Cartelle cliniche bruciate, la Asl avvia un'indagine

Cartelle cliniche bruciate, la Asl avvia un'indagine
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Sabato 20 Febbraio 2016, 14:43 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 06:51

La direzione sanitaria della Asl di Lecce sta verificando la natura e i contenuti della documentazione sanitaria dell'ospedale Vito Fazzi che qualcuno ha portato nelle campagne di San Donato di Lecce e tentato di distruggere col fuoco.
«La ricognizione è ancora in corso - ha detto il direttore sanitario della Asl, Antonio Sanguedolce - e secondo quanto verificato sinora, non si tratta di cartelle cliniche ma di schede di prericovero di pazienti che vengono sottoposti ad esami e ed una serie di accertamenti clinici prima del ricovero per un intervento chirurgico».
La documentazione, ha riferito Sanguedolce, è ora custodita sotto sequestro nella sede del Comune di San Donato. «Una volta finita la ricognizione dei documenti - ha annunciato - sporgeremo denuncia perché bisogna capire chi e perché abbia tentato di distruggere documenti che contengono informazioni sensibili e che, per legge, devono essere custoditi per sempre».
Le cartelle cliniche e i fogli di prericovero che, in caso di intervento chirurgico, vengono inseriti in cartella, devono essere custoditi per sempre dalle Asl. Gli altri documenti, ha spiegato Sanguedolce, vanno smaltiti dopo un certo numero di anni secondo procedure stabilite dalla legge.

E sulla vicenda è stata presentata un'interrogazione urgente dai consiglieri regionali Saverio Congedo e Luigi Manca (COR) al presidente della Regione Puglia, Emiliano, perché «in qualità di assessore alla Sanità - vogliono sapere dal governatore - quali provvedimenti intenda assumere perché la Asl di Lecce accerti le responsabilità singole, ma anche quelle gestionali dell'ospedale dal quale sono state prelevate le cartelle cliniche».
 

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