Bradanico-Salentina, oggi il vertice con l'Anas. I sindaci dei Comuni leccesi: «Sì solo a una superstrada a quattro corsie». E spunta un'altra proposta

Bradanico-Salentina, oggi il vertice con l'Anas. I sindaci dei Comuni leccesi: «Sì solo a una superstrada a quattro corsie». E spunta un'altra proposta
di Giuseppe ANDRIANI
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Lunedì 29 Gennaio 2024, 06:41 - Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 13:24

Alla conferenza dei servizi di oggi nella sede dell'Anas sulla Bradanico-Salentina i sindaci dei Comuni della provincia di Lecce porteranno una controproposta: una superstrada a quattro corsie o quantomeno un lotto funzionale a questo progetto. Alle 10 a Bari partirà il nuovo percorso della strada più discussa - e messa peggio, tra quelle che collegano i capoluoghi di provincia - di Puglia. L'Anas ha convocato i Comuni circa un mese fa, sul piatto c'è l'ultimo tratto del tracciato, cioè quello che dopo San Pancrazio conduce al capoluogo salentino. Tre le ipotesi proposte dall'ente ai Comuni, ma nessuna delle tre sembra trovare l'appoggio di tutti i rappresentanti istituzionali convocati per oggi. Negli ultimi giorni il Consiglio comunale di Campi Salentina e quello di Guagnano hanno deliberato una posizione molto simile: sì solo alla strada a quattro corsie, che nel progetto dell'Anas non c'è in nessuna delle tre varianti. 

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In sintesi, l'obiettivo dei Comuni è chiedere all'ente di cambiare completamente le carte in tavola: no a una strada a due corsie, indipendentemente dal percorso, sì a una superstrada.

E se le risorse stanziate, come prevedibile, non dovessero bastare, allora la richiesta sarà quella di procedere con un'infrastruttura funzionale a questo. Vale a dire: procedere con una strada a quattro corsie che da San Pancrazio (dove già arriva quella che parte a Manduria) porti fino a Guagnano o a Campi e poi in un secondo momento avviare i lavori fino a Lecce.

Le parole dei sindaci

«La nostra posizione - spiega Francois Imperiale - è quella di fermarci un attimo e riflettere, carte in mano, per capire come fare una strada a quattro corsie. Se le risorse non lo permetteranno chiederemo uno stralcio funzionale. Riteniamo che una strada a doppio senso di marcia con due sole corsie sarebbe una replica dell'attuale tracciato e non sarebbe neppure utile. Se invece l'unica soluzione è questa, allora chiederemo che venga ridiscusso l'intero progetto, ma riteniamo che non porti vantaggi importanti. Sarebbe uno spreco non approfittare della situazione per costruire una superstrada, che sarebbe un'occasione enorme di sviluppo economico e turistico per l'intero territorio». 
Sulla stessa lunghezza d'onda Alfredo Fina, sindaco di Campi: «Il Consiglio comunale ha votato all'unanimità, opposizione inclusa, per portare ad Anas la proposta di una strada a quattro corsie. Non avrebbe senso una soluzione di tipo diverso, perché non ridurrebbe in maniera importante i tempi di percorrenza tra le due città. È anche una questione di sviluppo economico. Una superstrada in linea con i tempi vorrebbe dire permettere anche alle zone industriali interessate di avere uno sviluppo diverso, come accaduto in altre parti d'Italia e della stessa Puglia». 
D'accordo sulle quattro corsie anche il sindaco di Novoli, Marco De Luca: «L'aspetto prioritario dell'opera è che sia una strada a quattro corsie. Abbiamo visto le tre varianti e abbiamo una preferenza per una di queste. Valuteremo con gli altri interlocutori. L'importante - aggiunge il primo cittadino - è che si arrivi a una conclusione e che si possa andare avanti».
Il dibattito di queste settimane ha prodotto una richiesta forte ad Anas: una superstrada Taranto-Lecce. Da tener presente, però, che nell'area Tarantina c'è già lo stralcio - per mancanza di finanziamenti - di un tratto che va da Grottaglie a San Marzano. E che il percorso da San Marzano a Manduria, invece, è già finanziato per un progetto simile a quello che poi fu bloccato una trentina d'anni fa. 
Oggi per il futuro della Bradanico-Salentina sarà una giornata campale, ma la genesi di quest'ennesimo atto dell'opera non è stata delle più semplici. Da Taranto a Lecce ad oggi servono due ore: ma quanti ostacoli.

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