Ex Banco di Napoli: De Picciotto chiude l'accordo per l'acquisto

L'ex sede del Banco di Napoli
L'ex sede del Banco di Napoli
di Francesca SOZZO
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Sabato 9 Giugno 2018, 11:31 - Ultimo aggiornamento: 11:33
L’ex Banco di Napoli è pronto a cambiare pelle. Da sede della banca a centro commerciale e, ai piani superiori, appartamenti extra lusso da affittare a turisti.
René De Picciotto, imprenditore svizzero di radici italiane ormai “leccese” d’azione dopo l’acquisizione del 15% del pacchetto azionario del Lecce Calcio entrando a far parte del Cda della società, infatti ha chiuso l’accordo per l’acquisto dell’immobile. Ed è pronto a presentare il progetto agli uffici di Palazzo Carafa. L’imprenditore, ieri pomeriggio, è stato in via Rubichi probabilmente per avvisare il sindaco Carlo Salvemini dell’accordo chiuso con il Fondo investimenti internazionale, di cui fanno parte soci italiani, francesi e americani, che concretizzeranno il progetto della galleria nel cuore della città. L’immobile, chiuso da decenni, subirà una grossa variazione. De Picciotto ha intenzione infatti di realizzare locali commerciali al pian terreno e, ai piani superiori, appartamenti-residence di lusso destinati soprattutto ai turisti per brevi soggiorni. Il progetto sarà presentato al Comune di Lecce chiedendo un cambio di destinazione d’uso da uffici commerciali a residenziale. 
I tempi dunque sembrano essere maturi e nei prossimi giorni De Picciotto potrebbe tornare a bussare a Palazzo Carafa con il progetto pronto incassando il sì di via Rubichi, l’accordo di acquisto dell’immobile - pari a 2 milioni e mezzo di euro - infatti è vincolato all’ok del Comune. Altrimenti non se ne farà nulla. 
«Abbiamo trattato un compromesso ed inoltre è stata versata la caparra - aveva annunciato De Picciotto a maggio in un’intervista a Quotidiano - Trattandosi però di un fondo con una struttura complicata tra l’Italia, la Francia e l’America, i tempi per la risposta sono lunghi per cui temo che per ottenere la firma sul contratto di vendita dell’immobile bisognerà attendere ancora un po’». L’acquisto invece sembra essersi sbloccato proprio nelle scorse ore, chiudendo l’accordo. Un acquisto che l’imprenditore ha trattato con Gabetti Property solutions di Milano (con l’agenzia leccese di viale Leopardi che ne stata curando la vendita diretta) a cui si è affidato un fondo di investimenti attualmente titolare della struttura. 
«L’acquisto del palazzo è legato al rilascio dell’autorizzazione per il cambio di destinazione d’uso - aveva dichiarato a Quotidiano De Picciotto - considerato che è mia intenzione realizzare nei piani superiori appartamentini-vacanze per turisti mentre nel piano rialzato una galleria commerciale. Spero con tutto il cuore che il Comune dia una risposta in tempi rapidi. Possibilmente positiva».
L’edificio ha una superficie di 3.500 metri quadrati che accoglieranno, come detto, al piano rialzato dei locali commerciali sotto forma di una vera e propria galleria, probabilmente con marche di prestigio, e ai piani superiori, invece, secondo l’offerta di De Picciotto, dovrebbero essere realizzati alcuni appartamenti di pregio: un residence per soggiorni non troppo lunghi che quindi dovrebbe incrociare soprattutto il mercato turistico. 
La palla dunque ora passa a Palazzo Carafa: solo il sì degli uffici comunali sul cambio di destinazione d’uso infatti potrebbe avviare l’iter per la trasformazione dell’immobile in una nuova strutture residenziale e commerciale che si affaccia su via XXV Luglio, che un domani, nemmeno troppo lontano, potrebbe diventare perfino pedonale.
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