«Donate i terreni incolti, ne faremo un gattile e un dog park»: l'appello del Comune

«Donate i terreni incolti, ne faremo un gattile e un dog park»: l'appello del Comune
di Fernando DURANTE
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Lunedì 13 Novembre 2023, 21:36

«Siate generosi verso il paese, donate i vostri terreni incolti da destinare a rimboschimento e per poter realizzare un gattile e un dogpark: il paese ve ne sarà grato». È questo l’originale messaggio che l’amministrazione comunale, di Martano, invia all’intera comunità. L’invito è contenuto in una delibera di giunta e in una determina del  2 ottobre. La richiesta è pubblicizzata attraverso un manifesto pubblico affisso su tutte le bacheche comunali. 

Invito finalizzato a una indagine di mercato

L’amministrazione comunale chiarisce che «il presente invito, finalizzato ad una indagine di mercato, non costituisce avvio di procedura di gara pubblica… Le proposte di offerta non saranno in alcun modo vincolanti ma, a suo insindacabile giudizio, (l’amministrazione) rimane libera di interrompere la presente procedura di non selezionare alcuna offerta, di modificare e revocare l’avviso medesimo». 
La richiesta di rendere disponibile un terreno, dovrebbe avere le seguenti caratteristiche: essere ubicata nel territorio del paese, essere ricadente in zona agricola, essere presente nel vigente Piano regolatore generale, godere, infine, di autonomia funzionale o accesso indipendente.

Ovviamente, chiarisce la nota pubblica, il terreno proposto, dovrà, necessariamente, essere di proprietà del proponente, nella data di pubblicazione sull’Albo Pretorio, oppure rivolgersi presso l’Ufficio tecnico, per chiarimenti. “Generosità”, a questa parola fa ricorso l’amministrazione comunale. Parola desueta di questi tempi. Ma, chissà che, in momenti di ristrettezze economiche come questi, la richiesta disponibilità non riscuota interesse, di fronte a realtà che vedono numerosi terreni agricoli in vendita, incolti o abbandonati all’incuria dei proprietari, per lo più anziani. In più occasioni motivo di incontrollabili incendi. Con figli che sono lontani dal paese, per questioni di lavoro o per disinteresse. A questa situazione si aggiungano le tasse da pagare. Il più delle volte per servizi scarsi o inesistenti. Sono motivi reali che stimolerebbero quell’atto di “generosità” verso il paese su cui punta l’amministrazione comunale.

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