Spari nel campo di Panareo, sequestrato un kalashnikov

Spari nel campo di Panareo, sequestrato un kalashnikov
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Domenica 3 Novembre 2019, 15:02 - Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 07:11
Un regolamento di conti? Una lite degenerata? Oppure semplicemente un gioco pericoloso? Non si sa ancora bene cosa sia avvenuto ieri mattina all'estrema periferia della città di Lecce: di certo, al momento, c'è solo che sono stati esplosi alcuni colpi di arma da fuoco e che il rumore ha allarmato i residenti e titolari di alcune attività della zona, che hanno composto il 113 e chiesto l'intervento della Polizia. La prima chiamata alla centrale operativa sarebbe arrivata ancor prima dell'alba.

Così, lungo la Statale 7ter, in direzione Campi Salentina, sono arrivati gli agenti della sezione Volanti della Questura, che hanno fatto il loro ingresso nel campo di sosta Panareo e, raggiunti dai colleghi della Squadra Mobile, hanno avviato le indagini per capire cosa fosse successo e se, effettivamente, lì fossero stati esplosi dei colpi di arma da fuoco.

Per prima cosa, gli agenti si sono accertati che non ci fosse alcun ferito. I segni di una sparatoria, però, c'erano tutti: i vetri di una roulotte erano in frantumi. E non c'è voluto molto, agli uomini in divisa, anche per trovare l'arma dalla quale qualche ora prima erano stati esplosi diversi colpi: si tratta di un fucile mitragliatore kalashnikov, un'arma da guerra in piena regola.

Il fucile, completo di munizioni, che è stato posto sotto sequestro, presentava la matricola abrasa. Conclusa, così, nell'immediatezza dell'evento, una prima fase di indagine, ora agli investigatori spetta il compito di chiarire da dove provenga il fucile, chi e perché ne fosse in possesso e soprattutto perché, alle prime ore della mattinata di ieri, il fucile è stato imbracciato e utilizzato. Al vaglio degli uomini della Squadra Mobile c'è la posizione di due soggetti per stabilire il loro coinvolgimento nell'esplosione dei colpi che hanno allarmato il vicinato. E nelle prossime ore potrebbe scattare anche un arresto.

Secondo una prima ipotesi, tutta da verificare, il kalashnikov sarebbe stato utilizzato a seguito di una lite relativa a un prestito di denaro tra due persone che risiedono proprio all'interno del campo nomadi. Qualcuno avrebbe ottenuto un prestito in denaro a garanzia del quale avrebbe lasciato un'auto. La polemica degenerata in lite sarebbe sfociata proprio al momento della restituzione dei soldi, l'altra notte. Resta da capire chi, delle due persone finite ieri in Questura, abbia sparato.

Non è la prima volta che il campo è teatro di liti a colpi di arma da fuoco: nel 2014 un commando di tre persone arrivò al campo per una spedizione punitiva. Calci, pugni e colpi di mazza da baseball verso uno squinzanese di 38 anni, colpevole di aver intrecciato una relazione con una coetanea del campo rom. E per farsi strada durante la fuga, il commando non esitò a esplodere in aria numerosi colpi di fucile a canne mozze.
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