Bollette, occhio ai rincari. Il rebus per gli utenti sulla scelta dei contratti: come orientarsi

Bollette, occhio ai rincari. Il rebus per gli utenti sulla scelta dei contratti: come orientarsi
di Rita DE BERNART
5 Minuti di Lettura
Martedì 20 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 20:02

L’escalation di rincari che, nell’ultimo biennio, ha eroso il potere d’acquisto dei cittadini non si arresta. Il carrello della spesa è sempre più caro e leggero, all'orizzonte nuovi incrementi del prezzo della benzina alla colonnina e bollette ancora da capogiro. Fa da cuscinetto, almeno in parte, il mercato tutelato che, stando ad una analisi di Facile.it, per il 2023 ha permesso ai pugliesi di risparmiare sull’approvvigionamento energetico, con una spesa media del -34% per l’elettricità e -27% per il gas. Qualche segnale positivo, certo, ma gli scenari, nel frattempo, sono già cambiati: per risparmiare qualche decina di euro al mese gli utenti domestici dovranno districarsi nell'insidioso mondo del mercato libero, cercando e valutando l’offerta migliore.

Lo stop al mercato tutelato

Dallo scorso primo gennaio, infatti, è arrivato per Decreto lo stop alle forniture di gas in regime di tutela, mentre per l'elettricità è stata ottenuta una proroga che farà entrare in vigore il mercato libero a partire dal 1° luglio.

I vantaggi dell'attuale sistema sono evidenti: dall'analisi sui risparmi realizzata dalla piattaforma sui consumi dichiarati in un campione di oltre 30mila richieste di fornitura luce e gas raccolte nel 2023 in Puglia emerge che le famiglie pugliesi, che avevano sottoscritto un contratto di fornitura nel mercato tutelato hanno speso, in media, circa 762 euro per la bolletta della luce e 724 euro per quella del gas, ovvero 1.486 euro a famiglia rispetto ai 2.146 euro del 2022. Snocciolando i dati su base provinciale, Lecce risulta l’area pugliese dove le bollette per l’energia elettrica sono state più pesanti; nella provincia il consumo medio a famiglia rilevato è stato di 2.521 kWh che, considerando le tariffe dello scorso anno in regime di tutela, corrisponde ad un costo di 813 euro; seguono Bari (784 euro, 2.430 kWh) e Brindisi (779 euro, 2.416 kWh); mentre si rilevano valori inferiori alla media regionale per Taranto (740 euro, 2.296 kWh), Barletta-Andria-Trani (696 euro, 2.159 kWh) e Foggia che ha rilevato i consumi più bassi della regione (1.951 kWh) e quindi la bolletta più “leggera” (629 euro). Situazione diversa per il Gas: in questo caso i residenti di Foggia hanno pagato il conto più salato: mediamente, 881 euro a fronte di un consumo di 947 smc. Seguono Lecce (749 euro, 805 smc), Bari (718 euro, 772 smc), Brindisi, area dove le famiglie hanno speso, in media, 716 euro (769 smc) e chiudono la classifica regionale Taranto (643 euro, 691 smc) e Barletta-Andria-Trani, dove sono stati messi a budget per il gas “solo” 592 euro (636 smc).

Il commento

«Nel 2023 abbiamo fatto i conti con bollette meno salate, ha spiegato Mario Rasimelli, managing director utilities di Facile.it- e con l’arrivo del 2024 assistiamo a buoni segnali sul fronte del costo delle materie prime, ma questo non significa che automaticamente le bollette caleranno. Il consiglio è di continuare a monitorare i propri consumi, verificando periodicamente se sul mercato esistano offerte in grado di farci risparmiare». Ma cosa è, in sostanza, il mercato tutelato? Si tratta di un segmento di mercato in cui le condizioni economiche dell’energia elettrica e del gas consumati sono stabilite dall’Authority che provvede ad aggiornarle regolarmente. E cosa accadrà invece a partire da luglio? Con l’entrata in vigore del nuovo sistema i clienti domestici che non abbiano già sottoscritto un contratto con il mercato libero, dovranno comunque cambiare fornitore ma passeranno al servizio di tutele graduali predisposto da Arera, Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, che sarà erogato da venditori selezionati attraverso specifiche procedure concorsuali. Sono previste 26 aree geografiche: per ognuna di esse è stato scelto un operatore ma tutti dovranno operare a condizioni economiche uguali per tutta Italia che saranno rese note solo in prossimità del passaggio, nel mese di giugno. Questo sistema resterà in vigore, salvo nuovi cambiamenti, per tre anni, periodo di tempo in cui gli utenti potranno attivarsi per confrontare le tariffe offerte e approcciarsi alle scelte future.

L'idea

Un aiuto potrebbe arrivare dall’adesione ai “Gruppi di acquisto”, nati al fine di selezionare uno o più venditori per la fornitura di energia elettrica o di gas naturale per i clienti finali aderenti. Stando ad una analisi di Altroconsumo le tariffe del servizio a tutela graduale potrebbero essere più convenienti delle attuali, tenuto conto della competizione massiccia che i provider hanno attuato per accaparrarsi le gare. Chi non vuole brutte sorprese può scegliere invece di passare da subito, prima della scadenza del 1 luglio, al mercato libero. Scelta che in tanti hanno già fatto. Tant'è, un groviglio con una sola certezza: per risparmiare ci sarà da arrovellarsi per familiarizzare con contratti, calcoli di tariffe e clausole di rinnovo mentre sull'altro fronte, per accaparrarsi clienti, si assisterà ad una corsa all’offerta al ribasso ma, si spera, non a discapito della qualità del servizio e dell’assistenza. 

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