Colaci: «Il primo boom delle domeniche con Tuttomercato»

Colaci: «Il primo boom delle domeniche con Tuttomercato»
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Giovedì 5 Giugno 2014, 12:27 - Ultimo aggiornamento: 7 Giugno, 16:25
Anche lui, Fernando Colaci, nel folto gruppo dei fondatori di Quotidiano. L'osservatorio è però un altro: responsabile marketing e diffusione, ha curato sino a due anni fa la parte commerciale contribuendo, con campagne mirate, a portare il giornale in tutte le case dei salentini.

Colaci, ricorda il primo lancio?

«Ci fu un battage pubblicitario fortissimo. Che facemmo anche con manifesti 6 metri per 3: era un fatto molto raro all'epoca».

Quale fu l'impatto, i lettori risposero all'appello?

«Inizialmente fu ottimo. Il territorio sentiva l'esigenza di porre fine all'egemonia della Gazzetta del Mezzogiorno. Sebbene all'epoca fosse un colosso, c'erano intere classi sociali e imprenditoriali che mal digerivano l'impianto filogovernativo del giornale barese. Che era fortissimo, sino a 20 anni fa».

Il rodaggio, tuttavia, non fu una passeggiata anche se, va detto, i primi numeri sono una spina nel fianco per tutti, anche per i colossi dell'informazione.

«Il primo numero usci alle 11 della mattina: avemmo problemi con i macchinari - dalle rotative agli impianti di composizione - che continuarono anche nei giorni successivi. Ma non ci fu scoramento, anzi le difficoltà iniziali forgiarono ancora di più quel gruppo di grandi professionisti, tra i giornalisti ma anche tra i poligrafici».

Vi salvò l'entusiasmo e la tenacia. Dove si vendeva di più?

«Nei primi tempi a Lecce vendevamo 2000 copie contro le tre mila della Gazzetta. Ma in proporzione si vendeva di più a Brindisi, mentre a Taranto oltre che con la Gazzetta dovevamo fare i conti anche con il Corriere del Giorno. La provincia di Lecce era invece la più affezionata».

Ricorda quando avvenne il sorpasso?

«Quasi 10 anni dopo, nell'87. Grazie ad una accurata gestione della cronaca, soprattutto “nera”: la guerra di mala targata Scu imperversava, gli omicidi erano all'ordine del giorno, la gente aveva paura, l'argomento era popolare".

Il marketing quanto influì nella capacità del giornale di farsi largo e conquistare la leadership?

«Molto. Nell'82, inizialmente con una società esterna al giornale e grazie al cavaliere Aldo Romano, tirammo fuori Tuttomercato. Nell'85 il settimanale fu acquisito da Edisalento, io proposi e ottenni che diventasse un magazine, fu un successo straordinario che ci copiarono in tutta Italia. L'iniziativa segnò il boom di Quotidiano nella diffusione domenicale, che resiste ancora oggi».



a. n.