Sedici regioni "gialle", ma la Puglia resta arancione

Sedici regioni "gialle", ma la Puglia resta arancione
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Venerdì 29 Gennaio 2021, 18:48 - Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 12:07

ROMA - Tre quarti d'Italia va in zona gialla. La Puglia no, la Puglia resta arancione anche per la prossima settimana. E' quanto stabilito dall'ordinanza del ministero della Salute sulla base del monitoraggio settimanale sul Covid-19. Questo vuol dire che la Puglia, fino al 15 febbraio, non potrà diventare gialla. Nella migliore delle ipotesi resterà in arancione anche nella settimana che va dall'8 al 15 febbraio. Ma se tra sette giorni i dati dovessero peggiorare in maniera significativa, la Puglia passerebbe subito in zona rossa.

In arancione solo Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e Provincia Autonoma di Bolzano.

In giallo invece, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Toscana, Valle d'Aosta e Veneto.

Emiliano: «Meglio così». La conferma della zona arancione ha prodotto reazioni diverse. Il governatore Michele Emiliano si è detto «contento che la Puglia rimanga arancione, che secondo me è il posizionamento più giusto. Ho sempre sostenuto - ha aggiunto - che dovrebbe essere il posizionamento di tutta l'Italia».

Secondo Emiliano è meglio che la Puglia non diventi gialla in questa fase, «anche perché ci troviamo di fronte alle cosiddette varianti del Covid, come quella inglese, che hanno una percentuale maggiore di velocità e pericolosità».

Zullo (FdI): «Emiliano si scusi con i pugliesi». Di diverso parere il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, Ignazio Zullo. «La Puglia resterà arancione con tutte le restrizioni previste - ha detto - almeno fino al 15 febbraio. Ora, un presidente di Regione coscienzioso chiederebbe scusa ai pugliesi, perché se i ristoranti e i bar restano chiusi, se non ci si potrà ancora muovere da un comune ad un altro (se non per determinati motivi), è per colpa del sistema sanitario pugliese. Di chi non è in grado di organizzare e gestire questa seconda fase della pandemia: essere in Arancione - ha aggiunto Zullo - è infatti un fallimento delle politiche di prevenzione e di assistenza primaria».

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