Ormai era diventata molto più che una psicosi, le paure erano giustificate: per un paio di settimane, forse più, un branco di cani randagi di grossa taglia - erano tre, tutti scuri - ha fatto strage di gatti in territorio di Oria; non sono mancate neppure le aggressioni a loro simili, in qualche caso portati al guinzaglio dai loro proprietari.
La cattura
Uno dei killer a quattro zampe è stato catturato ieri dal veterinario Giulio Pignatelli, che gli ha dapprima iniettato a distanza una dose di anestetico.
Quello accalappiato è risultato intestato al sindaco di Francavilla Fontana Antonello Denuzzo, ma è un randagio precedentemente catturato in territorio francavillese, portato in canile e rimesso in libertà - come da prassi, consentita dalla normativa - lo scorso mese di giugno. Le battute di caccia al branco di cani grossi e scuri ha tenuto e tiene impegnati da qualche giorno polizia locale, servizio veterinario dell’Asl e cittadini (alle battute hanno partecipato anche l’assessore al randagismo Alfredo Proto e il sindaco Cosimo Ferretti), preoccupati che qualcosa di spiacevole possa accadere ai loro animali domestici, perlo più felini.
Fino a ieri ogni tentativo di accalappiamento si era rivelato però vano, in quanto i cani sono molto diffidenti - pare, addirittura fobici nei confronti dell’uomo - e avevano sempre trovato il modo di tenersi a distanza da chi intendeva catturarli non certo per abbatterli ma per metterli in sicurezza e restituire tranquillità alla comunità. Ne andava e ne va (per quelli ancora liberi), infatti, anche della sicurezza degli stessi animali: qualcuno sui social aveva già minacciato di abbatterli facendosi giustizia da sé qualora se li trovasse a tiro.