René De Picciotto, imprenditore svizzero di radici italiane ormai “leccese” d’azione dopo l’acquisizione del 15% del pacchetto azionario del Lecce Calcio entrando a far parte del Cda della società, infatti ha chiuso l’accordo per l’acquisto dell’immobile. Ed è pronto a presentare il progetto agli uffici di Palazzo Carafa. L’imprenditore, ieri pomeriggio, è stato in via Rubichi probabilmente per avvisare il sindaco Carlo Salvemini dell’accordo chiuso con il Fondo investimenti internazionale, di cui fanno parte soci italiani, francesi e americani, che concretizzeranno il progetto della galleria nel cuore della città. L’immobile, chiuso da decenni, subirà una grossa variazione. De Picciotto ha intenzione infatti di realizzare locali commerciali al pian terreno e, ai piani superiori, appartamenti-residence di lusso destinati soprattutto ai turisti per brevi soggiorni. Il progetto sarà presentato al Comune di Lecce chiedendo un cambio di destinazione d’uso da uffici commerciali a residenziale.
I tempi dunque sembrano essere maturi e nei prossimi giorni De Picciotto potrebbe tornare a bussare a Palazzo Carafa con il progetto pronto incassando il sì di via Rubichi, l’accordo di acquisto dell’immobile - pari a 2 milioni e mezzo di euro - infatti è vincolato all’ok del Comune. Altrimenti non se ne farà nulla.
«Abbiamo trattato un compromesso ed inoltre è stata versata la caparra - aveva annunciato De Picciotto a maggio in un’intervista a
«L’acquisto del palazzo è legato al rilascio dell’autorizzazione per il cambio di destinazione d’uso - aveva dichiarato a
L’edificio ha una superficie di 3.500 metri quadrati che accoglieranno, come detto, al piano rialzato dei locali commerciali sotto forma di una vera e propria galleria, probabilmente con marche di prestigio, e ai piani superiori, invece, secondo l’offerta di De Picciotto, dovrebbero essere realizzati alcuni appartamenti di pregio: un residence per soggiorni non troppo lunghi che quindi dovrebbe incrociare soprattutto il mercato turistico.
La palla dunque ora passa a Palazzo Carafa: solo il sì degli uffici comunali sul cambio di destinazione d’uso infatti potrebbe avviare l’iter per la trasformazione dell’immobile in una nuova strutture residenziale e commerciale che si affaccia su via XXV Luglio, che un domani, nemmeno troppo lontano, potrebbe diventare perfino pedonale.