In viaggio per la Puglia ma a piedi e a passo lento: gli itinerari dei cammini. In un anno il boom

In viaggio per la Puglia ma a piedi e a passo lento: gli itinerari dei cammini. In un anno il boom
di Giuseppe ANDRIANI
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Giovedì 30 Marzo 2023, 18:10 - Ultimo aggiornamento: 31 Marzo, 09:02

In viaggio per la Puglia ma a piedi e soprattutto a passo lento. I cammini sono in enorme espansione. Numeri alla mano, aprile e maggio sono i due mesi preferiti per chi si mette in marcia a piedi. Diversi gli itinerari consigliati, che vanno dal Gargano fino al Capo di Leuca. L'importante è avere voglia di camminare per almeno due o tre ore al giorno e di godere delle meraviglie dei piccoli borghi di Puglia, rigorosamente con lo zaino in spalla.
Itinerari organizzati, per i quali la Regione ha anche stilato una breve guida, disponibile online sul sito Viaggiare in Puglia. La Via Francigena si può dividere in tre itinerari diversi: da Troia a Monte Sant'Angelo, nel Foggiano, da Polignano a Brindisi e da Brindisi a Santa Maria di Leuca. Il Cammino Materano, invece, prevede due possibilità: si arriva comunque a Matera ma si può partire da Bari o da Crispiano, nel Tarantino. E vi sono altri percorsi "walk in progress". Sono diverse anche le pagine social che consigliano itinerari e tramite cui scambiare esperienze già fatte. Si va dai cinque ai sette giorni di cammino. E si spazia dalle gravine della Murgia fino al mare del Salento, con svariate possibilità.

I numeri

Nel corso della tre giorni di fiera "Fa la cosa giusta" a Milano, la Regione Puglia ha comunicato per la prima volta i dati delle statistiche in materia di flussi di camminatori sul territorio relative al 2022, in confronto con il 2021. L'aumento è significativo: +24% di camminatori, tenendo conto solo delle richieste delle credenziali utili a tracciare il loro transito lungo i cammini. Un dato questo che risulta chiaramente sottostimato, non essendo ancora inclusi i numeri dei turisti autonomi, delle permanenze brevi e i dati relativi alle tratte non ancora certificate. Solo tenendo conto delle proiezioni stimate dei flussi per la Via Francigena si arriverebbe a sfiorare un +45% di incoming. Valutando poi la ricaduta economica della permanenza dei camminatori sul territorio della Puglia per il 2022, il dato si attesta su una stima prudenziale di oltre 2 milioni di euro. Un valore che andrebbe almeno raddoppiato, tenuto conto che in media le credenziali vengono richieste da 1 camminatore su 2, e che comunque già consente di assicurare il rientro degli investimenti pubblici effettuati sul territorio per lo scorso anno.
La Regione fa poi sapere che tendenzialmente viene evitata la stagione calda. Chi cammina preferisce farlo a maggio, aprile, settembre o ottobre. Quei mesi, in sintesi, su cui la Puglia sta puntando per destagionalizzare il turismo e allargare lo spettro delle possibilità per aumentare gli arrivi. L'altro dato particolarmente interessante di cui si è discusso nella "Piazza Grandi Camminatori" allestita nell'Allianz MiCo, sede di "Fa la cosa giusta!", evidenzia che oltre il 55% delle persone che camminano in Puglia a piedi è costituito da donne, spesso registrate singolarmente e non in comitiva.
La Puglia, lo dicono i numeri, si può scoprire anche a piedi. E farlo in primavera, con il fiorire dei campi e le prime giornate miti, è ancor più bello. Basta uno zaino sufficientemente grande, scarpe comode e tanta voglia di perdersi tra le bellezze del territorio. A passo lento, almeno questa volta.

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