Con un sms finge di essere la banca e si fa fare 4 bonifici: 34enne indagata per truffa

Il tribunale di Lecce
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Domenica 18 Febbraio 2024, 20:09

“Ci sono anomalie sul tuo conto corrente”. E con un sms falsamente riconducibile alla banca e una successiva telefonata sarebbe riuscita a spillare quasi 4mila euro ad un ignaro cliente di una banca. Una donna di 34 anni residente a Cutrofiano è stata indagata con l’accusa di truffa.

Le indagini


L’indagine è stata coordinata dal sostituto procuratore della Procura di Lecce Maria Vallefuoco.

Stando a quanto contestato dall’accusa, la donna avrebbe inviato un sms al numero della presunta vittima, titolare di un conto corrente presso un istituto bancario. Nel messaggio, apparentemente riconducibile proprio all’istituto presso cui era stato acceso il conto, si comunicavano presunte anomalie sul rapporto bancario e si invitava l’utente a cliccare su un link per risolvere il problema. Dopo qualche minuto, poi, sullo stesso numero telefonico è arrivata una telefonata. La persona all’altro capo del telefono ha invitato la presunta vittima ad effettuare e a confermare alcune operazioni tramite l’applicazione di home banking, inducendola così in errore.

Quattro bonifici istantanei

Ritenendo di dover effettuare la procedura per preservare il denaro sul suo conto e credendo di essere in contatto con un operatore della banca, il malcapitato avrebbe provveduto ad effettuare quattro bonifici istantanei, per un totale complessivo di 3.688 euro. Transazioni che avrebbero svuotato il conto corrente. L’intera somma sarebbe stata accreditata su un Iban associato ad una carta Money. Quando il titolare del conto, il giorno successivo, ha tentato di prelevare del denaro, si è accorto che il suo saldo era pari a zero. Ha così capito di essere stato truffato e che qualcuno aveva svuotato il suo conto corrente.

La denuncia

Si è quindi rivolto alle forze dell’ordine per sporgere denuncia e per raccontare ciò che gli era successo alcune ore prima. Le indagini e gli accertamenti bancari hanno permesso di ricostruire le diverse transazioni e hanno quindi consentito agli inquirenti di risalire alla presunta autrice della truffa. La donna, difesa dall’avvocato Alessandro Mariano, è stata destinataria nelle scorse ore di un avviso di conclusione delle indagini preliminari. Ora ha venti giorni di tempo per presentare le proprie memorie difensive o per chiedere di essere interrogata dal pubblico ministero.

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