Puglia in bilico tra rosso e arancione: la decisione di Speranza in serata

Puglia in bilico tra rosso e arancione: la decisione di Speranza in serata
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Venerdì 16 Aprile 2021, 19:12 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 08:10

Puglia in zona arancione già da lunedì 19 aprile? Oppure la regione resta in zona rossa? Il verdetto è atteso per questa sera quando il ministro della Salute Roberto Speranza fimerà le nuove ordinanze in vigore dal prossimo lunedì. Secondo le indicazioni della cambina di regia e sulla base del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, il cambio di colore e il passaggio di fascia da rosso ad arancione dovrebbe essere previsto anche per la Campania. Sardegna e Valle d’Aosta restano in rosso. 

Il balletto dei numeri

Secondo il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, l’Rt nazionale è sceso a 0,85, dallo 0,92 di giorni fa. L’incidenza è di 182 nuovi casi ogni 100mila abitanti. Il tasso di occupazione delle terapie intensive è del 39%, ancora sopra la soglia d’allarme del 30% ma in lieve diminuzione. Pressione sulle terapie intensive che in Puglia si attesta invece al 47% dei posti letto occupati da pazienti Covid.Percentuale che potrebbe incidere sulla decisione del governo di mantenere la regione in rosso. Di contro,«I dati della pandemia in Puglia sono buoni. Finalmente tiro un sospiro di sollievo. Aver imposto la zona rossa è stato produttivo: in questo momento abbiamo un Rt inferiore 1 e una incidenza sotto 250 ogni 100mila. Il picco è passato» ha detto ieri l'assessore regionale alla Sanità Pier Luigi Lopalco. Per conoscere il verdetto finale, tuttavia, bisognerà attendere la decisione del ministro Speranza.

I dati che mettono in crisi la Puglia

La Valle d'Aosta con 319 casi ogni 100mila abitanti, in base ai dati aggiornati al 15 aprile nel monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute (settimana 9-15 aprile), è la regione sempre in testa per incidenza Covid sulla popolazione, ma in calo rispetto alla scorsa settimana quando aveva fatto registrare 416 per 100mila abitanti. Segue sempre la Puglia con 261 (era 258 nello scorso monitoraggio), poi la Campania con 238 (contro 199 passato) e la Basilicata con 237 (contro i 130 dello scorso monitoraggio.

Il Piemonte che nel monitoraggio scorso era terzo con 238, ora registra un'incidenza di 205. La Provincia autonoma di Bolzano e il Molise sono le regioni con il più basso valore rispettivamente 83 e 89 casi Covid per 100mila abitanti. Nel passato monitoraggio il Molise era però a 58. Il valore dell'incidenza nazionale è 182 ogni 100mila abitanti, in lenta discesa ma lontana, sottolinea l'Iss, dalla soglia di sicurezza di 50 per 100mila abitanti.

Questo il quadro della situazione in tutte le regioni secondo l'ultimo monitoraggio (dati 15 aprile): Abruzzo 123 Basilicata 237 Calabria 184 Campania 238 Emilia-Romagna 181 Friuli Venezia Giulia 156 Lazio 161 Liguria 165 Lombardia 164 Marche 155 Molise 89 Piemonte 205 P.A. Bolzano 83 P.A. Trento 128 Puglia 261 Sardegna 161 Sicilia 192 Toscana 209 Umbria 102 Valle d'Aosta 319 Veneto 134. Totale nazionale 182.

Puglia male anche sotto il profilo del tasso di positività, che nella settimana di riferimento risulta pari a 12,2%. Peggio fanno solo Calabria (14,4%) e Basilicata (12,7). La più virtuosa è la provincia autonoma di Bolzano, con lo 0,7.

La classifica secondo l'Rt

Per la Puglia va meglio solo con l'indice Rt, che misura la velocità con cui si replica il virus. Ancora alti gli Rt della Sardegna e della Valle d'Aosta, seguiti da Basilicata Sicilia e Toscana. Il più basso d'Italia nella provincia Autonoma di Trento. Nel giorno in cui l'Rt nazionale scende lievemente e si ipotizza una road map per riaprire lentamente e prudentemente l'Italia, seppure con grande cautela, le regioni si misurano tutte con indici di contagio ancora vicini o superiori all'1. Ecco di seguito per ciascuna regione l'Rt calcolato dall'Iss- Ministero della Salute nel consueto monitoraggio. Abruzzo 0,92; Basilicata 1,08; Calabria 0,9; Campania 1; Emilia Romagna 0,78; Friuli Venezia Giulia 0,72; Lazio 0,79; Liguria 1; Lombardia 0,78; Marche 0,9; Molise 0,79; Piemonte 0,75; PA Bolzano 0,87; PA Trento 0,69; Puglia 0,89; Sardegna 1,38; Sicilia 1,03; Toscana 1,01; Umbria 0,84; Valle d'Aosta 1,26; Veneto 0,81.

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