Ex Banco di Napoli, ok del Comune all'acquisizione
Basolato in via XXV Luglio

Ex Banco di Napoli, ok del Comune all'acquisizione Basolato in via XXV Luglio
di Francesca SOZZO
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Martedì 31 Luglio 2018, 14:06 - Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 11:50

Il consiglio comunale vuole la ristrutturazione del Banco di Napoli. L'Aula, ieri mattina, ha votato all'unanimità a favore del progetto di recupero dell'immobile dell'ex istituto bancario proposto da Renato De Picciotto.
L'imprenditore svizzero, ormai leccese d'adozione deopo l'acquisto del 15% della società sportiva del Lecce Calcio investirà a Lecce: un'operazione da 2 milioni e mezzo di euro per il solo acquisto dell'immobile (la parte giuridica è stata seguita dall'avvocato Saverio Sticchi Damiani) che accoglierà una galleria commerciale, 13 appartamenti di lusso da affittare a turisti con tanto di palestra e spa e un giardino pensile all'ultimo piano. Un progetto che ha incontrato il favore delle forze politiche di Palazzo Carafa che, dopo il passaggio in commissione la scorsa settimana, ha ricevuto l'ok anche in consiglio comunale. De Picciotto ora potrà concludere l'acquisto dell'immobile - legato al cambio di destinazione d'uso che Palazzo Carafa doveva concedere - che l'imprenditore svizzero ha trattato con Gabetti Property solutions di Milano (con l'agenzia leccese di viale Leopardi che ne sta curando la vendita diretta) a cui si è affidato un fondo di investimenti attualmente titolare della struttura. Un progetto che non solo punta al recupero dell'immobile ma che avrà delle ripercussioni positive anche sulla città: su richiesta dell'amministrazione comunale l'imprenditore si è impegnato a realizzare a proprie spese una serie di interventi di interesse pubblico per la collettività come la riqualificazione degli spazi pubblici circostanti il Palazzo delle vie Rubichi, via Trinchese e via De Mocenigo che diventeranno un'area pedonale con una nuova pavimentazione realizzata in basolato di pietra calcarea. Basolato che, annuncia il vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Delli Noci sarà sistemato anche su via XXV Luglio: «Utilizzeremo le somme per il contributo straordinario - scrive in un post su facebook - per il rifacimento con basolato dell'intera Via XXV Luglio».
Il progetto prevede la realizzazione al piano terra di sette unità commerciali e un locale bar che comunica con l'esterno. Al primo piano seminterrato sarà realizzata un'area relax aperta al pubblico con bagno turco, sauna, vasca idromassaggio, wellness e fitness con i relativi servizi: spogliatoi e wc. Tredici invece le unità abitative realizzate al primo e al secondo piano. Sul terrazzo, invece, sarà realizzato un giardino pensile, anch'esso aperto all'uso pubblico e ad uso esclusivo dell'amministrazione comunale.
«Abbiamo approvato ieri all'unanimità in Consiglio comunale il progetto dell'ex Banco di Napoli - ha commentato - immobile dismesso dal 2009 che sarà finalmente recuperato e restituito alla città sotto una nuova veste. Valorizzare un immobile storico, renderlo fruibile a tutti e riqualificare - questi gli accordi - l'area circostante rappresenta un beneficio enorme per l'intera collettività. Non solo, utilizzeremo le somme per il contributo straordinario per il rifacimento con basolato dell'intera Via XXV Luglio - conclude - Questo è uno degli esempi virtuosi di collaborazione pubblico privato Ringrazio gli uffici dell'Urbanistica e l'assessore Rita Miglietta e gli uffici dei Lavori Pubbliche che in tempi brevi hanno portato a termine l'iter. E ringrazio tutti i consiglieri comunali per aver compreso la strategicità dell'investimento: molto di rado succede che progetti di questo genere vengano approvati all'unanimità».
 



«Valorizzare un immobile storico, renderlo fruibile a tutti e riqualificare - questi gli accordi - l'area circostante rappresenta un beneficio enorme per l'intera collettività. Non solo, utilizzeremo le somme per il contributo straordinario per il rifacimento con basolato dell'intera Via XXV Luglio.
Questo è uno degli esempi virtuosi di collaborazione pubblico privato che non va solo nella direzione del recupero di un immobile storico, ma della fruizione collettiva e della riqualificazione di un'area ampia e importante della città. È tutto qui l'interesse pubblico».

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