La Corte Ue taglia 80 milioni alla Puglia
Vendola: «Nessun danno per i pugliesi»

La Corte Ue taglia 80 milioni alla Puglia Vendola: «Nessun danno per i pugliesi»
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Venerdì 28 Marzo 2014, 17:08 - Ultimo aggiornamento: 17:09
BRUXELLES - La Corte Ue conferma il taglio di 80 milioni di euro al Fondo di sviluppo regionale per la Puglia. La Corte Ue spiega come «Le gravi carenze di cui le autorità italiane hanno dato prova su gestione e controllo dell'utilizzo dei fondi Ue sono tali da condurre a irregolarità sistemiche».



Il taglio riguarda il bilancio 2007-2013 e in particolare i fondi destinati alla Puglia stanziati dopo l'approvazione nel 2000 del programma operativo per la Regione Puglia (POR Puglia). «Nel 2007 la Commissione ha effettuato un audit dei sistemi di gestione e di controllo istituiti dalle autorità italiane e ha concluso che non avevano stabilito un sistema che garantisse una buona gestione finanziaria dei fondi», scrive la Corte.



Un nuovo audit, nel 2007, «ha dimostrato che l'Italia non si era conformata agli obblighi cui è tenuta» e che quindi non aveva posto rimedio alle carenze riscontrate. «La Commissione ha quindi sospeso i pagamenti intermedi del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e ha fissato per l'Italia un termine per effettuare i controlli ed apportare le rettifiche necessarie.



Nel 2009 un terzo audit ha rivelato che i requisiti indicati nella decisione di sospensione non erano stati rispettati entro i termini impartiti. Sono state constatate diverse irregolarità nei controlli di primo e di secondo livello nonchè nel funzionamento dell'autorità di pagamento. La Commissione ha concluso che non sussistevano ragionevoli garanzie che il sistema di gestione e di controllo del POR Puglia funzionasse efficacemente».



Quindi, il 22 dicembre 2009 la Commissione ha ridotto il contributo finanziario assegnato all'Italia, applicando una rettifica del 10% sulle spese certificate e ha ridotto il contributo di 79,33 milioni di euro.



L'Italia ha presentato un ricorso dinanzi al Tribunale dell'Unione europea contro tale decisione della Commissione, per ottenerne l'annullamento, ma la Corte ha respinto il ricorso, ritenendo inoltre che «le insufficienze constatate dalla Commissione rimettano in discussione l'efficacia dell'insieme del sistema di gestione e di controllo del POR Puglia e presentino quindi un rischio rilevante di perdita per il bilancio dell'Unione».



Così Nichi Vendola, governatore della Puglia: «Danni ai pugliesi non ce ne saranno perchè il taglio non comporta alcuna conseguenza sul piano contabile. Non ci sono conseguenze - spiega - né per quanto riguarda i progetti finanziati a valere sul programma 2000-2006 né su quello 2007-2013, perchè il livello di rendicontazione era talmente superiore alla dotazione del Programma, che il taglio è stato assorbito senza conseguenze. La sentenza del Tribunale dell'Unione Europea fotografa una situazione del passato».



Shirin Wheeler, portavoce del commissario Ue alle Politiche regionali Johannes Hahn, chiarisce la vicenda: «Questo caso che riguarda la Puglia, per la programmazione 2000-2006, è avvenuto in una Regione che ora vede una delle migliori performance nell'uso delle risorse Ue nell'Italia meridionale, e dove non abbiamo problemi particolari».
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