Microspie e misteri a Otranto: s'indaga per intercettazioni illecite.
Sorvegliati speciali sindaco ed ex sindaco

Microspie e misteri a Otranto: s'indaga per intercettazioni illecite. Sorvegliati speciali sindaco ed ex sindaco
di Eraso MARINAZZO
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Mercoledì 30 Gennaio 2019, 13:18 - Ultimo aggiornamento: 13:22
La Procura di Lecce ha avviato un'inchiesta per stabilire chi e per quale ragione avesse interesse a sapere di cosa si parlasse nell'ufficio e nello studio privato di ingegnere del sindaco di Otranto Pierpaolo Cariddi. Come anche nell'Ufficio Tecnico comunale. E nello studio professionale di Luciano Cariddi, alla guida del Comune per due mandati prima che a giugno di due anni fa gli succedesse il fratello Pierpaolo.
A dare il via alle indagini sono stati i sequestri delle microspie e delle microcam di venerdì e dell'altro ieri. E la denuncia presentata la scorsa settimana dal sindaco Pierpaolo Cariddi.
Intercettazioni illecite, interferenza nella vita privata e spionaggio di notizie di cui era vietata la divulgazione, l'ipotesi di reato del fascicolo sul tavolo del pubblico ministero Maria Rosaria Micucci, di turno quando dalle cassette degli interruttori a muro della stanza del sindaco e nel piano dell'Ufficio Tecnico, sono spuntati le microcam, i microfoni in miniatura ed il sistema di trasmissioni delle conversazioni che dei filmati.
Si tratta di un atto dovuto alla luce della denuncia del primo cittadino e dei sequestri dell'apparecchiatura effettuati dai carabinieri. E se nel palazzo del Municipio sono propensi a credere di essere stati intercettati in qualche non meglio indicata inchiesta della Procura, la Procura ha messo in moto gli accertamenti per dare una risposta al mistero che aleggia attorno a questa vicenda. Un caso analogo, fotocopia si potrebbe dire, a quello scoperto il 20 marzo di due anni fa nel Comune di Porto Cesareo. Ed esattamente nell'Ufficio Urbanistica ed Edilizia e nell'Ufficio Assetto del Territorio, Ambiente e Paesaggio.
Dunque, si tratta di capire se ci sia stato o meno una interferenza illecita nella gestione dell'amministrazione comunale idruntina. L'inchiesta dovrà chiarire chi non avrebbe dovuto captare e videofilmare gli incontri, le telefonate e gli scambi di opinioni su vicende chiave come quelle che trattano l'Ufficio Tecnico, lo stesso sindaco o che ha trattato l'ex sindaco. Ossia i progetti più imminenti e futuri per fare crescere la città e l'ampio territorio circostante, grazie ai finanziamenti pubblici, ad esempio.
O anche tutto ciò che si vorrebbe fare per venire incontro alle richieste di fornire servizi al turismo: strutture recettive, ristorazione, concessioni demaniali lungo la costa e servizi per l'accoglienza in genere del turista.
Le cronache delle testate locali raccontano ormai da anni l'intraprendenza del Comune idruntino nel volersi agganciare al volano dell'economia del turismo. Con il porticciolo, ad esempio. Oppure con il fronte compatto per mantenere installati i pontili del porto interno affollati d'estate anche da quelle imbarcazioni che fanno rotta verso la Grecia.
Al netto delle ipotesi dell'esistenza di una inchiesta della Procura su reati contro la pubblica amministrazione, ed in quel caso verrebbe meno l'ipotesi della interferenza illecita, chi potrebbe essere interessato a conoscere come si sta amministrando Otranto? Forse qualche possibile concorrente in gare d'appalto? Chi punta ad affidamenti diretti o alla gestione di qualche struttura pubblica o di qualche pezzo di costa?
Le risposte arriveranno dall'inchiesta. O almeno, l'obiettivo è questo: le microspie di Porto Cesareo sono rimaste un mistero.
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