Dimensionamento scolastico, c'è la delibera della Regione

Dimensionamento scolastico, c'è la delibera della Regione
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Sabato 30 Dicembre 2023, 06:40

Nasce la nuova rete territoriale scolastica pugliese. Dopo un lavoro intenso, la Giunta regionale ha licenziato il provvedimento che taglia 44 dirigenze (e non più 58) secondo quanto previsto dalle indicazioni della Legge di Stabilità. Un salvataggio sul filo di lana per le 14 scuole che però saranno sotto la lente già dal 2025-26 e arrivato grazie alla norma inserita nel Milleproroghe che ha permesso di attivare fino al 2,5% in più di autonomie scolastiche rispetto al contingente previsto per dirigenti e direttori. Il taglio più corposo nella provincia di Bari che perderà 14 autonomie, seguita da Taranto con 7, Lecce, Foggia e Barletta Andria Trani 6 ciascuna, mentre Brindisi ne taglierà 5. «Abbiamo cercato di rispettare la volontà dei territori - sottolinea l’assessore regionale, Sebastiano Leo - attraverso un percorso difficile e molto accidentato, perché dovevamo rispettare il piano finanziario previsto. Saremo pronti già dai prossimi mesi a valutare i successivi accorpamenti che ovviamente non saranno realizzati in modo equanime tra le province, ma dovranno tenere conto di chi ha già espresso una quota più corposa». 

Il testo


Alle 14 scuole rinviate di un anno si aggiungeranno quindi le altre 4 previste nella rimodulazione triennale per il 2025-2026 e ulteriori 8 nel 2026-27 per scendere complessivamente da 627 dirigenze e dsga a 557, con una sforbiciata dal 12%, cioè di 71 incarichi dirigenziali. La nuova mappa della rete scolastica non punterà ad accorpare solo i Comprensivi come previsto in prima battuta dal documento realizzato dalla Sezione Istruzione e Università della Regione Puglia, ma toccherà anche alcuni istituti superiori pugliesi: i criteri hanno puntato a preservare per quanto possibile le aggregazioni intercomunali e montane, unificando scuole all’interno dello stesso perimetro comunale in modo da non creare disagi nelle famiglie. Così nella provincia di Bari a perdere le 14 autonomie saranno Altamura (2), Capurso, Casamassima, Conversano, Corato, Modugno (2), Mola di Bari, Ruvo di Puglia, Santeramo in Colle, Terlizzi, Triggiano e Valenzano; in Capitanata se ne perderanno 6 cioè a Ischitella - Rodi Garganico (2) dove nasceranno due istituti omnicomprensivi uno a Ischitella e l’altro a Rodi derivanti dalla fusione del Comprensivo “Giannone” e dell’Istituto “Del Giudice”, poi si taglierà a San Severo (2), Manfredonia e Orta Nova 1. Stesso numero nella Bat, cioè ad Andria (2), Bisceglie (2), Canosa di Puglia e San Ferdinando di Puglia; nel Brindisino saranno 5, cioè a Erchie -Torre Santa Susanna, Fasano, Mesagne, Ostuni e Brindisi dove nascerà un polo omnicomprensivo tra il Comprensivo Centro e il liceo scientifico “Fermi-Monticelli” che darà vita alla “Scuola europea di Brindisi”. Sette gli accorpamenti nella provincia ionica: si interverrà a Castellaneta, Crispiano, Ginosa, Mottola, Palagiano, San Giorgio Ionico e Taranto. Infine il Salento dove la razionalizzazione riguarderà sei autonomie: a Trepuzzi si fonderanno il Polo 1 e il Polo 2, a Surbo i Comprensivi “Ampolo” e “Springer, a Galatina ci sarà riduzione da tre a due istituzioni scolastiche e l’accorpamento al Polo 2 delle classi di scuola media di Collemeto, attualmente appartenenti al Polo 1. Il Polo 3 quindi si unirà con il Polo 1, privo delle classi della frazione, quindi Nardò dove sara fuso il Polo 1 con il Comprensivo “Ingusci” e accorpato il Comprensivo “Renata Fonte”, con i punti di erogazione scorporati dall’“Ingusci”. Infine Lecce dove il Circolo didattico “Battisti” di fonderà con la Secondaria “Quinto Ennio” e al contempo, il Circolo didattico “Tempesta” di unirà con la Secondaria “Galateo”, completando la verticalizzazione e dando vita a due nuovi istituti comprensivi. 
È critico il giudizio della Uil Scuola Puglia sulla soluzione partorita dalla Giunta regionale che considera esorbitante il numero residuo di istituti con oltre 1.400 alunni, che ammontano a 27. «Il problema resta su ben 13 scuole – commenta Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia – per nulla attenuato da interventi sul secondo ciclo d’istruzione.

Eppure, le rassicurazioni dell'assessorato regionale all’istruzione andavano ben oltre le certezze, ma evidentemente qualcosa che ci sfugge non è andato per il verso giusto». Verga parla di “minestrone” che già dal principio era fonte di forti perplessità. «La Regione era partita in quarta già da agosto - precisa - con un nutrito numero di scuole ultra dimensionate, con punte di 1.800 alunni e tutte ricadenti sul primo ciclo d'istruzione. Questa decisione affrettata, assunta dall'assessorato regionale sin dall’8 agosto, ha generato di fatto una situazione di stallo, con proroghe di termini, ricorsi e conferenze di servizi interistituzionali che non hanno portato a nessun risultato concreto per l’attività quotidiana degli istituti scolastici pugliesi».

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