ll Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, «alla luce degli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata», ha deliberato nelle scorse ore lo scioglimento del Consiglio comunale di Neviano (ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267) e l’affidamento della gestione del Comune a una commissione straordinaria per un periodo di diciotto mesi.
L'operazione dei carabinieri a febbraio e l'arresto dell'ex sindaco Megha
Tutto nasce dall'operazione dello scorso febbraio dei carabinieri e della Direzione distrettuale contro il clan Coluccia, che portò quindici arresti tra Galatina, Noha, Aradeo, Neviano, Corigliano e Cutrofiano. Tra questi anche l'ex sindaco di Neviano Antonio Megha.
Il Comune parte civile nel processo
E il Comune di Neviano vuole costituirsi parte civile contro il suo ex assessore nell’udienza preliminare del 9 settembre prossimo sull’inchiesta che ha contestato anche i rapporti del clan Coluccia di Noha con una parte dell’amministrazione comunale. Con l’avvocato Antonio Megha, 62 anni, ex sindaco ed ex vicesindaco di Neviano, dimissionario dalla carica di assessore alla Cultura lo stesso 7 febbraio scorso quando fu messo agli arresti domiciliari (misura in seguito revocata e sostituita con l’obbligo di dimora nel comune di Neviano) con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso.
L'accusa: patto con il clan per garantirsi 50 voti
Megha - dice questo l’accusa - avrebbe stretto un patto con il clan per garantirsi 50 voti alle elezioni comunali del 2020, in cambio di 3.000 euro in contanti, la messa a disposizione dell’apparato di Palazzo di Città e delle sue conoscenze in Calabria. Lo difende l’avvocato Giuseppe Corleto. Con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso, viene contestata anche l’aggravante dell’agevolazione del clan Coluccia.
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