Finiti i lavori, gli ulivi tornano al loro posto: da Salice a Seclì ripiantati in 2500

Finiti i lavori, gli ulivi tornano al loro posto: da Salice a Seclì ripiantati in 2500
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Lunedì 21 Marzo 2016, 20:00 - Ultimo aggiornamento: 20:59
Finalmente potranno tornare al loro posto i 2.500 ulivi espiantati per fare posto ai lavori di tubazione dell'Acquedotto. Una volta terminati i lavori di posa in opera delle condutture del Sinni, la vasta canalizzazione realizzata da Acquedotto Pugliese che dal serbatoio di Salice Salentino si spinge sino a Seclì, in provincia di Lecce, snodandosi tra uliveti e contrade densamente popolate, gli alberi sono stati riposizionati.
Per realizzare l'opera sono stati espiantati - e oggi riposizionati - circa 2.500 ulivi che si trovavano lungo il tracciato dei lavori.

L'intervento sarà inaugurato nelle prossime settimane: si tratta di 37 chilometri di imponenti tubazioni, nel territorio dei comuni di Salice Salentino, Nardò, Veglie, Leverano, Galatone e Seclì, la cui messa a dimora ha comportato l'uso di complesse e innovative tecnologie, tra cui il microtunnelling, realizzate per assicurare ulteriori risorse idriche al versante ionico della penisola salentina.

Secondo Aqp, si tratta di una «grande opera di ingegneria idraulica» per «certi versi ciclopica, nella quale si sono sommate le esperienze tecnologiche più sofisticate con la dedizione più amorevole nei confronti di un patrimonio naturale di inestimabile valore: ogni singola pianta, censita con un'apposita targa, è stata divelta e quindi, a scavi ultimati, ricollocata al proprio posto, lasciando inalterato il paesaggio». «Nella giornata Mondiale dell'Acqua - conclude Aqp - è questa una singolare testimonianza del patto che si rinnova tra gli uomini e la natura, per un futuro più prospero e soprattutto più sostenibile, unica garanzia di futuro per il mondo in cui viviamo».
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