Curva costante, su i ricoveri. La Puglia resterà arancione

Curva costante, su i ricoveri. La Puglia resterà arancione
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Giovedì 28 Gennaio 2021, 12:06

L'andamento è costante. Nei contagi, e potrebbe non essere una cattiva notizia. Ma anche nei decessi: ieri altri 30. Il tasso di positività sui tamponi processati è stato invece del 10,4%, in rialzo rispetto all'8,4% del giorno prima, ma è una altalena minima ormai consolidata. Ieri 1.233 nuovi casi su 11.802 test: solo quattro regioni (Lombardia, Veneto, Lazio e Campania) hanno fatto registrare ieri un incremento assoluto maggiore. Domani arriverà intanto il nuovo monitoraggio settimanale di ministero della Salute e Istituto superiore della sanità: un liberi tutti, nel senso che potranno esserci promozioni e retrocessioni nel sistema a tre colori. La Puglia è arancione, e tale dovrebbe restare.
Dei nuovi casi, 459 sono in provincia di Bari, 203 in provincia di Taranto, 194 in provincia di Foggia, 144 in provincia di Lecce, 124 nella provincia Bat, 108 in provincia di Brindisi, 2 residenti fuori regione. Undici delle 30 vittime vivevano nel Barese, 8 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Taranto, 3 in provincia Bat, 2 in provincia di Brindisi, e 2 in provincia di Lecce. Sono in tutto 62.204 i pazienti guariti, 53.443 sono i casi attualmente positivi. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 118.739. Capitolo ricoveri: in tutto 1.592, nove in più rispetto al giorno precedente; i nuovi ingressi in terapia intensiva sono stati 18, ed è il dato più alto d'Italia. Secondo Agenas (l'Agenzia regionale per i servizi sanitari regionali) il tasso di occupazione delle intensive è schizzato al 40% (il livello di guardia è al 30%), è invece al 41% negli altri reparti Covid (40% il limite massimo).


Numeri che incideranno senz'altro sulla pagella di ministero e Iss. Allo stesso modo, bisognerà passare in rassegna anche i trend di medio periodo. In Puglia nella settimana dal 20 al 26 gennaio, rispetto alla settimana precedente, c'è stato un incremento percentuale dei casi totali del 6,2%; mentre nelle ultime due settimane si registra un'incidenza di 348 casi positivi ogni 100.000 abitanti: è quanto emerge dall'ultimo rapporto pubblicato ieri dalla fondazione Gimbe. Seppure in aumento, la crescita di nuovi contagi è più contenuta rispetto ad una settimana fa, quando Gimbe segnalò un +6,9%. In riduzione anche il dato relativo all'incidenza, passata da 380 a 348 ogni 100mila abitanti. Analizzando il trend provinciale, il territorio tarantino è ancora quello che ha registrato il maggior incremento percentuale dei casi dal 19 al 26 gennaio (+10%) e la maggiore incidenza dal 12 al 26 gennaio, 480 positivi ogni 100mila abitanti.
Intanto, dalla Liguria al Veneto fino alla Sicilia, diverse regioni sperano di cambiare colore da domenica. Anche se il bollettino giornaliero del ministero fa registrare un balzo in avanti dei nuovi casi: oltre 15mila nelle 24 ore, un dato che non si registrava da più di dieci giorni. Per avere il quadro più chiaro bisognerà attendere il monitoraggio di domani, con i dati relativi alla settimana dal 18 al 24 gennaio aggiornati ad oggi, ma i numeri analizzati dalla cabina di regia la settimana scorsa, se confermati, porterebbero diverse Regioni in una fascia con minori restrizioni. Per passare alla fascia di rischio più bassa devono però trascorrere 14 giorni a partire da quello in cui per la prima volta vengono registrati dati che consentono la collocazione nella fascia più bassa. In sostanza, bisogna avere dati da fascia gialla o arancione per 14 giorni consecutivi prima di potervi accedere ufficialmente. Il Dpcm dice infatti che l'aggiornamento scatta «fermo restando la permanenza per 14 giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive comporta la nuova classificazione».
Re.Att.
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