Asili nido, le scuole contro la Regione: «Caos sulle date, ora si faccia chiarezza»

Asili nido, le scuole contro la Regione: «Caos sulle date, ora si faccia chiarezza»
di Massimiliano MARTUCCI
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Sabato 2 Settembre 2023, 05:00

È diventato un caso la vicenda degli asili nido e dell’avviso regionale del 24 agosto scorso con il quale si annunciava il lancio della piattaforma per l’iscrizione. La federazione che raggruppa asili nido e scuole materne, Fism, dopo aver indetto lo sciopero per lunedì, ha inviato una formale diffida all’assessore Sebastiano Leo affinché rettifichi il comunicato stampa, ma soprattutto adegui la piattaforma informatica a quanto previsto dall’avviso. In sintesi, il comunicato stampa dell’assessore contraddice l’avviso pubblico che prevede dei criteri non inseriti nella piattaforma. O viceversa. 

La vicenda

Con ordine: la Regione emana un avviso pubblico per i voucher nidi: diecimila posti messi a bando, il 24 agosto scorso. La finestra temporale per presentare la domanda si apre il 29 agosto. Il 15 settembre saranno comunicate le graduatorie. Due settimane dopo, però, l’avvio delle attività. Quali certezze per le famiglie? Dove manderanno i figli nel frattempo? La scelta di Leo e di Emiliano arriva, sembra, senza un confronto con le strutture, che lamentano l’assenza di dialogo. Da Bari, il 28 agosto, creano un gruppo whatsapp per risolvere l’assenza di comunicazione. Incalzato dalle domande dei gestori, Emiliano ammette che effettivamente gli uffici non sono stati in grado di chiudere il procedimento in tempo. Sebastiano Leo prova a lanciare acqua sul fuoco, diffondendo un comunicato stampa con il quale afferma che a parte i 50 milioni di copertura previsti, si potrebbero trovare altre risorse: «Voglio rasserenare tutte le famiglie pugliesi, l’impegno che abbiamo assunto è quello di far frequentare tutti i minori che lo vorranno dal primo settembre con la copertura economica necessaria rispetto ai fabbisogni che verranno rilevati a seguito della presentazione delle domande. Nessun bambino o bambina resterà escluso dal beneficio, tutte le istanze regolari delle famiglie aventi diritto saranno accolte». 
Il risultato ottenuto è esattamente l’opposto: la Fism dichiara lo sciopero. Le motivazioni riguardano la mancanza di chiarezza tra quanto scritto nell’avviso, quanto è riportato nella nota di Leo, quanto è riportato nella piattaforma. Le difformità sono spiegate nell’atto di diffida formale inviato alla Regione Puglia: «l’avviso, che ad oggi non risulta modificato, prevede tassativamente per le strutture la necessità di attendere la pubblicazione della graduatoria, che avverrà non prima del 15 settembre». La graduatoria determina l’assegnazione del posto in una struttura, e prima del 15 settembre, secondo la Fism, non è possibile per le famiglie, e per gli asili, sapere dove frequenteranno i bambini. Inoltre secondo l’avviso la priorità è data dall’Isee, a differenza di quanto dichiarato da Leo nella nota stampa: «chi non presenta la domanda tempestivamente potrebbe non trovare posto nella struttura». 
Secondo i ricorrenti, la piattaforma informatica segue quanto voluto dall’Assessorato e non quanto previsto dall’Avviso. Vale l’ordine cronologico o l’Isee? Non è chiaro. La Fism, inoltre, chiede se i voucher abbiano valenza dal primo settembre, cioè da ieri, oppure dal 16 settembre, primo giorno utile di frequentazione. Infine la richiesta di puntualizzazione per i nati tra settembre e dicembre, che dopo una valutazione pedagogica potrebbero frequentare una categoria superiore, una possibilità non prevista dalla piattaforma. 
Insomma, un bel caos, che non offre punti di riferimento né alle famiglie né agli enti gestori. Sul tema è intervenuto il consigliere regionale della Lega Romito: «Chiedo all’assessore Leo di fare chiarezza su una questione che interessa diecimila bambini pugliesi che a partire da oggi primo settembre non potranno frequentare i servizi educativi con il buono educativo. Da quest’anno la Regione Puglia ha deciso di centralizzare l’erogazione dei voucher per gli asili nido; tutto avviene in modo estemporaneo perché l’avviso pubblico è stato diramato il 24 agosto scorso ma l’assessore Leo sa bene che le famiglie pugliesi hanno già provveduto ad ottemperare all’iscrizione dei propri figli a febbraio scorso».
 

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