Oria, all'ombra del castello spunta un villaggio Medioevale

Oria, all'ombra del castello spunta un villaggio Medioevale
di Francesca D'ABRAMO
2 Minuti di Lettura
Sabato 21 Novembre 2015, 01:03 - Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 10:35
Regala nuove testimonianze del suo passato glorioso la città di Oria. Dopo la necropoli messapica scoperta proprio sotto la piazza principale, questa volta a riemergere dopo secoli è un villaggio di epoca medievale. Il ritrovamento è stato fatto ai piedi del castello svevo, nel corso dei lavori di riqualificazione di Parco Montalbano. A venire alla luce, sotto la direzione della dott.ssa Assunta Cocchiaro, della Sovrintendenza ai Beni Archeologici di Taranto, e con l’archeologo Cristian Napolitano, sono stati degli insediamenti abitativi datati intorno al X secolo d.C.



Si tratta dei resti di almeno tre case insieme alle quali sono venuti fuori oggetti di uso quotidiano, vasellame, attrezzi da lavoro. Nella stessa area sono stati anche ritrovati scheletri umani e di animali domestici, alcuni dei quali di grosse dimensioni come bovini ed equini. Il villaggio era greco-bizantino e sorgeva su un’altura dalla quale si poteva dominare tutta la zona circostante, fin quasi alla vicina costa ionica. Proprio per questa posizione strategica, alcuni secoli dopo, i Normanni avrebbero scelto questo stesso luogo per edificare il castello, che dopo secoli di rimaneggiamenti è arrivato fino a noi. Da un punto di vista storico, i ritrovamenti sono di un certo interesse. Vanno a infoltire il già nutrito elenco di beni archeologici che la città di Oria può vantare e che abbracciano un arco di tempo lunghissimo, addirittura dalla preistoria. Incredibile a dirsi, ma proprio in un’area vicina ai resti di questo antico villaggio medievale, si sono svolte spesso in estate delle rievocazioni in costume, che ricostruiscono proprio un insediamento dell’epoca. Quello che si voleva ricostruire, stava praticamente sotto i piedi di turisti e figuranti.



I lavori di riqualificazione dell’area, voluti dalla passata amministrazione comunale, e quindi anche lo scavo archeologico, sono ormai in fase avanzata, non dovrebbe dunque mancare molto all’inaugurazione ufficiale, quindi all’apertura al pubblico. I ritrovamenti non hanno stravolto gli obiettivi del progetto originario che puntava a restituire alla fruizione della città, anche come spazio per eventi culturali, Parco Montalbano e l’area circostante. Gli elementi non rimovibili rinvenuti nello scavo saranno lasciati in loco e resi visibili ai visitatori. Rimane ora da fare un lavoro di tipo amministrativo per l’attuale amministrazione comunale, alla prese con l’aggiornamento della rendicontazione delle opere, un passaggio necessario per ottenere l’erogazione dei finanziamenti.