Omicidio Stasi, respinta la richiesta dell'imputato di accedere al rito abbreviato

I genitori di Paolo Stasi, Annunziata D'Errico e Giuseppe Stasi
I genitori di Paolo Stasi, Annunziata D'Errico e Giuseppe Stasi
3 Minuti di Lettura
Martedì 16 Gennaio 2024, 10:55 - Ultimo aggiornamento: 17:21

Rigettata la richiesta di processare Cristian Candita con il rito abbreviato, e la relativa riduzione di pena, nel processo in cui deve difendersi dall'accusa di avere partecipato all'omicidio di Paolo Stasi, il 19enne ammazzato davanti la sua casa di Francavilla Fontana il 9 novembre del 2022. La Corte d'Assise (presidente Maurizio Saso, a latere Simone Orazio e la giuria popolare) ha respinta la richiesta presentata dall'avvocato Michele Fino, difensore del 22enne di Francavilla, per la sussistenza delle aggravanti dei futili motivi e della premeditazione che non consentono l'accesso all'abbreviato. Alla richiesta si era opposto il pubblico ministero Giuseppe De Nozza, titolare dell'inchiesta condotta con i carabinieri del Nucleo investigativo. Il presidente Saso ha parlato di reato ostativo e che la richiesta potrà essere eventualmente reiterata se nel corso del processo dovessero risultare infondate quelle aggaravanti.

Video

I genitori in aula

Presenti in aula i genitori di Paolo Stasi, il padre Giuseppe e la madre Annunziata D'Errico, costituitisi parti civili con l'avvocato Domenico Attanasi.

D'Errico risponde anche di spaccio di sostanze stupefacnti che - secondo l'accusa - è il contesto in cui maturò l'omicidio del figlio. Fra gli imputati per spaccio anche L.B., 17 anni, all'epoca dei fatti, e per questo sarà giudicato dal Tribunale per i minorenni di Lecce: l'ichiesta condotta dal procuratore Simona Filoni e dal sostituto Paola Guglielmi lo indica la persone che sparò i due colpi di pistola mortali contro Paolo Stasi. Nell'udienza in corso nell'aula Metrangolo del Tribunale di Brindisi il pubblico ministero Giuseppe De Nozza ha chiesto l'esame di L.B., difeso dall'avvocato Maurizio Campanino.

Gli altri imputati

L’accusa di spaccio di droga è contestata alla madre della vittima (difesa dall’avvocato Francesco Monopoli), come anche a Candita ed L.B., oltre a Marirosa Mascia, 25 anni, di Francavilla (avvocato Fino); Sara Canovari, 21 anni, di Francavilla (avvocato Fino); e Cosimo Candita, 40 anni, di Francavilla (avvocato Giulio Marchetti). Per Giovanni Di Cesaria, 25 anni, di Francavilla (avvocato D'Arpe), è stata stralciata la posizione per un vizio procedurale.

Il movente

Secondo la ricostruzione dell’accusa la morte di Paolo Stasi, 19 anni, sarebbe stata decisa per il mancato pagamento di un debito di 5.000 euro maturato per le dosi di droga confezionate a casa per conto di L.B. Quest’ultimo nell’interrogatorio del 2 ottobre (fino a quel momento si era avvalso della facoltà di non rispondere) ha sostenuto di avere sparato di impulso ma senza l’intenzione di uccidere Stasi. Ed ha scagionato Candita

© RIPRODUZIONE RISERVATA