Oltre 48mila euro da pagare per 500 multe: «Così prendo in giro i vigili». Automobilista indisciplinato incastrato dai social

Oltre 48mila euro da pagare per 500 multe: «Così prendo in giro i vigili». Automobilista indisciplinato incastrato dai social
di Valeria BLANCO
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Giovedì 18 Marzo 2021, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 10:33

Ormai era diventato un gioco, di cui si vantava anche sui social: collezionava multe, convinto che l'avrebbe sempre fatta franca perché, avendo spostato la residenza da Lecce a Venezia, sarebbe risultato irreperibile. E così, in effetti, sarebbe andata, se uno zelante vigile urbano di Venezia non si fosse impuntato e, attraverso un'indagine anche sui social network, è riuscito a individuare l'automobilista indisciplinato. Ora l'uomo, un leccese di 42 anni, dovrà pagare 48mila euro, frutto di circa 500 sanzioni collezionate in due anni di bravate.


Un commerciante - che poi si è scoperto essere il titolare di due pizzerie, una a Lecce e una nel centro storico di Venezia - dal 2019 circolava con la sua Bmw incurante delle norme del Codice della strada. Le sue infrazioni preferite erano il parcheggio in divieto di sosta, oppure sulle strisce blu senza pagare il ticket, ma anche le corse sul ponte della Libertà, quello posto proprio all'ingresso della città di Venezia, che è dotato di autovelox. Le multe sono iniziate a fioccare, ma mai nessun pagamento. Il perché è presto detto: all'indirizzo leccese dell'uomo - quello collegato alla targa della Bmw dove venivano recapitate le multe - non abitava più nessuno. Insomma, l'automobilista indisciplinato, per due anni, è risultato irreperibile.


In due anni, le sanzioni sono arrivate a cifre incredibili: circa 500 multe per un totale di 48mila euro da incassare. E l'esagerato numero di infrazioni ha attirato l'attenzione di un agente della Polizia locale di Venezia che, deciso a individuare l'indisciplinato seriale, ha iniziato a fare delle ricerche anche sui social network per provare a rintracciare il conducente dell'auto, al quale gli uffici postali salentini non erano mai riusciti a notificare gli avvisi di pagamento. Ed è così che il cerchio si è stretto attorno a un ristoratore 42enne di Lecce, titolare di una pizzeria. «Tra le varie foto postate dall'uomo sui suoi profili social - spiega il comandante della Polizia locale di Venezia, Marco Agostini - alcune riprendevano l'insegna di una pizzeria di proprietà dell'uomo, che si trova a Lecce».

All'agente in servizio nell'Ufficio contravvenzioni della Polizia locale di Venezia non è sfuggito un particolare importante: la stessa insegna, con lo stesso nome e lo stesso logo, era presente su una pizzeria del centro storico di Venezia. «A questo punto - spiega il comandante Agostini - sono bastate poche verifiche per capire che si trattava del medesimo titolare che, sui social, tra l'altro si vantava delle sue bravate e si diceva sicuro del fatto che non sarebbe mai stato scoperto». Invece, la sorpresa è arrivata qualche giorno fa: il 42enne è stato contattato personalmente negli uffici del comando di Polizia municipale a Mestre, dove gli sono stati notificati tutti i verbali per violazioni al Codice della Strada (oltre 500) per un importo totale che supera i 48mila euro, che ora dovrà pagare. Tra le sanzioni, anche quella per non aver comunicato il cambio di indirizzo di residenza.


«Così - conclude soddisfatto il comandante Agostini - alla fine dopo due anni siamo riusciti a presentargli il conto. Lui, che per due anni ha creduto di averla fatta franca, è rimasto di sasso e non ha fatto alcun commento». Un caso, quello del leccese in trasferta, non certo unico, come confermano dall'ufficio dei vigili: pare che in tanti contino sul cambio di residenza per non pagare le sanzioni. Questa volta, però, il caso del salentino rimarrà alla storia del comando sia per il numero stratosferico di multe collezionate, sia per la cifra esorbitante che ora, in qualche modo, il commerciante dovrà trovare il modo di pagare.

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