Sacchi neri vietati e non raccolti: nel quartiere si accumula la spazzatura

Sempre più grave la situazione igienico-sanitaria nel quartiere San Lorenzo, dopo lo stop del Comune

Sacchi neri vietati e non raccolti: nel quartiere si accumula la spazzatura
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Venerdì 15 Marzo 2024, 21:34

Rifiuti esposti in maniera irregolare e così la ditta Monteco non li ritira. Grandi sacchi neri giacciono a Francavilla Fontana da giorni ormai ammassati ai bordi dei marciapiedi di diverse strade del centro cittadino o in periferia. In viale Abbadessa, zona San Lorenzo, sono visibili montagnette di buste nere utilizzate per il conferimento dei rifiuti indifferenziati. La problematica si sta aggravando col passare dei giorni in quanto, nonostante sia stato espressamente vietato con ordinanza sindacale del 22 febbraio scorso, si continua a registrare un irregolare utilizzo dell’utilizzo dei sacchetti neri al cui interno spesso vengono spesso inseriti anche rifiuti riciclabili. Si tratta di una nuova ordinanza che disciplina le modalità di raccolta dei rifiuti sul territorio cittadino.

La principale novità contenuta nel provvedimento riguarda proprio il divieto di utilizzo dei sacchi neri per il conferimento di qualsiasi frazione. Non saranno più ritirati e resteranno, dunque, davanti le case dei cittadini. Sul caso è intervenuta la “La Città di tutti”, la coalizione di opposizione di sinistra. “Non c'è peggior sordo di chi non vuole ascoltare. Ci riferiamo al signor sindaco Antonello Denuzzo - afferma Maria Passaro, in passato vice sindaco dell’attuale primo cittadino con la precedente amministrazione comunale e candidata sindaco alle scorse amministrative con la coalizione di liste civiche – sempre più ostinato a mantenere i cumuli di immondizia per le strade di Francavilla Fontana ad alto rischio igienico sanitario, nonostante a più voci è stato sollecitato a porre rimedio”. Una situazione che rischia di degenerare dal punto di vista igienico-sanitario.

«Il problema degli incivili e di una città che diventi più sostenibile sicuramente – denuncia Maria Passaro consigliere comunale di Libera a nome della coalizione che rappresenta - non può essere affrontato con tale superficialità. Chi amministra deve avere capacità risolutive e non sventolare solo la bandiera dell'inciviltà. Cosa fare? È possibile che il sindaco non si ponga il problema mentre la città viene invasa dai rifiuti e dai ratti? Rammentiamo che il sindaco ha la responsabilità di garantire l'igiene pubblica e che nelle prerogative del suo ruolo non può esimersi dal trovare le soluzioni più utili, le più opportune e risolutive». La “Città di tutti” rivolge il suo disappunto.

«Un'ordinanza frettolosa - attaccano dalla coalizione di sinistra - che non ha dato il tempo ai cittadini di essere informati e di organizzarsi, e così cumuli di rifiuti giacciono nelle vie urbane o abbandonati nelle campagne». Maria Passaro insieme agli altri esponenti della coalizione che l’hanno sostenuta nella scorsa campagna elettorale rivolge nuovamente un appello «all'Amministrazione Comunale affinché le criticità igienico sanitarie in cui verte la città vadano affrontate, considerato che non può bastare una semplice ordinanza per adempiere ai propri compiti e ruoli di amministratori capaci e responsabili”. Da tempo l’ex vice sindaco insieme a tutto il suo gruppo propone la costituzione di “un ufficio ambiente che seriamente e concretamente affronti la gestione dei rifiuti».

Un’ordinanza quella emessa dal sindaco su invito della Monteco ed anche a seguito di diverse ispezioni effettuate sui rifiuti provenienti dal territorio comunale. In molte circostanze è emerso che, purtroppo, all’interno di gran parte dei sacchetti di “indifferenziati” vengono conferiti, indiscriminatamente, anche frazioni di rifiuti riciclabili, che non possono essere depositati in discarica, incidendo tra l’altro negativamente sia sulle percentuali di differenziata sia sui complessivi costi di gestione del servizio a discapito di tutta la cittadinanza.

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