Arriva la "sparapittule" per le sagre

Arriva la "sparapittule" per le sagre
di Azzurra DE RAZZA
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Mercoledì 16 Marzo 2016, 17:43
Si chiama “sparapittule” e potrebbe essere la novità dell’estate 2016 nelle sagre salentine. 
Tecnologia al servizio della tradizione. Immaginate una macchina che, accogliendo l’amalgama di farina, acqua, lievito, sale, già lavorati insieme, sostituisca le mani nel creare pezzi di impasto da far cadere nell’olio caldo, alla velocità di 240 pittule al minuto. Uno stantuffo spinge la miscela facendola passare in una trafila. Nulla di originale se consideriamo che il meccanismo è simile, per esempio, a quello di comuni macchine per la pasta. O per donuts (ciambelle) o churros da fare fritti, street food popolarissimo sia ad ovest che ad est. 

Dalla Turchia arriva la sparapittule, una macchina per ciambelle modificata in macchina per pittule salentine. Tutto nasce da un gruppo di giovani della Grecìa Salentina, di Calimera in particolare, non nuovi al mestiere, visto che collaborano con una nota ditta del luogo, “La caffetteria espressa”, che si occupa, tra l’altro, di distribuzione automatica di macchinari sopratutto per caffè e bevande. L’idea è venuta durante i continui spostamenti, un po’ per lavoro e un po’ piacere, e in giro per fiere di settore. Come velocizzare la produzione di pittule e, dunque, ridurre l’attesa per chi vuole consumarle, durante le tante sagre del Salento? Da qui alla sparapittule il passo è stato breve. O quasi. 

La macchina, con regolare marchio Ce ed il cui prezzo non supera i 3.000 euro, è di un piccolo brand turco che produce appena due tipi di automatiche per la lavorazione del cibo. Contestualmente all’acquisto, hanno chiesto all’azienda produttrice una piccola modifica allo stantuffo e alla trafila per consentire che potesse uscire una pallina invece di una ciambellina. Così è giunta nel Salento e nei giorni scorsi, nei locali della Pro Loco di Calimera, l’hanno presentata in anteprima ad associazioni e organizzazioni di eventi della provincia di Lecce, promuovendone il noleggio ad appena 100 euro al giorno, trattabili se per più giorni consecutivi. Prezzo per la sola base, cioè per la testa della macchina ed il suo piede, che la fa reggere da sola. «L’idea finale che stiamo sviluppando è più complessa e rende il servizio davvero completo - dice Tiziano Nestola de “La Caffetteria espressa” -. La sparapittule sarà inserita in un carrello che avrà un paio di pentoloni in cui mettere l’olio per friggere. Ad oggi il carrello che abbiamo realizzato ha una sola vasca per la frittura. Per ottimizzare, ne sono necessarie almeno due. Così sarà completa. Basterà provvedere, prima, all’impasto». 

Intanto il tempo delle sagre è sempre più vicino e la macchina sta già facendo registrare un forte interesse da parte di numerosi organizzatori, che stanno già valutando come la macchina faccia economia a livello di risorse umane da investire nello stand dedicato alle pittule. Sia chiaro che non può certo funzionare da sola, ha bisogno, ovviamente, di essere guidata, così come le pittule pronte nell’olio avranno sempre bisogno di qualcuno che le tiri fuori e le serva agli avventori. </EL>E le “‘ncoculatrici” di pittule che fine faranno? La tecnologia potrebbe disturbare i tradizionalisti. Staremo a vedere chi sparerà di più la prossima estate.
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