Voto di scambio e mafia a Neviano: Megha rinviato a giudizio

Voto di scambio e mafia a Neviano: Megha rinviato a giudizio
di Roberta GRASSI
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Venerdì 25 Novembre 2022, 14:37 - Ultimo aggiornamento: 15:42

Dovrà affrontare un processo con rito ordinario Antonio Megha, 62 anni, ex sindaco ed ex vicesindaco di Neviano, dimissionario dalla carica di assessore alla Cultura il 7 febbraio scorso, quando fu messo agli arresti domiciliari (misura in seguito revocata e sostituita con l’obbligo di dimora nel comune di Neviano) con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso. Lo ha stabilito il gup Marcello Rizzo, al termine dell'udienza preliminare che si è svolta all'aula bunker di Borgo San Nicola. Rinvio a giudizio anche per un altro imputato, Cosimo Tarantini. Il processo inizierà l'8 febbraio. 

Altri 16 in abbreviato 

Gli altri 16 per cui il pm Carmen Ruggiero aveva invocato il processo, hanno deciso la via dell'abbreviato che in caso di condanna consente lo sconto di un terzo della pena.

Si parte a gennaio. Nell’inchiesta, che ha portato allo scioglimento del Comune di Neviano, si racconta di presunti rapporti del clan Coluccia di Noha con una parte dell’amministrazione comunale. 

L'accusa per Megha

Megha - dice questo l’accusa - avrebbe stretto un patto con il clan per garantirsi 50 voti alle elezioni comunali del 2020, in cambio di 3mila euro in contanti, la messa a disposizione dell’apparato di Palazzo di Città e delle sue conoscenze in Calabria. Lo difende l’avvocato Giuseppe Corleto. Con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso, viene contestata anche l’aggravante dell’agevolazione del clan Coluccia.

Il Comune parte civile 

Al momento della notifica della richiesta di rinvio a giudizio, la giunta guidata allora dalla sindaca Fiorella Mastria, eletta nel 2022 a scadenza dei due mandati della madre Silvana Cafaro (che era stata vice di Megha sindaco) aveva dato incarico al dirigente del settore Affari generali, Daniela Calò, di nominare l’avvocato Luigi Covella per rappresentare il Comune che si è costituito parte civile. 

Gli imputati

Gli imputati sono: Antonio Coluccia, 65 anni, di Noha ; Michele Coluccia, 63 anni, di Noha ; Silvio Coluccia, 52 anni, di Noha; Dino Coluccia, 49 anni, di Noha; Antonio Bianco, 49 anni, di Aradeo; Marco Calò, 47 anni, di Aradeo; Luigi Di Gesù, 52 anni, di Cutrofiano; Alì Farhangi, 61 anni, di Surbo; Nicola Giangreco, 54 anni, di Aradeo ; Renato Puce, 45 anni, di Corigliano d’Otranto; Cosimo Tarantini, 56 anni, di Neviano ; Antonio Megha, 62 anni, ex sindaco di Neviano; Sergio Taurino, 57 anni, di Lecce ; Vitangelo Campeggio, 49 anni, di Lecce; Pasquale Anthoni Coluccia, 30 anni, di Noha; Emanuele Apollonio, 25 anni, di Aradeo; Stefano Marra, 29 anni, di Aradeo; e Gabriele Serra, 25 anni, di Aradeo.

Il pentito 

Era stato proprio nella prima udienza del procedimento su Neviano che il pm Carmen Ruggiero aveva comunicato che Dino Coluccia aveva intrapreso un percorso di collaborazione con la giustizia. E aveva depositato i verbali dei primi interrogatori icostruito l’organigramma, facendo dichiarazioni autoaccusatorie e accusando i suoi presunti complici.

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