Scuole, sfoltiti gli accorpamenti. In Puglia 44 le dirigenze tagliate

Scuole, sfoltiti gli accorpamenti. In Puglia 44 le dirigenze tagliate
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Venerdì 29 Dicembre 2023, 05:00

Non saranno 58 ma 44 le dirigenze scolastiche pugliesi tagliate dalla Finanziaria. Il “salvataggio” sarà possibile dopo l’apertura arrivata dal Consiglio dei Ministri con il decreto Milleproroghe che ha autorizzato le Regioni per l’anno scolastico 2024-25, ad attivare fino al 2,5% in più di autonomie scolastiche rispetto al contingente previsto per dirigenti e direttori. Ciò significa, per la Puglia, 14 autonomie in più che però saranno gestite non dai presidi attuali, ma andranno in reggenza tramite la figura dei vicari. Insomma un escamotage per cercare di evitare una riduzione brusca e mal digerita dalle comunità come accaduto nelle scorse ore a Modugno, all’istituto Casavola-San Francesco di Modugno per il temuto smembramento dell’istituto.

L'assessore Leo

«Siamo al lavoro assiduamente -sottolinea l’assessore regionale all’Istruzione, Sebastiano Leo- per ascoltare i territori e cercare in ogni caso di rispettare la legge. Aspettiamo maggiori indicazioni che verranno dal Consiglio dei Ministri: la possibilità di intervenire in maniera “soft” permetterà un maggiore margine di manovra. Adesso però il problema è finanziario, cioè ci devono dire come terranno fede alle indicazioni della Legge di Bilancio». La Giunta ha tempo fino al 5 gennaio per approvare il piano, una deroga attivata per agevolare le regioni a rischio commissariamento come il Lazio, la Liguria, il Piemonte e la Sardegna che non hanno rispettato le indicazioni normative.

La Puglia ha scongiurato questo pericolo ed ha intenzione di chiudere nelle prossime ore. 

Il ridimensionamento


Il ridimensionamento prevede per le scuole pugliesi, nell’arco di tre anni, il passaggio da 627 autonomie scolastiche a 569 per il prossimo anno fino ad arrivare a 557 nel 2026-2027. Con la nuova impostazione, saranno quindi 44 quelle ufficialmente accorpate o dislocate diversamente, mentre le altre 14 resteranno autonome ma in reggenza aggiungendosi, nel 2025-26, alle ulteriori cinque che saranno oggetto di accorpamento definitivo. «Nell’ambito del piano di riorganizzazione della rete scolastica, frutto della riforma Pnrr del dimensionamento -ha puntualizzato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, abbiamo previsto che i dirigenti scolastici titolari di più sedi possano essere supportati da docenti facenti funzioni vicarie per le sedi oggetto di dimensionamento. Una scelta che da un lato conferma quanto da noi sempre detto, cioè che nessun plesso con la riforma del dimensionamento sarà chiuso, e che dall’altro consentirà di avere un servizio più capillare, a vantaggio di famiglie e territori, rispetto a quanto accadeva con la precedente organizzazione che vedeva un dirigente titolare su una sede scolastica e reggente sulle altre. Visto che gli obiettivi di dimensionamento per il triennio non possono essere modificati, l’eventuale incremento temporaneo di autonomie scolastiche per il prossimo anno scolastico dovrà essere riassorbito nel corso delle due annualità seguenti».

Gli investimenti

Per l’istituzione della figura dei vicari è previsto un investimento di 21 milioni di euro annui. Per la flessibilità organizzativa la spesa sarà di 3,6 milioni di euro per il 2024 e di 7,4 milioni per il 2025. Si ritarda di un anno quindi il temuto ridimensionamento che porterà ad avere dei maxicomprensivi come lamentato dai sindacati. Critici i sindacati che parlano di «contentino elettorale». «Le autonomie scolastiche aggiuntive -sottolinea Ezio Falco, Flc Cgil- sarebbero indisponibili per nomine in ruolo e mobilità (interregionale con ogni probabilità) dei dirigenti scolastici. Posti buoni per mutamenti d'incarico intraregionali (e per reggenze), ma non per quelli interregionali e per assunzioni di dirigenti e Dsga. La misura rappresenta una deroga per il solo 2024-25 e il maggior numero di esoneri-semiesoneri nelle scuole oggetto di dimensionamento si coprirà per metà con una riduzione del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (12,5 mln di euro) che dovrebbe remunerare il personale della scuola “meritevole”, proprio quello che si rende disponibile a svolgere lavoro aggiuntivo».

Il piano

Secondo quanto elaborato dal sindacato, il piano andrebbe anche oltre con il numero di alunni: Casamassima (1.794), Castellana Grotte (1.768), Rutigliano (1.766), Acquaviva delle fonti (1.758), Gallipoli (1.604), Giovinazzo (1.593), Tricase (1.524), Grottaglie (1.520), Orta Nova (1.514), Polignano a mare (1.493), Laterza (1.486), Noci (1.475), Maglie (1.473), Palagiano (1.467), Torremaggiore (1.453), Martina Franca (1.435), Cerignola (1.435), Corato (1.432). In realtà da parte dell’assessorato regionale ci sarebbe la volontà di assecondare le scuole che hanno dato il via libera all’accorpamento, come avvenuto in alcune scuole nel Salento: a Lecce ci sarà la fusione della Secondaria “Quinto Ennio” e il circolo didattico “Battisti” (alunni 1.235), a Nardò è in piedi l’ipotesi di fusione del Polo 1 con il Comprensivo “Ingusci” (alunni 1.339) e l’accorpamento del Comprensivo “Renata Fonte”, con i punti di erogazione scorporati dal Comprensivo “Ingusci” (alunni 1.200) e a Galatina la riduzione da tre a due le istituzioni scolastiche (media alunni 688) e l’accorpamento al Polo 2 dei punti di erogazione e delle classi di scuola media di Collemeto, attualmente appartenenti al Polo 1. Il Polo 3 quindi si unirà con il Polo 1, privo delle classi della frazione.

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