​Salento e case vacanze, un mare "di nero": affitti nascosti per 60mila euro

Ancora un giro di vite il terzo dall'inizio dell'anno dei militari della Guardia di finanza sul fenomeno degli affitti in nero nel settore turistico

Salento e case vacanze, un mare "di nero": affitti nascosti per 60mila euro
​Salento e case vacanze, un mare "di nero": affitti nascosti per 60mila euro
di Paola COLACI
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Venerdì 16 Giugno 2023, 09:34

Accordi in parola per case al mare affittate a turisti e imprese. E nella migliore delle ipotesi contratti "firmati" su fogli di carta e mai registrati all'Agenzia delle Entrate. A conti fatti un volume d'affari da oltre 60mila euro, rigorosamente esentasse. Ancora un giro di vite il terzo dall'inizio dell'anno dei militari della Guardia di finanza sul fenomeno degli affitti in nero nel settore turistico. Sotto i riflettori questa volta la zona di Otranto.

I controlli della Guardia di finanza

I finanzieri sono entrati in azione nelle località costiere dei comuni di Otranto, Melendugno e Santa Cesarea tra le quali Porto Badisco, Laghi Alimini, Torre dell'Orso, San Foca.

Nel dettaglio i militari hanno individuato numerosi titolari di immobili che affittavano a persone fisiche e imprese a scopo turistico. Gli stessi che non sono stati in grado di fornire alle Fiamme gialle alcun documento fiscale. E alcuni hanno mostrato semplici accordi scritti, privi della prevista registrazione presso la competente Agenzia delle Entrate.

Nel corso dei controlli sono stati scoperti redditi non sottoposti a tassazione per oltre 60mila euro. Nel dettaglio, si va dalla semplice locazione di fabbricati adibiti a uso abitazione, alle locazioni turistiche brevi da una/due settimane che, nelle più rinomate località del tratto costiero, continuano a essere affittate anche per importi considerevoli. Ma al setaccio sono state passate anche multiproprietà attraverso le quali si acquisisce, a seguito di compenso, il godimento di uno o più alloggi per un determinato periodo dell'anno. Al momento sono in corso accertamenti da parte dei finanzieri per approfondire gli ulteriori aspetti di natura fiscale, anche ai fini del recupero dell'imposta di bollo e di registro.

Il terzo giro di vite in soli sei mesi

Ma come si diceva, quello dei giorni scorsi è già il terzo giro di vite delle fiamme gialle nel Salento in soli sei mesi. Già a gennaio, infatti, i militari della guardia di finanza di Lecce che avevano scoperto redditi non dichiarati al Fisco per oltre 110mila euro. E in quell'occasione erano state attenzionate anche case con piscina e vasca idromassaggio, talvolta, da 4mila euro a settimana. Riflettori anche sulle civili abitazioni, sulle locazioni ordinarie di immobili ad uso abitativo e commerciale. E numerosi sono stati i soggetti multati i quali, in quanto titolari di immobili affittati a persone fisiche, imprese o a scopo turistico che non erano stati in grado di fornire ai finanzieri alcun documento fiscale o hanno esibito semplici accordi scritti, privi della prevista registrazione presso la competente Agenzia delle entrate.

I controlli avevano interessato i Comuni di Alessano, Gagliano del Capo, Giuggianello, Maglie, Otranto, Porto Cesareo, Supersano, Taviano e Tricase.Stesso copione anche a maggio. Appartamenti e ville a pochi metri dalla spiaggia o vicino alle principali località turistiche del Salento messe in affitto su piattaforme online o addirittura su gruppi facebook, rigorosamente in nero. In questo caso a scendere in campo è stata la Guardia di Finanza della Tenenza di Santa Maria di Leuca che ha portato alla luce redditi non dichiarati al Fisco per oltre 20mila euro. Numerosi sono stati i soggetti verbalizzati. Si tratta di proprietari di case vacanza e ville affittate, durante l'estate, a scopo turistico con proventi non dichiarati. Le strutture attenzionate lungo il tratto finale del litorale ionico. In particolare a Pescoluse (marina di Salve) e Torre Vado (marina di Morciano di Leuca). Ma altri casi sono stati registrati a Lido Marini (Ugento), San Gregorio (marina di Patù) e a Santa Maria di Leuca (marina di Castrignano del Capo).

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