Al Policlinico di Bari prime cure con anticorpi monoclonali

Al Policlinico di Bari prime cure con anticorpi monoclonali
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Martedì 30 Marzo 2021, 14:07 - Ultimo aggiornamento: 31 Marzo, 08:42

Anche in Puglia arrivano le prime somministrazioni degli anticorpi monoclonali per combattere il CovidAl Policlinico di Bari è stato definito un percorso protetto di presa in carico di soggetti eleggibili al trattamento, secondo i criteri stabiliti dall'Aifa. Il direttore generale, Giovanni Migliore, ha inviato nei giorni scorsi una comunicazione ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta a cui, come previsto, spetta il compito di proporre i pazienti con «recente insorgenza di positività al test sars-cov-2, con sintomi lievi-moderati, non ospedalizzati per Covid19 e che non ricevono ossigenoterapia per Covid19».

Anche alla Asl di Lecce da domenica vengono utilizzati gli anticorpi monoclonali per il trattamento dell’infezione da Sars CoV 2. I centri individuati dalla Regione Puglia nella Asl Le per la somministrazione sono i reparti Pneumologia Covid Dea, Terapia Intensiva, Malattie Infettive e Medicina del Fazzi, Malattie Infettive e Medicina di Galatina. 
Il trattamento è già stato avviato su alcuni pazienti affetti da Covid 19 nei reparti di Malattie Infettive di Galatina e Pneumologia Covid Dea Fazzi. Gli anticorpi monoclonali possono essere utilizzati in pazienti con pochi sintomi ma con fattori di rischio che fanno prevedere un peggioramento.

 

LE PROCEDURE

È stato attivato un indirizzo email dedicato per raccogliere i moduli con le richieste di eleggibilità al trattamento e le prime segnalazioni sono arrivate già nel weekend. Il gruppo di lavoro multidisciplinare creato dalla direzione sanitaria con il coinvolgimento di infettivologi, pneumologi, rianimatori, internisti ha valutato le singole schede cliniche e validato la proposta terapeutica richiedendo la fornitura del farmaco alla farmacia ospedaliera. Lunedì nell'ambulatorio di malattie infettive, con la supervisione della direttrice dell'unità operativa la professoressa Annalisa Saracino, è stata eseguita con successo la prima somministrazione per via endovenosa su un uomo di 38 anni a pochi giorni dall'insorgenza dei sintomi.

E oggi sono in programma altre somministrazioni.

IL VIA LIBERA

AIFA aveva reso pubblico il parere della Commissione Tecnico Scientifica (CTS) riunitasi in seduta straordinaria nelle giornate del 2, 3 e 4 febbraio 2021 sull’utilizzo degli anticorpi monoclonali. Come indicato nel parere, adottato il 4 febbraio 2021, “la CTS, pur considerando l’immaturità dei dati e la conseguente incertezza rispetto all’entità del beneficio offerto da tali farmaci, ritiene, a maggioranza, che in via straordinaria e in considerazione della situazione di emergenza, possa essere opportuno offrire comunque un’opzione terapeutica ai soggetti non ospedalizzati che, pur avendo una malattia lieve/moderata risultano ad alto rischio di sviluppare una forma grave di COVID-19 con conseguente aumento delle probabilità di ospedalizzazione e/o morte. Si tratta, in particolare, di un setting a rischio per il quale attualmente non è disponibile alcun trattamento standard di provata efficacia”.

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