In Puglia, più di 31mila adesioni (51% della platea) tra 78enni e 79enni in un giorno

In Puglia, più di 31mila adesioni (51% della platea) tra 78enni e 79enni in un giorno
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Martedì 30 Marzo 2021, 20:45 - Ultimo aggiornamento: 21:40

In un giorno, più di 31mila pugliesi di 78 e 79 anni hanno risposto positivamente alla campagna e sanno quando e dove faranno il vaccino. Nello specifico, sono 31.423 delle classi 1942 e 1943 che hanno aderito in poco più di 24 ore alla campagna vaccinale contro il Covid 19 e hanno conosciuto data, ora e luogo della loro vaccinazione, attraverso il sito web regionale lapugliativaccina.regione.puglia.it, il numero verde e il servizio Farmacup. La platea di riferimento è pari a 61.241 persone, quindi il 51,13% ha già aderito. Le vaccinazioni inizieranno il 12 aprile.

OK DA PEDIATRI E ODONTOIATRI PER INOCULAZIONI

«Oggi abbiamo incontrato le organizzazioni rappresentative dei pediatri di libera scelta, degli specialisti ambulatoriali interni e degli odontoiatri. Obiettivo dell'incontro, dare attuazione anche in Puglia ai protocolli sottoscritti dal ministero con le stesse organizzazioni a livello nazionale per coinvolgere queste figure professionali nel piano nazionale vaccini».

Lo comunica il direttore del dipartimento Politiche per la Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro. «Tutte le organizzazioni - annuncia - hanno dato la loro disponibilità ad affiancare la Regione nell'attuazione del piano vaccinale offrendo la possibilità di effettuare i vaccini negli studi convenzionati, ovvero gli specialisti presso i poliambulatori e i dentisti prevalentemente presso gli hub provinciali. È ovvio che in casi particolari la disponibilità è quella di effettuare i vaccini anche nei loro studi professionali».

«Ora - conclude - stiamo raccogliendo le adesioni che, ricordiamo, sono su base volontaria.

Coloro che sono interessati potranno comunicarlo alle Asl e agli Ordini dei medici. L'intesa è quella di riconvocarci entro i primi dieci giorni di aprile per acquisire tutte le adesioni e trasmettere gli elenchi alle Asl e ai Dipartimenti di prevenzione affinché quanto prima si possa utilizzare nelle vaccinazioni questo ulteriore contingente di capitale umano».

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