. A questo proposito - aggiunge l'oncologo - ricordiamo anche i nostri 660 colleghi morti in epoca pre-vaccino». Inoltre «il vaccino ha contribuito anche a ridurre la pressione sui sistemi sanitari, sottoposti a enormi carichi di lavoro durante la pandemia». «Foce - sottolinea il presidente - si è impegnata fin dalle prime fasi della campagna vaccinale per garantire la priorità nell'accesso ai vaccini alle persone più fragili. Per questo è fondamentale che questi cittadini si sottopongano quanto prima anche alla quinta dose del vaccino. Il nostro obiettivo è salvare il maggior numero di vite, quindi ribadiamo che il vaccino rappresenta l'opzione decisiva nella gestione della pandemia. Ci interessa però molto di più, in questo momento così difficile per la sanità italiana, ragionare di futuro e di riforma del nostro Servizio sanitario nazionale». 

La scienziata Cattaneo

«Le parole del neo-sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato in tema di vaccini, benché auto-smentite a stretto giro dall'interessato, possono essere pericolose se dette da un sottosegretario di Stato alla Salute, ingenerando in chi ascolta un maggiore affidamento di quanto non avvenga nella normale dialettica politica». Così in una nota la senatrice a vita e scienziata Elena Cattaneo. «L'onorevole Gemmato, nell'invocare una strumentale inversione dell'onere della prova circa l'efficacia dei vaccini - continua la senatrice - non conosce quel che l'Istituto di superiore di sanità, organo di consulenza tecnico-scientifica in materia di sanità pubblica del 'suò stesso ministero, scriveva nel report del 28 ottobre scorso». Cattaneo riporta poi direttamente le parole del report Iss citato: «L'efficacia del vaccino (riduzione percentuale del rischio nei vaccinati rispetto ai non vaccinati) nel periodo di prevalenza Omicron (a partire dal 3 gennaio 2022) nel prevenire la diagnosi di infezione da Sars-CoV-2 è pari al 29% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 20% tra i 91 e 120 giorni e 44% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, o pari al 42% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster. Nel prevenire casi di malattia severa l'efficacia del vaccino è pari al 61% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 63% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni e 69% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni, mentre risulta pari all'82% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster'. 

Ricciardi

«I vaccini rappresentano di gran lunga lo strumento più sicuro, più efficiente ed economico per tutelare la salute. Lo sono da 200 anni ma oggi sempre di più grazie alle tecnologie che hanno potenziato le caratteristiche di sicurezza ed efficacia. Hanno salvato milioni di vite e su questo non c'è nessun dubbio». A dirlo all'Adnkronos Salute Walter Ricciardi, docente di Igiene all'Università Cattolica di Roma.

Rasi

«Dal punto di vista scientifico il modello di efficacia» dei vaccini anti-Covid «era robusto perché si è basato su due gruppi, uno che si immunizzava e l'altro che fungeva da controllo. Ebbene, il livello di rischio per chi non era vaccinato è arrivato fino ad essere 16 volte più alto di quello degli immunizzati. Questo dimostra con certezza scientifica la solidità del modello di efficacia. Lo studio osservazionale 'real lifè che ci ha dato la certezza dei dati sui vaccini anti-Covid». Così all'Adnkronos Salute Guido Rasi, professore di microbiologia all'università di Roma Tor Vergata ed ex direttore dell'Agenzia europea del farmaco Ema ed ex consulente del generale Figliuolo

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