Pontili di Otranto: c'è posto solo per uno su due, ma siamo già in agosto. "Da lunedì le prime barche"

Pontili di Otranto: c'è posto solo per uno su due, ma siamo già in agosto. "Da lunedì le prime barche"
di Elio PAIANO
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Venerdì 30 Luglio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 13:46

Montato l’ultimo modulo dei pontili comunali nel porto di Otranto. Dopo 27 giorni di lavori l’infrastruttura è pronta. E sono state pubblicate le graduatorie degli assegnatari, che privilegiano le imprese del posto specializzate nelle attività ricettive, nelle escursioni, nel diving, nel noleggio ed in altri servizi ai turisti.

L'attesa del collaudo e siamo già in agosto


Ora si attende solo il collaudo per uno dei porti più importanti della costa del Salento. Riepilogando: ci sono voluti venti giorni per attendere l’ok al mini dragaggio, dieci per i lavori di sistemazione subacquea dei corpi morti e catenarie, sette per adeguare gli impianti ed ora che l’ultimo modulo è stato montato, una settimana circa per i collaudi.
«Bisogna attendere i tempi tecnici per i collaudi» -spiega il sindaco Pierpaolo Cariddi- «Sono già in corso, per cui dovrebbero concludersi entro il fine settimana. Da lunedì sarà possibile attraccare le barche, visto che oggi (ieri per chi legge, ndc) abbiamo pubblicato le graduatorie e quindi gli ormeggi possono essere assegnati. Una volta conclusa questa procedura capiremo la compatibilità dei fondali con i pescaggi delle barche e gli spazi di manovra. La configurazione definitiva, quindi» – spiega ancora Cariddi- «l’avremo solo dopo ottobre, dopo il dragaggio definitivo. Si procede assegnando i posti, si valuteranno eventuali incompatibilità dei pescaggi dei battelli con i fondali, come, ad esempio, per una barca a vela. Se il fondale non consentirà l’ormeggio in sicurezza i titolari resteranno comunque assegnatari del posto e - dopo il dragaggio - andranno ad occuparlo definitivamente».

Il sindaco Cariddi: "Da lunedì le barche"


La tempistica, la burocrazia, i problemi di innalzamento del fondale sabbioso del porto fanno comprende che è stata un’impresa vera e propria quella della nuova collocazione dei pontili del porto turistico interno di Otranto.

Attuata in tempi record per quel che riguarda la parte tecnica, con i soliti tempi lumaca per quel che riguarda la burocrazia. L’autorizzazione ad intervenire con un mini dragaggio è giunta a luglio inoltrato, da allora è stata una corsa contro il tempo per dragare la sabbia dal bacino dei pontili e collocarla sotto al Bastione dei Pelasgi. Da allora, in giornate anche di 20 ore, sono stati sistemati i corpi morti: spostati dalla loro sede originaria fino a 100 metri più distanti dal Bastione dei Pelasgi. Un compromesso che permette all’infrastruttura di restare tutto l’anno. 

Metà richieste non accolte


Intanto sono sorti altri problemi. Le richieste di disporre di un attracco sono state oltre 400, 207 i posti disponibili. Con questa suddivisione: 121 posti fino ad una lunghezza di 6 metri, 39 da 6 a 7 metri, 30 da 7-8.50 metri, 22 da 8.50 a 13 metri e 4 oltre i 13 metri. Tuttavia la metà delle richieste è rimasta inevasa.  Meno posti barca, ma una superficie maggiore dedicata al nuovo utilizzo del porto. L’infrastruttura idruntina, infatti, sarà pivot per la Grecia e dovrà garantire i collegamento da e per le isole Ionie. Un ritorno al passato per Otranto quando era il porto d’imbarco degli scafi Rumba, Roana ed Elena P che trasportavano turisti dall’Inghilterra e dalla Germania verso le isole ionie. Nel frattempo, senza il nuovo porto turistico esterno, la situazione resta molto critica per le barche in transito nel Canale d’Otranto. Solo ieri sera in rada ce n’erano una decina, per agosto si prevede il tutto esaurito.
 

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